Cap 3: “Cacciatori nell’Antico Campo di Battaglia”
Scritto
da
Mizue Tani, illustrazioni
di
Asako Takaboshi
Traduzione
di
Lucyl Kappa Kanwar
P.
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Sentì
nella lontana distanza dell’oceano, il suono di un triste pianto
insieme ai richiami dei gabbiani. Lydia pensò che fossero le foche a
star piangendo.
Si
chiese se sarebbero arrivati fino a qui sulle coste orientali. O non
erano delle vere foche ma fate invece?
Sua
madre le aveva parlato molto riguardo alle foche fate. Ecco perché
anche se Lydia non ne aveva mai vista una, queste erano creature che
avevano qualcosa di nostalgico per lei.
La
casa natale di sua madre faceva parte del gruppo delle isole lontane
locate nel nord della Scozia. Per sua madre, che era nata in un’isola
nebbiosa e montuosa circondata dall’oceano pieno di solitarie
barriere di ghiaccio, sembrava che le selkie erano delle specie di
fate vicine che vivevano accanto all’oceano. Si diceva che fossero
delle fate gentili e considerevoli che potevano sentire le stesse
emozioni degli umani. Una volta tolti i loro manti e trasformati in
esseri umani, sarebbero cambiati in un’onesta e calorosa giovane
ragazza o in un gentile ed educato ragazzo e si sarebbero adattati
facilmente nel mondo umano.
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Allora
sua madre le disse, che le selkie erano comunque delle fate del mare.
Alla fine avrebbero rimesso i loro manti di foca e sarebbero
ritornate nell’oceano. Gli umani avevano paura che la selkie con
cui avevano fatto amicizia ritornasse nell’oceano. Avrebbero
desiderato che restassero al loro fianco e nascondevano i loro manti.
O c’erano alcuni che cercavano di usarle dal momento che le selkie
erano così sottomesse. Le selkie non avrebbero obbiettato all’uomo
e avrebbe fatto come l’uomo avesse detto, ma per una creatura del
mare, quella era una cosa così triste. Ecco perché Lydia voleva
fare qualsiasi cosa avesse potuto per il bene delle selkie tenute in
cattività. Voleva muoversi a cercare i loro manti che si supponeva
fossero stati nascosti in quella tenuta. La mattina, Lydia sgattaiolò
fuori dalla sua stanza cosicché potesse girare per casa. Sembrava
che lei fosse in grado di ritornare se stessa dalle prime luci
dell’alba fino al tramonto. La sua memoria era vuota dalla sera
dell’altra notte e secondo Suzy, il fantasma di Teresa arrivata di
notte.
Il che significava che avrebbe dovuto far qualcosa riguardo Teresa o non sarebbe stata in grado di ritornare a casa, anche se fosse riuscita a fuggire da lì. Se la spiritista era coinvolta nel aver reso Lydia in quello stato e nella situazione in cui erano le foche fate, si chiese se avrebbe dovuto andare a incontrarla. Mentre stava camminando nella grande casa, uscì in un ampio giardino. Seguendo un sentiero in ciottoli di pietra arrivò in un punto dove poteva vedere un pergolato che sosteneva un traliccio di glicine che s’innalzava e vide che qualcuno era lì.
Il che significava che avrebbe dovuto far qualcosa riguardo Teresa o non sarebbe stata in grado di ritornare a casa, anche se fosse riuscita a fuggire da lì. Se la spiritista era coinvolta nel aver reso Lydia in quello stato e nella situazione in cui erano le foche fate, si chiese se avrebbe dovuto andare a incontrarla. Mentre stava camminando nella grande casa, uscì in un ampio giardino. Seguendo un sentiero in ciottoli di pietra arrivò in un punto dove poteva vedere un pergolato che sosteneva un traliccio di glicine che s’innalzava e vide che qualcuno era lì.
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Pensò
di aver sentito la voce di una donna e salì di sopra aspettandosi
Mrs. Collins, ma Lydia si fermò pietrificandosi.
Lei
si spostò gentilmente verso le ombre degli alberi e si nascose.
Er…..Ermine?
Era
una donna bellissima che indossava un abito nero. Il suo aspetto era
diverso dal momento che aveva sempre indossato vestiti da uomini, ma
poco importa quanto la si guardasse, era esattamente uguale a Ermine.
I suoi capelli erano castano scuro, tagliati corti sulle spalle.
L’aspetto risoluto del suo volto e le sue misteriose labbra rosate
erano tutte le stesse caratteristiche che Lydia potesse ricordare di
Ermine. Aveva pensato che fosse annegata nel mare dei merrow, perciò
si chiese se fosse sopravvissuta. Ma, allora, perché era lì.
Rimuginando
a mente su ciò, la vecchia signora che era vicino a Ermine la
chiamò.
「Seraphita.」
Non
era quello il nome della spiritista?
Ermine
è la spiritista?
-
“Seraphita, mi odi?” -
La
spiritista guardò tristemente la vecchia signora.
-
“So che vorresti morire. Ma, per favore non pensarla in quel modo.
Uno non dovrebbe desiderare questo esito per se stesso.”
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-
“Nana, che lo desideri o meno, è sicuro che morirò.”-
-
“No, nemmeno quell’uomo può governare sui desideri del cuore.”-
Lydia
non aveva idea di ciò che stavano parlando e non sapeva se avrebbe
dovuto uscire fuori e parlare con loro, ma poi, qualcuno le afferrò
il braccio.
-
“é meglio che tu non esca fuori. Da questa parte.”-
Dato
che la mano dell’uomo che tirava la sua per guidarla la sentì così
naturale, lo seguì ubbidientemente.
Quando
guardò verso il suo viso, Lydia fu ancora più sorpresa.
Edgar?
Ma
il Conte Ashembert che era venuto il giorno prima non era lui.
Lydia
pensò che le era stato fatto credere nella finzione ancora di più.
Andarono via dal porticato e lui la guidò verso un piccolo sentiero
circondato da delle ginestre gialle, cosicché fossero nascosti e
alla fine si fermò e si girò per affrontare Lydia.
Non
c’erano dubbi, quell’uomo con i suoi capelli biondi, quegli occhi
malva cenere coi quali sorrideva, era Edgar. Però parlò a Lydia
chiamandola Teresa.
-
“Volevo vedervi sotto i luminosi raggi del sole. Lo so che siamo
stati presentati l’un l’altro questa notte da Mrs. Collins, ma mi
ricordo abbastanza come abbiamo speso il tempo assieme l’altra
notte, per cui non ho potuto aspettare più a lungo.”-
Oh
santo cielo, stava cercando di sedurre Teresa?
