Racconto breve: “Fino a quando la cicogna non è contenta”
Scritto
da
Mizue Tani, illustrazioni
di
Asako Takaboshi
Traduzione
di
Lucyl Kappa Kanwar
P.
10
[Questo
è tuo figlio. Per favore prenditi cura del nostro bambino.]
Questo
fu l'inizio di un giorno problematico.
Un
cesto che conteneva un bambino era stato messo di fronte all’entrata
di fronte all'ingresso del castello del Conte Ashembert, in una delle
più importanti e prominenti aree di Mayfair, a Londra. La
lettera era stata nascosta assieme al bambino, il messaggio era stato
scritto con una misera calligrafia e c'era una piuma di cicogna che
si diceva portasse buona fortuna, infilata nella busta.Però,
il Conte stesso, che stava attraendo le occhiate sospettose della
servitù, aveva cercato di pensare a un modo per mentire alla sua
'fidanzata' e Lydia, che era arrivata a lavoro al castello contesco
come sempre, si diresse direttamente come sempre nell'ufficio.
Lei
era il dottore delle fate privato della casa contesca.
Era
un’esperta in fate assunta da Edgar Ashembert che aveva il titolo
di Conte di Ibrazel, del mondo delle fate. Nei territori inglesi
elargiti alla famiglia contesca, che aveva legami con le fate dai
tempi antichi, c'erano tanti abitanti fatati e quindi era facile che
ci fossero attriti e incomprensioni tra gli umani e le fate. In
quelle circostanze, era il lavoro di un dottore delle fate quello di
frapporsi tra le due parti e risolvere il problema.
Sebbene
fosse ancora una novizia inesperta, quella ragazza aveva orgoglio nel
suo lavoro di dottore delle fate e ovviamente andava avanti e
indietro nel castello contesco per il bene del suo lavoro, non perché
potesse essere d'accompagnamento per i divertimenti di Edgar e
ovviamente non era la sua 'fidanzata'.
P.
11
Eppure
quel giovane conte affermava che avrebbe sposato Lydia.
Lei
aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio, ma lui aveva risposto
che non avrebbe lasciato perdere e quindi ogni volta che vedevano la
faccia l'uno dell'altra, lui cercava di corteggiarla, cosa che era un
po' un problema.
Quella
mattina, si fece cautamente strada ancora una volta attraverso la
casa per non imbattersi in Edgar nel corridoio. Però, proprio quando
passò nel salotto, intravide Raven e quindi si fermò.
Quel
ragazzo dalla pelle ambrata era il valletto di Edgar. Rimase seduto
su una sedia posta nella terrazza soleggiata sotto la luce e vide che
stava guardando in basso nel cesto posato sul suo grembo, senza
muoversi di un centimetro. Era come se fosse sotto l'idea che non gli
fosse permesso di muoversi di un centimetro.
Non
c'era espressione sul suo volto e lui era un ragazzo che non mostrava
le sue emozioni, ma visto che sembrava vagamente sperduto e come se
non sapesse cosa doveva fare, Lydia sbirciò dalla porta cosa stesse
facendo.
Se fosse stato un ordine di Edgar, sarebbe stato normale per Raven obbedire a qualsiasi cosa. Si chiese se gli fosse stato fatto fare qualcosa di irragionevole.
Se fosse stato un ordine di Edgar, sarebbe stato normale per Raven obbedire a qualsiasi cosa. Si chiese se gli fosse stato fatto fare qualcosa di irragionevole.
-
“Buongiorno, Raven.”-
Quando Lydia gli parlò, lui mosse la testa di scatto. Doveva averlo spaventato.
- “Scusami, ma che cos'è che stai tenendo così cura?”-
P. 12
Camminò verso di lui, il cesto quasi gli cadde dal grembo e lui si affrettò a riprenderlo.
Quando Lydia gli parlò, lui mosse la testa di scatto. Doveva averlo spaventato.
- “Scusami, ma che cos'è che stai tenendo così cura?”-
P. 12
Camminò verso di lui, il cesto quasi gli cadde dal grembo e lui si affrettò a riprenderlo.
-
“Non dovete, per favore non vi avvicinate di più.”-
-
“Eh? Perché?”-
-
“Mi è stato detto da Mr. Tomkins di non farvelo vedere.”-
-
“Che cos'è, qualcosa di pericoloso?”-
-
“No, non è niente del genere.....”-
Quando
a qualcuno veniva detto che non poteva vedere una cosa, era naturale
per lui volerla vedere più di prima. Dal momento che erano gli
ordini del maggiordomo, non erano qualcosa di assoluto per Raven come
un ordine datogli da Edgar. Nel piccolissimo istante in cui gli occhi
di Raven si abbassarono verso il contenuto del cesto, Lydia si
avvicinò velocemente a lui. Quando guardò giù, vide che c'era un
piccolo neonato che stava dormendo in pace.
Il
piccolo viso del bambino era coperto da capelli così bianchi che
praticamente non avevano colore. Il suo viso era soffice, paffuto e
molto adorabile.
-
“Oh cielo, perché è un bambino. Che carino.”-
Alla
fine Raven non nascose il bambino agli occhi di Lydia. Doveva essere
perché non voleva fare movimenti inutili e svegliare il bambino.
Ecco
perché Lydia si avvicinò a lui, permettendo alle sue guance di
addolcirsi e prendere tutto il piacere che aveva nel guardare il
bambino. La questione del perché non le fosse permesso di vederlo
volò via dalla sua mente.
P. 13
P. 13
Le
ciglia del bambino si contrassero e aprì di poco gli occhi. Guardò
Lydia e chiuse gli occhi ancora, come se si fosse sentito rilassato.
Sembrava anche che il bambino stesse sorridendo.
-
“Ma, di chi è il bambino?”-
Raven,
che probabilmente non era bravo a mentire, ci pensò per un po', ma
poi diede una risposta onestamente.
-
“Apparentemente questo bambino è stato lasciato di fronte
all'entrata.”-
-
“Cosa, un bambino abbandonato?”-
-
“No, umm.......non lo so.”-
Sembrava veramente farfugliare le sue parole.
Sembrava veramente farfugliare le sue parole.
Ma
poi Lydia notò un foglietto di carta dentro il bordo del cesto e
senza pensarci lo prese con la mano.
Dentro,
c'era scritto:
[Questo
è tuo figlio. Per favore, prenditi cura del nostro bambino.]
Oh,
cielo no..... può essere che...
Non
c'era la firma nella lettera e non aveva idea di chi 'il tuo' volesse
dire. Però, oltre a Edgar in quella casa c'erano sono i domestici.
Anche
se avesse incluso tutti i domestici maschi e anche se avesse incluso
entrambe le case vicine dall'altra parte, lui era l'unico che aveva
le maggiori possibilità.
-
“é un bambino illegittimo? Di Edgar?”-
P. 14
P. 14
Non
c'erano errori che lui amasse le donne e fosse un assoluto damerino.
Era
un oratore ed era bravo a rubare i cuori delle donne e non era
possibile che questo affascinante giovane nobile non fosse popolare
con le donne e anche Lydia, che era piuttosto ignorante riguardo le
voci o le chiacchiere del vicinato, sapeva che lui stava avendo delle
relazioni scandalose con più donne.
Ma
fare un figlio illegittimo.
-
“Incredibile, com'è irresponsabile da parte sua!”-
Quando Lydia non pensò di trattenersi e gridò forte, Raven mormorò 'mi dispiace'.
Quando Lydia non pensò di trattenersi e gridò forte, Raven mormorò 'mi dispiace'.
-
“Perché sei tu quello che si sta scusando?”-
-
“Perché sembra che Miss Carlton sia arrabbiata per le mie azioni.”
-
“Non sono affatto arrabbiata. Sto sole dicendo che è da
irresponsabili!”-
-
“Mi dispiace.”-
-
“Non tu, Edgar ! Mi sbaglio o Edgar è andato fino in fondo e ha
fatto un figlio in questo mondo, eppure non posso credere che
terminerebbe la sua relazione con lei per andare a flirtare e
corteggiare un’altra donna. Dovrebbe prendersi le sue
responsabilità e sposarla. O altrimenti non sarà giusto per quel
povero bambino !”-
-
“Allora Lydia, dobbiamo affrettarci e sposarci.”-
-
“Eh?”-
Lydia
si girò verso la terrazza con la stessa forza marcata che le stava
bollendo dentro, verso il punto da dove era provenuta la voce che gli
aveva interrotti, e quando vide quell’uomo irresponsabile di cui
stava parlando, altro sangue bollente le andò alla testa.
P. 15
P. 15
-
“Edgar! Hai qualche idea di quanto sia grave questa situazione?”-
Non
poté farci niente, perché lui stava facendo il suo usuale sorriso
impavido, lasciando crogiolare verso i raggi del sole i suoi biondi
capelli così luminosi e splendenti da sembrare sarcastici, mentre
stava in piedi con un braccio appoggiato alla porta a vetri della
terrazza.
Anche
la sua cravatta verde muschio e la giacca grigio antracite sembravano
eleganti assieme a lui, regalandogli un aspetto perfetto di primo
mattino.