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-
“La luce del sole brilla come se stesse benedicendo la tua recente
rinascita. Anche oggi sei bellissima, Teresa.”-
Scoprire
che lui riusciva a dire le stesse cose che diceva a Lydia a un’altra
ragazza, le fece perdere la pazienza.
-
“Tu uomo frivolo.”-
Anche
se scacciò la sua mano con tutta la sua forza, Edgar non sembrò
affatto preoccupato e continuò a parlare come se ci fosse abituato.
-
“Stai parlando di me? Perché?”-
Forse
era abituato a farsi rimproverare dalle donne. Doveva essere sicuro
di riuscirla a placare e riconvincerla.
Cosa
che la fece infuriare di più.
-
“Non posso credere che avresti veramente cercato di sedurre un
fantasma! Buon dio, sei come un animale selvaggio….. come ti
permetti di continuare il fidanzamento, non voglio essere chiamata la
fidanzata di un uomo così vergognoso. Preferirei vivere nel mondo
delle fate che sposare qualcuno come te!”-
Prima
di ciò, aveva cercato di pensare ad un piano per annullare il loro
fidanzamento mentre Kelpie era via. Se ne era completamente
dimenticata visto che non era il momento per quello, ma dato che
Edgar era lì, Lydia pensò, prendendo il respiro per urlare ancora
un po’ contro di lui, che fosse un buon momento.
-
“Ascoltami bene, Edgar. Dal momento che non devo preoccuparmi che
Kelpie possa sentirci,
lo
dirò immediatamente. Muoviti a dire che il nostro fidanzamento non
era vero!”-
-
“eeehh…..Lydia?”-
Non
riuscì a non essere confuso.
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Con
un sorriso di vittoria, Lydia posò i pugni sui fianchi e lo fissò.
-
“Sembra che Lady Teresa sia in grado di possedermi solo durante la
notte. Per cui è inutile quanto cerchi di sedurla. Quando sarà
mattino, farò finta di essere Teresa e dirò a Mrs. Collins che tu
sei il tipo di uomo più spregevole che ci possa essere. Hai
capito?”-
Lei
stava cercando di litigare con lui, eppure, Edgar rilassò la sua
espressione come se fosse sollevato. Lydia perse la collera allo
sguardo afflitto e addolorato che le stava mostrando e
improvvisamente venne abbracciata gentilmente.
-
“Sono così sollevato….. pensavo che non ti avrei più rivista;
non sapevo cosa fare.”-
Sei
davvero bravo nell’uscire con cose così astute da dire. Anche se
pensò ciò, Lydia era agitata per come si sentisse come se volesse
piangere. Pensò che nessuno doveva capire che era stata rapita da
Londra e che era in un posto del genere. Realizzò a come era stata
delusa quando il Conte Ashembert che era apparso non era Edgar.
Il
sole estivo che sbirciò da oltre le sue spalle era così luminoso e
poi, la cosa che riemerse dalla sua memoria fu la sua voce gentile.
[Prometto
di proteggerti, perciò non c’è nulla di cui preoccuparti.]
P.
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Aveva
detto una cosa come quella anche l’altro giorno.
Non
aveva cercato di mandare quelle sue parole a Lydia guardandola negli
occhi che avevano solo la coscienza di Teresa?
Oh,
ma, questo poteva essere anche uno dei suoi metodi.
Il
fatto era che stava cercando di sedurre Teresa che stava possedendo
Lydia. La ragione per cui era venuto lì, era perché era alla
ricerca della spiritista e quindi forse, poteva essergli solo
capitato di incontrare Lydia.
Lydia
in qualche modo riuscì a spingerlo via e si girò per andarsene.
-
“Oh, aspetta, Lydia, eri così appassionata quando sono venuto a
farti visita l’altra notte nella tua stanza, non devi essere così
fredda improvvisamente.”-
Eh?
pensò Lydia e si fermò.
Quella
non ero io. Ma…..
-
“Non vuoi sapere come eravamo?”-
-
“C-c-cosa hai fatto!”-
Quando
andò da lui un’altra volta, lui le fece un ghigno suggestivo.
-
“beh, siamo fidanzati l’uno con l’altra e mi prenderò la
responsabilità per l’altra notte, per cui non c’è niente di cui
preoccuparsi”-
-
“Hai fatto qualcosa per cui serve che ti prenda la
responsabilità?!!”-
Lydia
diventò d’un rosso brillante e quasi svenne, ma Edgar rise e disse
che era uno scherzo, per cui lei riconfermò soltanto che nessuna
delle sue parole doveva essere creduta.
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-
“La cameriera mi ha tenuta d’occhio tutto il tempo, per cui come
avrei possibilmente muovermi? Abbiamo solo avuto una piacevole
conversazione.”-
-
“E’ stata Suzy?”-
- “E’ una ragazza seria e buona che si prende cura delle persone per cui lavora. Anche se è stato per il bene di Mrs. Collins, ho potuto percepire che si è sentita male per quello che ti è successo e stava disperatamente cercando di essere eroica proteggendoti.”-
- “E’ una ragazza seria e buona che si prende cura delle persone per cui lavora. Anche se è stato per il bene di Mrs. Collins, ho potuto percepire che si è sentita male per quello che ti è successo e stava disperatamente cercando di essere eroica proteggendoti.”-
Riuscendo
a calmarsi, Lydia annuì.
-
“E’ l’unica che ha detto che avrebbe cercato di aiutarmi a
tornare a casa in sicurezza. Ma mi ha avvertito che la spiritista era
pericolosa per cui dovevo essere cauta e sarebbe stato meglio se
avessi finto di essere Teresa per un po’. Oh, sì, proprio adesso
ho visto la spiritista per la prima volta, ma lei assomiglia proprio
a Ermine.”-
- “Ahh, sì, anch’io ero sorpreso. Era la prima volta che sono stato in grado di vederla alla luce, ma lei sembra ancor di più esattamente a Ermine.”-
- “Ahh, sì, anch’io ero sorpreso. Era la prima volta che sono stato in grado di vederla alla luce, ma lei sembra ancor di più esattamente a Ermine.”-
La
sua voce suonò inusualmente rigida e nervosa.
Per
Edgar, Ermine era qualcuno che era come Raven, un caro famigliare.
Anche se era stato tradito da lei, doveva star ancora sperando che
fosse viva.
-
“Quindi, è sopravvissuta….”-
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-
“Non possiamo deciderlo ancora. A meno che non abbiamo una prova
che sia veramente lei…. Comunque, c’è un uomo che sta usando
quella spiritista. Lui è uno degli uomini del Principe e il suo nome
è Ulysses. Apparentemente era il piano di Ulysses quello di
riportare la figlia di Mrs. Collins dalla morte e coinvolgermi in
questo.”-
Un
uomo. Una persona chiamata Ulysses che era definitivamente quello che
aveva rapito Lydia. E poteva anche essere quello che faceva fare ad
Ermine come diceva lui. Anche se la spiritista fosse stata in effetti
la vera Ermine, questa non era una situazione di cui Edgar potesse
essere pazzo di gioia.