-
“Capisco. Ecco perché dovremmo muoverci a sposarci.”-
Camminò
a passo svelto verso Lydia, le prese la mano per baciarla. Non era
mai in grado di abituarsi a quello stile di saluto. Ciò era perché
per il solo saluto la guardava con occhi ardenti. Comunque, in quel
momento, il figlio illegittimo era più importante di quello. Anche
se stava cercando di confonderla e lasciar dimenticare la sua
questione, Lydia non sarebbe stata ingannata e cercò di rivalersi.
-
“Stai sbagliando persona. Colei a cui dovresti fare la proposta è
la madre di questo figlio.”-
-
“E’ quello che stavo facendo.”-
-
“C-che cavolo stai dicendo?”-
Edgar
alzò la piuma di cicogna infilata nel bavero e prese entrambe le
mani di Lydia tra le sue, come una culla per farle tenere la piuma.
-
“Lydia, questo è il nostro bambino. Quella cicogna frettolosa che
non ha potuto aspettare, sembra che abbia affrettato il tempo di
consegna del bimbo, ma non dovrebbero esserci problemi visto che alla
fine stiamo per sposarci.”-
P. 16
P. 16
-
“……..Cicogna?”-
-
“Sì, c’era questa piuma di cicogna dentro la cesta. Anche le
cicogne hanno mostrato la prova che convengono che è il nostro
irremovibile destino quello che stiamo per diventare marito e
moglie.”-
Aveva ragione, in effetti sembrava che quella piuma provenisse da una cicogna. Però!
Aveva ragione, in effetti sembrava che quella piuma provenisse da una cicogna. Però!
-
“Cresciamo insieme il nostro bambino.”-
Lydia
era esterrefatta,ma quando guardò su per vedere il viso di Edgar,
lui la guardò con un sorriso dolce e sembrava solo pieno di gioia.
Lydia cominciò a sentirsi svenire per via del loro tenersi
gentilmente per mano e dal non essere in grado di scappare
dall’impressione inusuale dei suoi occhi malva cenere.
Oh,
quindi è questo quello che è successo. Una cicogna è venuta a
portare il nostro futuro bambino.
……..non
era quello che lei stava pensando.
-
“Non prenderti gioco di me! Non c’è modo che una cicogna possa
consegnare un bambino!”-
-
“Oh è così? Non ne avevo idea.”-
Ed
ecco che dice che non ne aveva veramente idea. Ci dovrebbe essere un
limine a un comportamento vergognoso.
-
“Allora, da dove vengono i bambini.”-
-
“Eh, q-questo sarebbe...”-
P. 17
Anche
se sapeva che si stava divertendo con lei, non poté fare a meno di
arrossire.
-
“Oh, Lydia dimmelo per favore.”-
La
stava prendendo completamente in giro.
Non
stava lasciando le sue mani ancora strette assieme alle sue, e anche
se Lydia spostò il volto frustato, lui si chinò per scrutare i suoi
occhi.
-
“Scusami….. ti dispiacerebbe lasciarmi andare.”-
-
“Perché?”-
Come
sarebbe perché?
-
“Se ci guardassimo tra di noi a lungo, credi che una cicogna ci
porterebbe un altro bambino?”-
Oh,
non c’è speranza con questo uomo.
-
“Se fosse un bambino con te, allora sarei
felice non importa quanti ne abbiamo”
- “Edgar anche se questo bambino fosse tuo, non ha nulla a che fare con me! Cresciamo il nostro bambino insieme?! Devi essere fuori di testa. A pensare che eri una persona così irresponsabile, io…., beh lo sapevo, no, no, comunque sono delusa di te! E inoltre, non mi sposerò mai con te!”-
- “Edgar anche se questo bambino fosse tuo, non ha nulla a che fare con me! Cresciamo il nostro bambino insieme?! Devi essere fuori di testa. A pensare che eri una persona così irresponsabile, io…., beh lo sapevo, no, no, comunque sono delusa di te! E inoltre, non mi sposerò mai con te!”-
Fu
proprio nell’istante in cui riuscì a scrollarsi dalla sua presa.
-
“Sono un problema per te? Mamma.”-
Mamma?
Lydia
si girò e guardò lentamente la stanza per cercare a chi
appartenesse quella voce, ma alla fine i suoi occhi caddero sulla
cesta che Raven stava portando.
P.
18
Da
lì, il bambino aveva tirato fuori la testa e la stava guardando. Il
bambino era ancora giovane tanto da essere improbabile che fosse in
grado di parlare da sé. Continuò a pensare che fosse impossibile e
cercò di scostare gli occhi, ma allora il bambino parlò ancora.
-
“Per favore non dire che non ti sposerai. Per favore, mamma.”-
Non
c’erano errori; il bambino stava parlando a Lydia.
Più
di tutto, il bambino si appoggiò al cesto e saltò giù sul
pavimento dal grembo di Raven.
I vestiti per bambini che stava indossando erano bianco e rivestiti di fronzoli e orlati con un nastro nero. Il piccolo bambino alzandosi con le sue due gambe, rimise a posto gentilmente l’orlo che si era alzato.
I vestiti per bambini che stava indossando erano bianco e rivestiti di fronzoli e orlati con un nastro nero. Il piccolo bambino alzandosi con le sue due gambe, rimise a posto gentilmente l’orlo che si era alzato.
-
“C-cosa sei tu...”-
-
“Sono il figlio della mamma.”-
Lydia
si sentì svenire e barcollò ma Edgar la prese e lei non ebbe la
forza di scostarlo.
- “Ohh, non essere così sorpresa. Non sono ancora nato in questo mondo e per adesso vivo come lo spirito di una cicogna. Ecco perché non si può fare nulla che la mamma non sa niente su di me ancora.”-
- “Ohh, non essere così sorpresa. Non sono ancora nato in questo mondo e per adesso vivo come lo spirito di una cicogna. Ecco perché non si può fare nulla che la mamma non sa niente su di me ancora.”-
-
“Una cicogna……?”-
Dopo una buona occhiata, riuscì a vedere che c’erano delle piccole ali sulla schiena del bambino. Aveva pensato che fossero un qualche tipo di decorazione dei suoi vestiti, ma si dimenavano e si muovevano.
P. 19
Dopo una buona occhiata, riuscì a vedere che c’erano delle piccole ali sulla schiena del bambino. Aveva pensato che fossero un qualche tipo di decorazione dei suoi vestiti, ma si dimenavano e si muovevano.
P. 19
Sembravano
le ali di un piccolo pulcino ed erano coperte da piume, ma sulle
punte sporgevano piume nere esattamente come quelle delle cicogne.
-
“Uh-huh. Prima che i bambini umani nascano in questo mondo sono
tutti spiriti di cicogne. Mi è stato detto che è così per volare
nel cielo con le cicogne e imparare cosa succede nel mondo umano.”-
“E’-è
vero questo?”-
-
“Tutti dicono così.”-
Però,
Lydia non fu in grado di crederci così facilmente. C’era molto da
imparare sulle profondità del mondo delle fate e non sarebbe stato
sorprendente che ci fosse qualcosa che l’inesperta Lydia non
conosceva, ma lei non riusciva a pensare che il numero di spiriti
delle cicogne fosse uguale a quello dei bambini umani.
-
“Allora non sei il mio figlio illegittimo”- mormorò Edgar, come
sollevato.
Per
cui pensavi che che potesse essere possibilmente tuo.
La
forza di Lydia calò ancor di più.
-
“Ma se lui è il futuro bambino di Lydia, significa che è anche
mio figlio.”-
Aveva
un bel coraggio a dire una cosa del genere visto che era un uomo che
avrebbe potuto aver fatto un bambino illegittimo. Quello che era
ancor più inopportuno di quello era che teneva ancora Lydia tra le
sue braccia e non la lasciava andare.
Il
bambino guardò verso Edgar in quella maniera e inclinò la testa
leggermente.
P. 20
-
“Non so di questo. Effettivamente non so chi la mamma andrà a
sposare.”-
-
“Oh, il che significa, che tua madre è decisa sicuramente, ma tuo
padre non ancora?”-
-
“E’ così. È per questo che se la mamma abbandonerà il suo
sentimento di essere innamorata, non sarò in grado di nascere in
questo mondo.”-
Improvvisamente
il viso del bambino si fece disperato e congiunse entrambe le mani
come se stesse pregando.
-
“Me l’hanno detto i miei amici. La mia mamma non ha alcuna
fiducia negli uomini e a questo punto non sarà in grado di sposarsi.
Ecco perché ho pensato che devo convincere la mia mamma….”-
-
“Non avere fiducia degli uomini, i-io non ho nessun interesse nello
sposare un uomo irresponsabile come lui.”-
-
“Allora se fosse un’altra persona, lo sposeresti?”-
All’improvviso,
Edgar lasciò andare Lydia e alzò velocemente il bambino e lo portò
all’angolo della stanza.