-
“….. quindi è questo che sta accadendo.”-
Sembrava
che la ragione scritta nei giornali di gossip per la quale aveva
partecipato
al rituale spiritico non fosse un motivo
appariscente come tenere gli occhi sulla spiritista.
- “Hum? Ma c’è un’altra persona qui che dichiara di essere il Conte Ashembert.”-
- “Hum? Ma c’è un’altra persona qui che dichiara di essere il Conte Ashembert.”-
-
“Può essere solo un loro metodo per cercare di provocarmi per
potermi adescarmi, ma non so ancora in che modo quell’uomo è
legato ad Ulysses che è dietro a tutto questo. d’altra parte, dal
momento che siamo venuti fino a qui, sembra che ci sia rimasto
solamente l’affrontare l’uomo esterno del Principe. Ecco perché
sarebbe meglio per te uscire da qui e nasconderti al sicuro da
qualche parte.”-
Sembrava
che la situazione fosse molto più problematica di quanto Lydia
avesse immaginato.
-
“Penserò a un modo per farti sgattaiolare via di qui. Faremo
qualcosa riguardo Teresa più tardi.”-
Anche
era stata posseduta da un fantasma, fino a quando fosse riuscita a
scappare da li, non ci sarebbe stato pericolo. E se fosse stato
Edgar, Lydia sapeva che lui l’avrebbe fatta fuggire in sicurezza.
Ma….
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-
“Ma non posso scappare solo io. Sembra che ci sono delle fate foche
tenute prigioniere che sono costrette a stare qui a lavorare. Credo
che forse l’uomo di nome Ulysses che hai nominato ha portato via
loro la libertà. Forse una di quelle selkie aveva scoperto che c’era
un dottore delle fate che lavorava per il conte. Voleva chiedere il
mio aiuto e mi ha condotto verso Mrs. Collins e mi ha chiamato in
quell’hotel. Ma, quella selkie è stata uccisa….immagino che
quell’uomo che sta lavorando per il Principe ha trasferito il
fantasma per sopraffarmi cosicché non liberassi le selkie, ma voglio
aiutarle poco importa cosa.”-
Edgar aggrottò le sopracciglia, sembrava che ci stesse pensando.
Edgar aggrottò le sopracciglia, sembrava che ci stesse pensando.
-
“È pericoloso…., è quello che vorrei dire veramente, ma tu sei
un dottore delle fate e hai orgoglio nel tuo lavoro, quindi posso
scommettere che sarebbe inutile per me cercare di fermarti.”-
E
poi pensò per un po’ e parlò.
-
“Lydia, allora dobbiamo cooperare e giocare le nostre carte nel
modo giusto.”-
Lydia
annuì nervosamente.
-
“Per fare ciò, è importante che facciamo finta di essere
amanti.”-
Eh?
veramente?
Piegò
la testa ad un tale salto di logica, ma Edgar continuò
ulteriormente.
-
“Teresa si sta godendo innocentemente al come è tornata in vita.
Ha veramente l’intenzione di scegliere e sposare uno dei quattro
ospiti in questa accoppiata matrimoniale che la padrona di casa ha
arrangiato per lei. Ora, Lydia, non c’è garanzia che un uomo senza
vergogna sgattaioli nella tua stanza durante la notte quando non hai
controllo e sarebbe un problema se lui facesse forza su di te, no?”-
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-
“Ma uomo normale e rispettabile non dovrebbe essere un gentiluomo?
Diversamente da te”- disse Lydia pensandolo sinceramente.
- “Oh, andiamo, come se questo fosse possibile. E, inoltre, sembra che a Miss Teresa piaccia essere avvicinata dagli uomini e difficilmente gli manda via. Non le importa quando le vado vicino. Sono stato in grado di tenerle la mano tutto il tempo e di tenerla stretta e lei è stata alla mia mercé tutto il tempo fino a quando la cameriera non è entrata.”-
- “Oh, andiamo, come se questo fosse possibile. E, inoltre, sembra che a Miss Teresa piaccia essere avvicinata dagli uomini e difficilmente gli manda via. Non le importa quando le vado vicino. Sono stato in grado di tenerle la mano tutto il tempo e di tenerla stretta e lei è stata alla mia mercé tutto il tempo fino a quando la cameriera non è entrata.”-
-
“C-cosa vuoi dire con alla tua mercé!”-
-
“Ti sta bene avere uomini oltre a me farti questo?”-
Stava
quasi per arrabbiarsi, ma quando lui le disse questo andò nel panico
e ora era completamente fuori di sé e non sapeva cosa fare.
Pensava che non avrebbe sopportato una cosa del genere e non aveva
pensieri da sprecare
nel chiedersi perché in un angolo della sua mente sentisse che
avrebbe preferito Edgar a chiunque altro e scosse solo la testa
violentemente.
-
“Non lascerò che qualcuno metta le sue mani su di te. Farò in
modo che Teresa abbia occhi solo per me. Ecco perché anche tu devi
stare a guardarlo durante il giorno. Capito.”-
Se
ci avesse pensato bene su, non avrebbe saputo a che modo ciò fosse
collegato nel combattere contro il subordinato del Principe, ma in
quel momento, Lydia annuì al momentum di Edgar, pensando che fosse
una mossa terribilmente intelligente.
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Il
suo ardore nel convincerlo ad annullare il fidanzamento era volato
via completamente dalla sua mente.
*
Quella
notte, fu una notte diversa da quella che Lydia aveva speso il giorno
precedente.
Quando
il sole venne su e divenne sonnolenta, poté sentire l’esatto
sensazione di quando Teresa si stava svegliando, ma proprio perché
pregò se stessa di non addormentarsi, fu in grado di rimanere
sveglia. Però, anche se la sua coscienza era sveglia, era nella
stessa situazione di quando era posseduta da Teresa e Lydia poté
solo guardare con una alta suspence. Stava cominciando a rimpiangere
che forse sarebbe stato confortante se piuttosto si fosse
addormentata durante la cena con gli ospiti che Mrs Collins aveva
riunito. Il vestito che Teresa aveva scelto era di un fiammeggiante
rosso di rosa, che Lydia pensava che non le sarebbe stato mai adatto
e non le piaceva nemmeno il profumo che aveva addosso ed era nervosa
per la sensazione che non le appartenesse il sedersi a cena. D’altro
canto, Teresa e Mrs. Collins erano di un estremo buon umore. Lydia
pensò che fosse ridicolo pensare seriamente di sposare una ragazza
fantasma che era rinata, ma sembrava che gli uomini riuniti lì
fossero seri.