-
“Ora piccolo ragazzo, Lydia è la mia fidanzata. Se altri uomini
cercassero e vincessero l’affetto di Lydia, mi assicurerei di
mandarli via. In altre parole, questo è quello che voglio dire. Se
lei non s’innamora di me, allora tu, non sarai in grado di
nascere.”-
Facendo
stare in piedi il bambino su un piedistallo, appoggiò il suo viso a
quello del bambino e gli fece pressione, no quasi lo minacciò.
-
“Scusami Edgar non andare a dire quello che ti piace.”-
-
“Perciò. Non credi che la cosa migliore sia che noi uniamo le
forse per aiutarci a vicenda? Tu vuoi che Lydia si sposi. Io voglio
sposare Lydia. Perché abbiamo gli stessi interessi.”-
P. 21
P. 21
disse
Edgar, senza prestare alcuna attenzione a Lydia.
-
“……. Oh-oh, hai ragione.”-
Per
favore non farti convincere.
-
“Prima di tutto, non credo
che ci potrebbe essere un padre più degno di me. Tu diventeresti
l’erede della famiglia del Conte Ashembert e sarai in grado di
vivere una vita in tutta comodità. Se Lydia lasciasse il mio fianco
e si facesse catturare da un uomo buono a nulla, allora tu e tua
madre diventerete entrambi miserabili.”-
Oh,
sei tu che lo dici, pensò Lydia. Lui stesso rappresentava quanto un
uomo potesse essere un buono a nulla.
Però,
il piccolo bambino scosse i capelli che sembravano una nuvola di
dente di leone e annuì solennemente con la testa.
-
“Non lo voglio.”-
-
“Allora è deciso. Tu mi riconoscerai come tuo padre e mostrerai la
relazione ideale tra padre e figlio a Lydia. Allora anche Lydia
arriverà a capire che sono l’uomo che dovrebbe sposare per il bene
del nostro futuro bambino.”-
-
“Va bene, papà.”-
Coosa,
aspettate un secondo.
-
“E’ padre. Come un nobile.”-
-
“Uh-hum, pap…..voglio dire, padre.”-
-
“Oh, più che altro, sono veramente la madre? Come puoi dire che
sono io.”-
P.
22
Per Lydia, quella era stata la prima cosa a cui non era riuscita a credere.
Per Lydia, quella era stata la prima cosa a cui non era riuscita a credere.
-
“Lo posso dire. Ne avevo la sensazione la prima volta che ti ho
vista.”-
Questo
è troppo arbitrario.
-
“Ho sentito che era in questa casa, per cui non ci sono sbagli,
mamma.”-
-
“Devi chiamare Lydia madre”- disse Edgar.
-
“Sì, madre.”-
-
“Bravo ragazzo. Da questo momento in poi, ti chiameremo con il nome
Til. Visconte Tildurston, è uno dei titoli che possiedo ed è un
titolo di cortesia che viene dato al figlio più anziano della nostra
famiglia contesca.”-
-
“Wow, è un nome così magnifico!”-
Sembrava
che il bambino si stesse lasciando completamente trasportare.
Edgar
accarezzò gentilmente la testa del bambino e si girò a guardare
Lydia.
-
“Allora, senza
ulteriori indugi, perché non usciamo a fare un picnic come una
famiglia da adesso? Così potremo avere la sensazione di
un’amorevole, famiglia felice.”-
-
Io non vengo, sono occupata”- replicò Lydia.
-
“Tua madre è piuttosto difficile da compiacere. Til, perché non
glielo provi a chiedere anche tu.”-
Edgar
alzò Til un’altra volta e lo spinse verso Lydia.
A
lei rimase solo l’opzione di tenerlo cosicché non sarebbe caduto.
P. 23
P. 23
P.
24
Non
era ancora un umano, per cui il suo peso e la sensazione della sua
sofficità e il calore erano solo un’illusione. Anche se pensò
ciò, sembrava come un bambino vero.
Il
bambino fatato le sorrise con un po’ d’imbarazzo e si aggrappò
stretto a Lydia.
-
“Madre ha un odore così buono. Proprio come lo avevo sognato.”-
Quando
le disse una cosa del genere, lei non fu in grado di portare se
stessa a dire che teneva la persona sbagliata.
-
“Andiamo, madre.”-
-
“Ma, vedi…….”-
-
“Per cui, non mi vuoi veramente?”-
I
suoi grandi occhi blu si bagnarono e scintillarono di lacrime, cosa
che fece andare nel panico Lydia.
-
“No, va bene, vengo. Andiamo a fare un picnic!”-
-
“Raven, fa i preparativi”- disse Edgar senza lasciare una pausa.
Ancora
tenendo il cesto, Raven aveva guardato silenziosamente come stavano
andando le cose, ma a a quel punto si affrettò ad alzarsi.
*
P. 25
Non
era che odiasse Edgar. Anche Lydia aveva riconosciuto, per il
momento, che lui possedeva dei tratti positivi, oltre il suo aspetto.
Per Lydia che era stata vicina solo alle fate ed era stata vista come
strana e stramba dalle persone attorno a lei, era onestamente felice
che le fosse riconosciuto il suo potere come dottore delle fate. Lui
era qualcuno che le aveva fatto la proposta di matrimonio per la
prima volta nella sua vita e quando aveva pensato che sarebbe stata
la prima e l’ultima volta per una cosa del genere, non era che
avesse sentito alcun battito nel suo cuore. Però, poco importa cosa,
non era in grado di credere che lui avesse dei sentimenti seri per
lei.
Per Edgar che aveva raggirato e cambiato tante donne fino a quel punto, l’amore era qualcosa che si raffreddava in fretta. Immaginò che non fosse un sentimento d’amore ma più come se stesse usando l’opzione di legare per sempre un dottore delle fate, che era una figura importante della famiglia contesca. Anche se avesse guadagnato il titolo di Conte di Ibrazel, Edgar non aveva il potere di venire a contatto con le fate. Dal momento che si stava affidando a Lydia, per tutto quello che concerneva le fate, poteva essere che sentisse che una relazione datore di lavoro-lavoratore non fosse forte abbastanza.
Per Edgar che aveva raggirato e cambiato tante donne fino a quel punto, l’amore era qualcosa che si raffreddava in fretta. Immaginò che non fosse un sentimento d’amore ma più come se stesse usando l’opzione di legare per sempre un dottore delle fate, che era una figura importante della famiglia contesca. Anche se avesse guadagnato il titolo di Conte di Ibrazel, Edgar non aveva il potere di venire a contatto con le fate. Dal momento che si stava affidando a Lydia, per tutto quello che concerneva le fate, poteva essere che sentisse che una relazione datore di lavoro-lavoratore non fosse forte abbastanza.
Ecco
perché se Edgar, per sposare Lydia, avesse dichiarato di rompere i
rapporti con le sue ‘amiche’, lei non gli avrebbe possibilmente
creduto.
Perché,
proprio qualche giorno prima, Lydia l’aveva sentito avere una
conversazione seria con una certa donna.
P. 26
-
“Quindi, sono stata solo presa in giro.”-
Era
stato proprio quando stava passando vicino alla porta dell’ufficio
di Edgar. Lydia aveva sentito quelle parole che non sarebbe riuscita
possibilmente a ignorare e quindi non riuscì a non fermarsi.
Era
la voce di una giovane ragazza.
-
“No, non è vero. Solo che, un fiore d’amore non può continuare
a fiorire per sempre. Se tu fossi in grado di spendere il tuo tempo
splendidamente, sarebbe meglio per entrambi cercare di trovare un
altro amore prima che quell’amore perda il suo colore.”-
Non
c’erano errori che quella voce calmante e lusinghiera, con cui
stava avendo quella conversazione fosse di Edgar.
-
“E’ perché sono inferiore di nascita, non è così? Non avrei
dovuto credere che la classe non ha niente a che fare con ciò…..”-
-
“La classe non c’entra quando ci s’innamora. Ma è perché
penso al tuo bene, che significa che terminare la relazione sia
l’unica opzione. Farti
diventare un’amante non era il desiderio, era la causa. Puoi capire
questo?”-
Un’a-amante?
Si sentì scioccata a sentire venir usata una parola così franca, ma Lydia pensò che non fosse corretto sentire una cosa come quella e si affrettò ad andarsene da quel punto. Però, quando sentì il rumore di una porta aperta a grande forza, una ragazza in uniforme da cameriera, venne correndo coprendosi il viso.
P. 27
La ragazza realizzò che Lydia era lì e si affrettò ad andarsene e dal momento che non ci fu tempo per vederle il viso, Lydia, immaginò che quella ragazza dovesse essere una cameriera assunta.
Un’a-amante?
Si sentì scioccata a sentire venir usata una parola così franca, ma Lydia pensò che non fosse corretto sentire una cosa come quella e si affrettò ad andarsene da quel punto. Però, quando sentì il rumore di una porta aperta a grande forza, una ragazza in uniforme da cameriera, venne correndo coprendosi il viso.
P. 27
La ragazza realizzò che Lydia era lì e si affrettò ad andarsene e dal momento che non ci fu tempo per vederle il viso, Lydia, immaginò che quella ragazza dovesse essere una cameriera assunta.