Era
assolutamente comico vedere che tutti ardevano nel cercare di vincere
l’affetto di Teresa.
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Ma
sembrava che entrambe Teresa e Mrs. Collins fossero soddisfatte
quanto più venivano pregate e lusingate. L’enorme dote che veniva
assieme alla figlia di una una famiglia benestante doveva essere
necessaria per ricostruire la finanza della famiglia dell’uomo che
era vicina allo disgregamento, ma se questo era così, allora
l’esistenza del Conte Ashembert che non poteva avere possibilmente
problemi con i soldi doveva essere dispiaciuta dal resto della
compagnia. Lydia concentrò la sua attenzione all’uomo biondo che
chiamava se stesso conte. Doveva aver bevuto troppo perché appariva
pieno di allegria e gioia, ma sembrava comunque frivolo, perché non
poté dire se si stesse comportando come il vociferato donnaiolo
conte o meno, ma Lydia pensò che sembrava essere debole di mente.
Sebbene fosse così, il sorriso di Mrs. Collins era mirato più che
altro verso il conte impostore. Però, per quanto Teresa, lei era
distratta da Edgar che qui si diceva visconte. E in confronto, Edgar
non le stava prestando affatto alcuna attenzione.
Hey,
perché stai parlando con quel giovane ragazzo Oscar che siede vicino
a te. Normalmente non dedichi nemmeno uno sguardo agli uomini.
Più
di tutto, anche quando Teresa cercò di iniziare una conversazione
con lui, rispose solo con una reazione indifferente.
Lydia
piegò la testa confusa verso delle volte in cui le battute
civettuole di lui erano eccessive.
Prima
di tutto, Lydia sarebbe stata nei guai se Teresa fosse diventata
troppo amichevole con un altro uomo. Anche se Edgar stesso aveva
detto che non avrebbe lasciato che accadesse. Eppure, sembrava che
Teresa fosse diventata furiosa al comportamento di Edgar e cominciò
a civettare apertamente con gli altri tre uomini.
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Oh,
ora vedi, ha fatto una promessa di andare in barca domani. Cosa che
vuol dire che devo uscire con questo conte impostore?
Guarda
cosa hai fatto, Edgar. Fai sempre l’opposto di quello che dici. Lo
sapevo che non potevo fidarmi di te!
Facendo
questo e quello, quando
la cena si era finalmente conclusa, Lydia era completamente esausta.
Ma
estranea dalla stanchezza di Lydia, Teresa aveva ancora abbastanza
energia.
-
“Non riesco a pensare a cosa il visconte stia pensando? È venuto
nella mia stanza l’altro giorno e si è comportato come se fosse
interessato a me, eppure questa notte, è come se mi stesse
completamente ignorando? Oh, Suzy, cosa ne pensi?”-
-
“Oh, come potrei saperlo…., non riesco ad afferrare veramente a
cosa i signori pensano….”-
Teresa,
che era ritornata nella sua stanza, stava camminando oltraggiata.
La
sua cameriera Suzy stava aspettando per aiutarla a cambiarsi,
rispondendo preoccupata.
-
“Forse dovrei cominciare una relazione con il Conte Ashembert come
ha detto mia madre.”-
Starai
scherzando sussurrò Lydia.
-
“Ma, mia signora, il Visconte Middleworth è davvero un gentiluomo
e
una delizia per gli occhi. Il
modo in cui va in giro come un nobile, più di chiunque altro o credo
così.”-
-
“Oh cielo, forse hai dei sentimenti per lui?”-
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-
“Eh? Oh, no, non me….. ma Miss Seraphita continuava a fare
domande su di lui. Ho pensato che anche se si trattava di una donna
bellissima come lei, potesse essere interessata a un uomo
affascinante.”-
Se
era interessata ad Edgar poteva essere Ermine.
-
“Miss Seraphita stava….?”-
Teresa
si fermò e sembrava avesse perso la calma.
Dal
momento che Seraphita era la spiritista, non doveva essersi accorta
che fosse una giovane donna. Ma, dopo essersene ricordata doveva aver
realizzato che fosse una bellezza e molto seducente.
-
“Suzy, dov’è la stanza del visconte?”-
-
“Scusatemi?”-
-
“Sto per buttare fuori un uomo che mi ignora e cerca di sedurre
un’altra donna.”-
Ma
Suzy non aveva detto nulla di Edgar che cercava di sedurre la
spiritista.
Se
Edgar viene buttato fuori, oh, allora cosa dovrei fare?
Lydia
sarebbe stata nei guai, ma Teresa non ne aveva alcuna idea e si
affrettò a calmarsi per lasciare la stanza.
Ma,
quando aprì la porta, si fermò improvvisamente.
Perché, Edgar era in piedi proprio fuori dalla porta.
Perché, Edgar era in piedi proprio fuori dalla porta.
-
“Teresa dove state andando?”-
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-
“Oh, stava proprio dirigendosi verso la vostra….”-
Mentre
Suzy stava per finire quello che stava dicendo, Teres calpestò il
suo piede e alzò il naso per aria e replicò.
-
“Sono libera di fare come voglio. Cosa volete?”-
-
“Pensavo che stanotte poteste dedicarmi ancora un po’ del vostro
tempo per il mio bene.”-
Mentre
lo disse con un po’ d’arroganza, rimase in piedi davanti alla
porta cosicché Teresa non fosse in grado di lasciare la stanza.
-
“Pensavo che aveste perso interesse in me? Perché, proprio prima,
non mi avete dedicato neanche uno sguardo.”-
-
“Questo è quello che stavate pensando?”-
Fece
un’espressione sorpresa, come se non se lo fosse aspettato.
-
“Beh, avete ragione, non sono stato affatto in grado di vedere il
vostro volto. Era evidente che Mrs. Collins preferisse il conte e gli
stavate parlando come se steste divertendo, per cui mi sono sentito
sottomesso.”-
Non
c’era modo che Edgar potesse sentirsi sottomesso.
-
“Ma, ho pensato che forse stavate testando quanto fossi serio con
quello che stavate facendo. Sono venuto qui stanotte, perché credevo
che mi stavate aspettando ancora….”-
-
“Non potrei dire che un uomo è serio anche lo testassi.”-
Teresa
sembrava ancora un po’ arrabbiata e disse ciò girando la faccia
nell’altra direzione, ma anche Lydia poteva dire che il suo cuore
stava battendo.
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-
“State dicendo che dovrei ritornare nella mia stanza? Se dovessi
rimanere a disagio così
allora
potrei cercare qualcun altro al vostro
posto.”-
Teresa
fece un’espressione preoccupata. Sembrava che stesse sentendo
l’esigenza di muoversi, probabilmente perché le venne in mente la
spiritista Seraphita.
-
“Chi intendete con questo? Quindi non v’importa se non sono io.”-
Non
c’era modo che Teresa realizzasse che era caduta nella trappola
posta da Edgar, al momento gli riversava addosso la sua gelosia.
Ovviamente, anche Lydia non l’aveva ancora capito. Edgar entrò
velocemente nella stanza e chiuse la porta dietro di lui. Suzy venne
chiusa fuori, lasciando i due da soli nella stanza.
Edgar
teneva la porta con la schiena cosicché non si aprisse e spinse
Teresa verso di sé. Alla forza di lui che le impediva di dire
niente, Lydia venne presa dal panico e cercò disperatamente di
muovere il corpo. Poi, il suo braccio sinistro rispose debolmente.
Usandolo, riuscì a prevenire che i loro corpi si toccassero. Edgar
non permise a quello di fermarlo e strinse forte Teresa, no il corpo
di Lydia verso di lui. Lydia non fu affatto in grado di muoversi e
ciò la fece andare nel panico ancora di più.
Oh,
no, questo non va bene, pensò, ma non c’era niente che potesse
fare.
Tutte
le battute civettuole di Edgar erano piuttosto leggere, per cui
sembrava che non gli importasse se lei lo rifiutava e le lasciava lo
spazio per scappare. Ma, quando prese misure forzate, sembrava che
avesse gli occhi sulla sua preda. Non aveva nessuna intenzione di
lasciarla scappare.
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Lydia
non sapeva ancora cosa significasse veramente per Edgar quando
vinceva il cuore di una donna, ma aveva la vaga sensazione che questa
situazione fosse un passo di fronte a ciò.
-
“…...Oh, per favore, fermatevi, visconte…..”-
Anche
se disse ciò, Teresa non cercò di scappare.
-
“Perché, siete l’unica persona che appare nei miei occhi.”-
Alle
sue dolci parole, il cuore di Teresa batté rapidamente. O era quello
di Lydia, stava iniziando a non riconoscere la differenza.
Lydia
ora stava cercando appena di tenere la forza nella sua mano sinistra
per cercare di opporsi a lui, ma Teresa stava praticamente esitando.
-
“Guarda da questa parte”-
Usando
ancora una delle sue braccia per tenerla, usò l’altra per alzarle
il viso.
Dovette
affrontare degli occhi accalorati e appassionati che le fecero venire
le vertigini.
Ohh,
voleva lamentarsi del perché tra tutte le cose, stava indossando un
vestito il cui davanti era così scoperto.
-
“Lo sapevi, no? Dalla prima volta che ho posato gli occhi su di te,
sono stato completamente catturato da quei tuoi occhi misteriosi.”-
Stava
parlando degli occhi di Lydia. Ma poi, in quel momento, quando Lydia
pensò che stesse parlando di lei, anche la forza nelle sue gambe
cedette.
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Dai suoi capelli alla punta dei piedi, quello che appariva agli occhi di Edgar era il corpo di Lydia. Non sapeva a quale delle due lui stesse puntando la sua attenzione.
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Dai suoi capelli alla punta dei piedi, quello che appariva agli occhi di Edgar era il corpo di Lydia. Non sapeva a quale delle due lui stesse puntando la sua attenzione.
Oh,
questo è stupido.
Che
si trattasse di Lydia o di Teresa, c’era sicuramente poca
differenza tra le due per Edgar.
Dopo
che arrivò a quella conclusione, fu appena in grado di continuare la
sua lotta.
Eppure,
le dita di lui non si trattennero e accarezzarono la sua guancia. Un
brivido percorse il suo corpo. Come se stesse godendo della sua
reazione, le sue dita corsero dalla sua guancia giù sul suo collo e
seguirono la nuca del collo. Per il solo fatto che lui le avesse
tolto il girocollo di pizzo del Belgio, venne avvolta da
un’imbarazzante sensazione come se stesse rivelando l’intera
nudità del suo corpo, eppure Teresa non si mosse.
Le
sue dita continuarono oltre le sue spalle e percorsero l’incavo
della sua clavicola.
C-cosa
pensi di fare. Oh, santo cielo, tu pervertito! Non ti perdonerò se
farai qualcosa più di questo! Lydia
era l’unica ad essere determinata per l’agitazione. Anche
se aveva perso la sua calma, non realizzò che la su mano sinistra,
che poteva muoversi, rimase ferma contraendo le dita in una palla.
-
“voglio continuare e farti mia.”-
Ho
detto fermati.
-
“…… siete sicuro che qualcuno come me andrà bene?”-
Oh,
il peggio è diventato ancora più peggio. Edgar, idiota, cosa pensi
di fare con me!
P.
107
Ma,
poco importa cosa Lydia stesse gridando dentro la sua testa, Teresa
era diventata incosciente e rimasta incantata dallo sguardo di Edgar.
Sembrava
che Teresa fosse stata controllata dall’incantesimo di Edgar.
Ahh,
lo sapevo che era un uomo incredibilmente cattivo.
L’aveva
ignorata di proposito alla cena e l’aveva fatta irritare e questo
le aveva riempito la testa su di lui. E proprio quando era in quella
situazione, si era introdotto e poi, l’aveva rigirata completamente
nella sua mano, e più di tutto, aveva fomentato la sua gelosia e
l’aveva usata come suo vantaggio per fare il suo attacco. E quindi
era stato in grado di vincere il suo affetto.
Molto
probabilmente, adesso Teresa aveva occhi solo per Edgar.
-
“Ti voglio.”-
Le
sue labbra di inclinarono su quelle di lei, quasi toccandole ma no e
poi si accarezzarono il lobo del suo orecchio.
Lydia
si pietrificò completamente e sussurrò, padre, mi dispiace.
Se
Teresa non lo rifiutava tutto sarebbe andato come voleva Edgar. Il
suo cuore stava battendo rapidamente e fu quasi sul punto di
piangere.
Oh,
a quel punto avrebbe preferito svenire.
Però,
lui lasciò gentilmente la presa.
-
“Ohh, ma io so molto bene. Che se pensassi a voi, allora non dovrei
capitolare alle mie infuocate emozioni.”-
P. 108
P. 108
Tutto
in una volta, Lydia perse tutta la sua forma, ma Teresa si mosse di
poco come se non fosse soddisfatta.
-
“Oh, ovviamente…., visto che siete un gentiluomo.”-
Alla
fine, Suzy fu in grado di aprire la porta chiusa dalla schiena di
Edgar, solo di un po’, e sbirciò nervosamente per assicurarsi che
tutto fosse a posto.
-
“Uhm, mia signora.”-
- “Nulla di cui preoccuparsi Suzy.”-
- “Nulla di cui preoccuparsi Suzy.”-
Lo
disse mentre era ancora appoggiata a lui, come se stesse ancora
vedendo un sogno.