Lydia
era attonita da come lui riuscisse a scherzare anche con una
domestica, ma con il passare del tempo sentì la rabbia crescere
dentro di lei. Anche se diceva che era serio con lei e la corteggiava
ma si stancava immediatamente di lei e cambiava idea, questo
significava che lui la stava canzonando, stava giocando un gioco.
Edgar si mostrava come se avesse dei sentimenti per Lydia, ma la sua
proposta di matrimonio e tutto quant’altro doveva essere solo un
capriccio temporaneo per lui. Se l’avesse preso seriamente, non
c’erano dubbi che sarebbe stata portata ad una terribile
esperienza, Lydia lo ricordò a se stessa da capo un’altra volta, e
pregò a se stessa che avrebbe tenuto un comportamento più sicuro e
risoluto nei confronti di Edgar.
Eppure.
Con
l’apparizione di Til, alla fine, le cose stavano andando come
voleva Edgar.
Si chiese perché le cose erano andate così e diede un’occhiata a lui oltre lei, con un sentimento di rassegnazione. Doveva averla osserva tutto il tempo, dal momento che i loro occhi s’incontrarono immediatamente. In comparazione con i capelli di Lydia, che venivano descritti come opachi, rugginosi, i capelli biondo chiari di lui ondeggiarono davanti ai suoi occhi, con la brezza.
Si chiese perché le cose erano andate così e diede un’occhiata a lui oltre lei, con un sentimento di rassegnazione. Doveva averla osserva tutto il tempo, dal momento che i loro occhi s’incontrarono immediatamente. In comparazione con i capelli di Lydia, che venivano descritti come opachi, rugginosi, i capelli biondo chiari di lui ondeggiarono davanti ai suoi occhi, con la brezza.
P. 28
Edgar le fece un sorriso felice e diede l’impressione come se stesse sentendo pura gioia al solo essere in grado di guardare Lydia, ma non riusciva immaginare cosa ci fosse in lei, che in apparenza aveva un aspetto testardo e poco attraente, che lui potesse guardare.
-
“Stiamo avendo una luce del sole così piacevole. Anche il canto
degli uccelli sembra che si stia congratulando con noi”- sussurrò
a Lydia, in una distanza personale piuttosto vicina, mentre si sedeva
su una coperta poggiata sotto l’ombra di un albero.
Prima
di rendersene conto, lui le stava tenendo la mano.
-
“Um, Edgar, non dovremmo smetterla di usare quel piccolo bambino?
Non abbiamo una sicura idea di cosa ci aspetta avanti ed è
discutibile visto diventerò madre in ogni caso. E inoltre non è
ancora un umano, per cui dovrebbe tornare nel posto che gli
appartiene.”-
-
“Se gli mostriamo quanto siamo vicini tra di noi, allora Til ne
sarà sollevato e vorrà tornare a casa, sono sicuro.”-
Lydia
non era in grado di scappare dal delinquente ingannatore che si stava
stringendo a lei. Questo perché non poteva permettersi di
allontanare Edgar nella solita maniera di fronte a Til.
-
“Anche per il suo bene, puoi cercare di sentirti come se ti stessi
godendo a stare insieme con me?”-
Immagino
di non avere scelta, ma se si fosse lasciata andare così un po’,
lui si sarebbe approfittato dell’opportunità. Era a ben conoscenza
di ciò, eppure quando i gentili raggi del sole fluirono tra le
foglie facendole ondeggiare e frusciare, il color malva cenere di
quegli occhi che la fissavano cambiarono leggermente, facendo
confondere e scuotere Lydia. Se fossero stati una vera coppia
d’innamorati, in quell’area vicino al piccolo lago, locato oltre
la foresta fuori dalla città, sarebbero stati in grado di lasciarsi
andare ad un’atmosfera romantica.
P. 29
In mezzo ai cespugli di mirtilli di collina, c’era una bruma di fiori gialli che erano una bella visione per gli occhi. Il lago colorato di verde scuro era circondato da cespugli e boschi di piccoli alberi e le foglie d’albero, le piante e i fiori si riflettevano nella superficie dell’acqua davano un’atmosfera magica e decorativa che non si vedeva nei parchi cittadini.
Era
un posto perfetto per un piccolo picnic, abbastanza vicino a Londra.
Hai
mai portato una donna in questo posto in passato? Era il tipo di
domanda perfida che le venne in mente, ma Lydia cercò in qualche
modo di nasconderla nella testa. Til si stava divertendo a cercare
una farfalla e stava correndo in giro. Se avesse cominciato a
litigare con Edgar lì, allora non avrebbe voluto più tornarsene a
casa.