- “Teresa, vorreste spendere il vostro tempo con me domani?”-
- “Teresa, vorreste spendere il vostro tempo con me domani?”-
-
“Perché, sì, ovviamente.”-
-
“E’ una promessa.”-
Teresa
alla fine alzò il suo volto e sorrise felice, mentre le sue guance
arrossivano di rosa e tirò fuori un fazzoletto di seta.
-
“Un simbolo della nostra promessa.”-
-
“Ha un ricamo così bello fatto in esso.”-
-
“L’ho ricamato io. Pensavo che un fazzoletto tutto bianco fosse
in qualche modo blando.”-
Ora
che ricordava, un
punto del
quadrifoglio e di
una
coccinella era davvero quello che stava cucendo prima di cena. In
così pocho tempo, era uscito veramente splendido.
P. 109
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-
“Hai davvero talento.”-
Sorrise per il complimento che le fu fatto.
Sorrise per il complimento che le fu fatto.
Che
ragazza genuina, pensò Lydia. Credeva ad ogni parola di Edgar e si
librava nel dolce pensiero di essere una felice amante.
Lydia
era un po’ invidiosa.
Se
fosse stata in grado di credere a Edgar dal profondo del suo cuore e
fosse stata in grado di avere dei sentimenti per lui, allora anche
Lydia sarebbe stata in una completa beatitudine.
E
mentre lei stava pensando a ciò e aveva abbassato la guardia, Teresa
portò di nuovo la sua guancia al petto di Edgar. Per il fatto che
quello che era appena successo era troppo da sopportare per Lydia,
non fu in grado di accorgersi il suo imbarazzo e quando la sua mente
cominciò a indugiare e a sentire il suo calore, ci fu una terribile
confusione e un urlo agghiacciante.
Lydia
e Teresa furono sorprese e si pietrificarono e Lydia spostò la sua
attenzione al rumore.
-
“C-cos’è?”-
Quando
Edgar avanzò verso il corridoio, un uomo saltò fuori dall’ombra.
Ma poi, proprio dopo un’altra figura si mosse immediatamente. Era
Raven.
Afferrò
immediatamente l’uomo.
Girò la presa sull’uomo per metterlo a terra e tenerlo fermo.
P. 110
-“Whoa…, no, fermati….”-
Girò la presa sull’uomo per metterlo a terra e tenerlo fermo.
P. 110
-“Whoa…, no, fermati….”-
Edgar
andò verso Raven per guardare l’uomo che stava gemendo e alzò le
spalle.
-
“Beh, se non è il Conte Ashembert, pensavo fosse un ruffiano che
era entrato nella casa.”-
Il
giovane uomo biondo che poteva essere descritto come bello era
effettivamente il conte impostore.
-
“Vi sbagliate….., lord visconte, abbiamo grossi problemi…..,
stavo cercando voi.”-
-
“Che cosa volete?”-
-
“L’h-ho visto, un fantasma...”-
-
“Un fantasma?”-
“…..,
Hey, puoi lasciarmi adesso.”-
-
“Raven, va bene.”-
Dopo
che Edgar lo disse, alla fine Raven lasciò il conte impostore.
-
“Non è troppo tardi per qualcuno che è venuto per chiedere la
mano di Miss Teresa essere spaventato dai fantasmi.”-
- “Questa è una storia diversa…., è un fantasma che attacca le persone!”-
- “Questa è una storia diversa…., è un fantasma che attacca le persone!”-
Non
fece attenzione alla sua cravatta arruffata e si sporse verso Edgar.
-
“Quindi siete stato attaccato? Il fantasma era una bellezza?”-
-
“E’ un omicidio!”-
-
“Il che vuol dire che adesso siete un fantasma?”-
P. 111
P. 111
-
“No! Non io, è Sir Staneley! La sua camera è coperta di sangue.”-
-
“Sangue…..?”- boccheggiò Teresa e per la paura si aggrappò a
Edgar.
Perché
cerchi sempre di toccarlo ogni occasione che trovi.
Sembrava che il conte impostore avesse appena realizzato che Teresa fosse lì, e dopo averle dato un’occhiata fece un’espressione complicata, ma dovette aver deciso che c’erano cose più importanti e spiegò velocemente in che cosa si era imbattuto.
Sembrava che il conte impostore avesse appena realizzato che Teresa fosse lì, e dopo averle dato un’occhiata fece un’espressione complicata, ma dovette aver deciso che c’erano cose più importanti e spiegò velocemente in che cosa si era imbattuto.
-
“Era la stanza vicino alla mia e ho sentito un forte e terribile
rumore e sono andato a dirgli di fare silenzio, ho visto che la
stanza era coperta di sangue.”-
-
“Capisco.”-
-
“Questo non è così
semplice.
Questo è un omicidio.
- “Anche se è come avete detto, nel caso foste l’autore, potrei diventare la seconda vittima, dopo essere andato nella stanza con voi.”-
- “Anche se è come avete detto, nel caso foste l’autore, potrei diventare la seconda vittima, dopo essere andato nella stanza con voi.”-
-
“Ehhh? Perché dovrei!”-
-
“Ovviamente, cosicché potreste avere Miss Teresa tutta per voi.
Gli altri pretendenti non sono un ostacolo?-
-
“Non farei mai una cosa del genere!”-
Edgar
osservò con cautela l’uomo che poteva star lavorando per il
Principe.
-
“Allora, perché siete venuto fino a qui per cercarmi?”-
P. 112
P. 112
-
“…. ho solo avuto la sensazione che voi sembraste affidabile.”-
Si
grattò la testa come se fosse troppo sconcertato dal suo
atteggiamento. Se questo suo comportamento ignorante e sciocco era
parte del suo piano, allora era difficile dire se fosse intelligente
o se stesse facendo finta di niente.
-
“Comunque, ho visto un fantasma nella sua stanza. C’era un’ombra
bianca che ha fluttuato in aria ed è svanita…. Questo posto è
sicuramente una dimora di fantasmi!”-
-
“é difficile dire se fosse solo un’ombra. È notte ed è buio,
per cui potrebbe essere stata solo la vostra immaginazione.”-
-
“State dicendo che un essere umano che è stato ucciso dipingerebbe
l’intera stanza con il sangue? Questo non è normale.”-
-
“Ci sono anche umani che non sono normali.”-
Edgar
pensò bene e stette in silenzio per un momento, ma poi disse “
Beh, è meglio andare a vedere.”-
Era
difficile dire che tipo di curiosità avesse Teresa, visto che disse
che sarebbe andata con loro.
Ovviamente
anche Raven venne assieme, e alla fine anche Suzy si unì a loro,
tutti loro seguirono la guida del conte impostore.
La
proprietà remota, situata lontano dalla città di persone, non era
equipaggiata con lampade a gas e la candela che Raven teneva era
l’unica cosa che illuminava il corridoio oltre loro.
Per degli occhi che erano abituati a vivere a Londra, era troppo buio per vedere qualcosa.
Per degli occhi che erano abituati a vivere a Londra, era troppo buio per vedere qualcosa.
Il
suono delle onde e del vento si mischiava tra loro e raggiungeva i
loro orecchi e dava a quel posto una misteriosa atmosfera. Alla fine
del lungo corridoio, riuscirono ad arrivare a una porta lasciata
aperta. Sembrava che il conte impostore l’avesse lasciata aperta
dopo essersi terrorizzato.
P.
113
Quella era evidentemente la stanza di Sir Staneley, il conte impostore si fermò appena prima di essa.
Quella era evidentemente la stanza di Sir Staneley, il conte impostore si fermò appena prima di essa.
-
“Dovrei andare per primo.”-
Raven
fu rapido e avanzò davanti Edgar e entrò nella stanza. Edgar lo
seguì ed entrò lasciando che Teresa sbirciasse lentamente dalla
porta. La candela che Raven aveva portato era l’unica luce nella
stanza, ma ci ci fu bisogno di tempo di vedere che il tavolo e le
sedie erano state tutte buttate all’aria nella stanza in
confusione. E si poteva vedere perfino in quella debole luce che
del
sangue imbrattava e bagnava su tutto la tovaglia e le tende e anche i
muri e le finestre.
Lydia
si sentì nauseata e Teresa e Sezy indietreggiarono dalla porta.
Raven
ispezionò l’armadio e sotto il letto della stanza, ma riportò
solo con una voce calma che
:
-
“Non c’è nessun corpo.”-
-
“Beh, Visconte, cosa ne pensate?”-
Se
non stava recitando, sembrava che il conte impostore si fosse
finalmente calmato.
- “Non lo so, non possiamo determinare se questo sangue appartenga a Sir Staneley. Più che altro, noi siamo solo ospiti. Credo che la cosa migliore sia di riferire ciò al proprietario della casa”-
- “Ma, il proprietario qui è Mrs. Collins. Odio doverlo dire, ma non è il tipo di donna che potrebbe gestire questo genere di situazione.”-
- “Non lo so, non possiamo determinare se questo sangue appartenga a Sir Staneley. Più che altro, noi siamo solo ospiti. Credo che la cosa migliore sia di riferire ciò al proprietario della casa”-
- “Ma, il proprietario qui è Mrs. Collins. Odio doverlo dire, ma non è il tipo di donna che potrebbe gestire questo genere di situazione.”-
Anche
Edgar annuì.
P. 114
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-
“C’era un altro membro della famiglia Collins.”-
-
“Intendete dire il nipote. È ancora un bambino.”-
-
“Non è così giovane da poter essere considerato un bambino. È un
uomo dopo tutto.”-
Raven
annuì allo sguardo di Edgar e lasciò la stanza, il che voleva dire
che doveva essere andato a chiamare il nipote di Mrs. Collins.
Lydia
diventò nervosa verso il conte impostore che stava camminando di
soppiatto e si stava avvicinando a Edgar. Poteva star lavorando per
il Principe e se qualcosa fosse successo mentre Raven era via….. Ma
lui stava timidamente guardando al di là della spalla di Edgar per
guardare verso la pozza di sangue. Invece del conte impostore, Edgar
girò gli occhi per guardare fuori dalla finestra. Si poteva vedere
l’oceano nero che rifletteva la luce della luna, sembrava creare
delle strane figure tra le sue onde e anche Lydia pensò che fosse
strano, ma la sua attenzione venne portava via immediatamente al
ritorno di Raven.
-
“Oh, cielo….questo è terribile.”-
Oscar,
il nipote di Mrs. Collins boccheggiò facendo qualche passo indietro
dalla porta che aveva appena attraversato.
-
“Oscar, devi cercare bene se c’è qualche intruso che può
essere entrato in questa casa. Giusto per essere sicuri, dovresti
cercare dov’è anche Sir Staneley, se è vivo o morto.”-
-
“Sì, avete ragione, comincio a farlo. Ma,”-
P.
115
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Inclinò
la testa come se avesse una domanda riguardo qualcosa.
-
“Visconte, sarà un bene per me fidarmi? Non c’è prova che chi
ha fatto ciò non sia uno di voi ospiti.”-
- “Se
dici così, allora anch’io sospetterei naturalmente di te, o di
Mrs. Collins, o della spiritualista di cui non ho visto il volto.”-
Il
ragazzo convenne con un hmm.
- “Per
cominciare, pensavo che fosse ridicolo e stupido parlare di far
rivivere Teresa e darla in sposa. Manderò dei messaggeri alla città
domani e chiamerò la polizia. Se qualcuno pensa che avrà problemi
con questo, allora credo che sia meglio per voi andarvene
velocemente.
Per
quegli ospiti che non lo sono, per favore assicuratevi di chiudere le
porte e le finestre per proteggervi. Anche se accadrà qualcos’altro,
non prenderò la responsabilità.”-
- “Siete
più calmo di quanto mi aspettassi.”-
Oscar
fissò Edgar con uno sguardo feroce.
- “Faccio
la stessa osservazione a voi, milord visconte. Per il tempo a
venire, sarò il sostituto del lord della famiglia Collins.”-
- “…….è stato un fantasma, proprio come pensavo…….”-
- “…….è stato un fantasma, proprio come pensavo…….”-
A
piagnucolare questo era stato il finto conte.
P. 117
P. 117
-
“Ricordate, che questo posto è famoso per essere un antico campo
di battaglia. L’odio dei soldati che sono morti qui indugia ancora
in questo posto...”-
- “Campo
di battaglia? Oh, la Battaglia di Hastings, volete dire. La storia
diceva che questo è stato il primo luogo a essere coperto di sangue
quando è stato quasi invaso dai Normanni.”-
- “E’
una storia piuttosto vecchia, ma se si tratta di fantasmi, allora la
migliore cosa potrebbe essere chiedere un consiglio alla
spiritista.”-
- “E’
andata a dormire tempo fa. Sembra che vada sempre a dormire presto.
Se uno dei fantasmi che è controllato da lei fosse l’autore,
potrebbe essere inutile perfino chiudere le vostre porte.”-
Proprio
quando Oscar si girò per andarsene, Teresa incominciò a tremare e
scuotere.
Sembrava
che avesse continuato a seguire la loro conversazione, ma la sua
reazione fu improvvisa. Anche Lydia era avvolta da una brutta
sensazione. Per qualche sconosciuta ragione fu piena di paura e il
sangue le corse via dal viso e sentì le vertigini. Si aiutò
accovacciandosi.
- “Oh
cielo, mia signora, qual’è il problema?”-
Suzy
emise un grido e Edgar che lo notò andò verso di lei e la sorresse
per le spalle.
-
“Teresa, state bene?”-
- “Sì…..,
mi sono sentita solo un po’ male...”-
- “Questo
non è il genere di cosa che una ragazza dovrebbe assistere. È
meglio che ritorniate nella vostra stanza.”-
Si
appoggiò obbediente a Edgar che la sorreggeva.
Come ho
detto, non usare ogni opportunità per aggrapparti a lui.
P. 118
P. 118
Lydia usò
la sua mano sinistra per creare dello spazio tra di loro, ma quando
sentì il calore di Edgar sulla sua spalla, si ricordò la situazione
di prima e il suo corpo cominciò a surriscaldarsi pensando a come
stavano quasi spingendo i loro limiti.
Assieme
alla sensazione di malessere, le vennero le vertigini.
A quel
punto, non sapeva che tipo di atteggiamento avrebbe dovuto tenere
quando avrebbe incontrato Edgar il giorno dopo.
- “Avete
lasciato che Teresa venisse portata via da lui. Vi sta bene questo?”-
La voce
di Oscar che parlava con il finto conte si poté sentire dietro di
loro.
*
Dopo
che Edgar ebbe scortato Teresa alla sua stanza, era arrivato nella
sua camera e stava ispezionando il fazzoletto che le aveva dato.
-
“C’è qualcosa che non va, Lord Edgar.”-
Raven
che era appena arrivato dalla sua ronda nell’ispezionare l’interno
della casa, andò verso Edgar che sedeva molto pensieroso.
-
“Normalmente non dovresti ricamare il tuo nome su un fazzoletto?”-
-
“Oh sì, suppongo di sì.”-
-
“Non importa quanto lo si guardi, le iniziali che ha ricamato sul
lato del trifoglio sembrano una M, non una T.”-
-
“Lei dichiara di non avere memoria di sé. Forse non voleva che
fossero le sue iniziali.”-
P.
119
-
“Sì, forse è così. Ma, tuttavia, anche se lei non si ricorda di
se stessa quando era viva e mettiamo il
caso
che
fosse il fantasma di Teresa, allora ci sarebbe una parte del suo
carattere, non come quella
di chiunque
altro, giusto? Come la sua personalità o i suoi gusti. Ha voluto
ricamare su un semplice fazzoletto bianco e ha scelto il disegno, poi
forse questo potrebbe essere il suo vero carattere.”-
Il
fantasma dentro Lydia, poteva non essere Teresa. Era inimmaginabile
per Teresa, che era morta a cinque anni fare del ricamo e anche
riuscire in un lavoro così perfetto.
Se
le sue iniziali erano effettivamente M, allora…
Aveva
la sensazione che qualcosa di importante fosse nascosto dietro ciò,
ma non riusciva a ricordare cosa fosse.
Edgar lasciò perdere e si girò verso Raven.
Edgar lasciò perdere e si girò verso Raven.
-
“La lettera da parte di Paul è arrivata?”-
Sì,
rispose Raven e tirò fuori una lettera dalla tasca interna della
giacca.
Era
quella che era andato a prendere dalla posta locale prima del
tramonto. Era un rapporto dei risultati dell’investigazione che
aveva richiesto alla ‘Luna Scarlatta’, ma loro avevano comunque
riportato che non ne erano venuti a nulla e che stavano indagando
sulla vera identità di colui che stava usando il nome di Conte
Ashembert. Anche i due baroni stavano usando dei nomi falsi. Non
sapevano se fossero dei possibile Ulysses o se erano dei delinquenti
che puntavano alla fortuna della famiglia.
C’era
un altro rapporto che catturò i suoi occhi.
Seguendo
l’usuraio di prima, erano stati in grado di scoprire che l’uomo
chiamato Ulysses che si diceva lavorasse per il Principe fosse stato
su una barca, la Venus che era arrivata a Londra un mese prima. E su
quella stessa lista dei passeggeri c’era anche il nome di Oscar
Collins.
Il
fratello più giovane di Mr. Collins stava facendo affari in America.
Oscar era suo figlio. La ragione di quel suo viaggio in Inghilterra
era per studiare all’estero quest’autunno.
-
“Raven, credi che questa sia una coincidenza?”-
-
“Quindi c’è la possibilità che Oscar e Ulysses si siano
incontrati nella nave. Quindi forse Ulysses ha deciso di usare Oscar
da quel momento.”-
-
“Se non altro, ho la sensazione che lui in realtà è salito sulla
stessa nave, con Oscar in mente. Molto
probabilmente per avvicinarsi alla famiglia Collins.”-
-
“Per cui era parte del piano del Principe coinvolgere la famiglia
Collins.”-
-
“Potrebbe essere. Ha passato attraverso molti problemi nelle sue
preparazioni e sembra che mettermi all’angolo non sia l’unico
scopo nella sua mente.”-
Poi,
Edgar girò gli occhi verso la nota che era stata scritta velocemente
nell’angolo della lettera.
-
“Sembra che abbiano informazioni anche riguardo ciò. Sembra che
non siano riusciti a includere tutto nella lettera, Raven, andrai in
città anche domani? Ci dovrebbe essere qualcuno della ‘Scarlet
Moon’ che dovrebbe venire.”-
Sì,
disse annuendo.
Oscar
Collins. Era solo un ragazzo di sedici anni. Si chiese se il ragazzo
stava venendo usato senza sapere qualcosa del piano di Ulysses.
P.
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Aveva detto che non credeva nella spiritista che aveva fatto rivivere Teresa, ma forse Ulysses gli stava facendo dire ciò. Voleva credere che Oscar non avesse una ragione che gli desse una parte nell’ingannare Mrs. Collins, sua zia, ma se c’era la possibilità che stava venendo usato per il desiderio di quell’uomo, allora Edgar doveva stare attento.
Aveva detto che non credeva nella spiritista che aveva fatto rivivere Teresa, ma forse Ulysses gli stava facendo dire ciò. Voleva credere che Oscar non avesse una ragione che gli desse una parte nell’ingannare Mrs. Collins, sua zia, ma se c’era la possibilità che stava venendo usato per il desiderio di quell’uomo, allora Edgar doveva stare attento.
Però,
chi avrebbe potuto essere Ulysses.
Con solo quella informazione, era difficile decidere chi lo fosse. Rimuginando nella sua mente su ciò, tese la lettera sopra il fuoco della lampada per bruciarla.
Con solo quella informazione, era difficile decidere chi lo fosse. Rimuginando nella sua mente su ciò, tese la lettera sopra il fuoco della lampada per bruciarla.
Bello! In attesa del prossimo :)
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