Però,
quando Lydia stava in silenzio, era naturale per Edgar continuare.
-
“Ultimamente, non abbiamo avuto tanto tempo da spendere assieme.”-
-
“Ci vediamo ogni giorno.”-
-
“E’ da un po’ che non andiamo insieme in giro. Ho avuto dei
piccoli problemi e non avevo tempo. Ma sai, per favore non pensare
che ti stessi ignorando o che mi stessi dimenticando di te.”-
-
“Nessun problema, non è niente.”-
-
“Farò in modo di rimediare per tutto, per cui puoi accocolarti a
me quanto vuoi.”-
Non
potrei mai fare una cosa così pericolosa.
P. 30
Però,
come se avesse puntato al momento quando Till stava guardando nella
loro direzione, rimosse la cuffia di Lydia e le diede un bacio sulla
fronte.
-
“Til, ora vieni qui. Pranziamo.”-
Chiamando
il piccolo Til, il suo attegiamento fu come se un bacio leggero fosse
una parte quotidiana delle loro vite.
-
“Sììì, padre.”-
Till,
che venne correndo vero loro, tese un fiore bianco a Lydia.
-
“Questo stava crescendo là, vicino ai cespugli. Ho pensando che a
madre sarebbe sicuramente piaciuto.”-
Era
un’adorabile giglio. Era una fioritura prematura, ma poteva essere
che Til avesse usato la magia fatata per farlo fiorire. Ovviamente,
le piaceva assolutamente, ma doveva essere un fiore che invece
piaceva a Till. Mentre lo stava pensando, cambiò velocemente
l’espressione amara per via di Edgar, in un sorriso. In un posto
illuminato dal sole, Raven stava ponendo un semplice tavolo e delle
sedie. Sul tavolo coperto da una tovaglia, c’erano dei piatti
bianchi e dei bicchieri tirati fuori da un cesto da picnic ed era
stato versato del vino in essi. Edgar prese la mano di Lydia e
l’aiutò in un naturale movimento padroneggiato accompagnandola al
tavolo. Per il bene di Till, c’erano un po’ di cuscini che erano
stati messi l’uno sopra l’altro su una sedia e poi Raven lo prese
gentilmente e lo fece sedere. C’era della carne fredda, salsiccia
alle erbe e formaggio, salamoia e aringhe in olio e una colorata
marmellata d’uva spina e miele.
P. 31
Doveva
essere stata una visione rara, visto che Till sembrava divertirsi a
guardare tutto ciò che c’era sopra il tavolo.
-
“Oh, madre che cos’è questo?”-
Era
in effetti una sensazione peculiare essere chiamata madre, ma quando
Till le fece un sorriso spensierato, Lydia in qualche modo sorrise di
nuovo.
Va
bene, se questo bambino si sentirà sollevato, allora sicuramente
ritornerà dai suoi amici. Anche se fosse o non fosse stata veramente
sua madre, quella era l’unica cosa che poteva fare per quel
momento.
-
“E’ una mela cotta. Ne vuoi un morso?”-
-
“Oh, no, non sono ancora un umano, per cui prenderò solo del
latte.”-
Con entrambe le mani afferrò il suo bicchiere e pose le labbra con un viso deliziato.
Con entrambe le mani afferrò il suo bicchiere e pose le labbra con un viso deliziato.
-
“Voglio affrettarmi a nascere così potrò mangiare gli stessi cibi
di padre e madre.”-
-
“Sarebbe bello. Se tu nascessi, allora noi tre potremmo ritornare
qui di nuovo. Vero, Lydia.”-
-
“Eh? Oh, sì...”-
-
“Veramente? Non posso aspettare. È un peccato che non mi ricorderò
di questo giorno.”-
Solo per un’istante, Till fece un’espressione triste e solitaria. Forse non riusciva a combattere la paura che quel tipo di momento avrebbe potuto non arrivare.
- “……..ce ne ricorderemo noi.”-
P. 32
Lydia lo disse cosicché da sollevargli il morale.
Solo per un’istante, Till fece un’espressione triste e solitaria. Forse non riusciva a combattere la paura che quel tipo di momento avrebbe potuto non arrivare.
- “……..ce ne ricorderemo noi.”-
P. 32
Lydia lo disse cosicché da sollevargli il morale.
E
poi, Edgar sembrò come se fosse d’accordo. In qualche modo o
nell’altro, lei aveva ancora la sensazione che fosse stata
intrappolata nel suo complotto.
-
“E quindi, Lydia, quando vuoi che avvenga il nostro matrimonio?”-
-
“Eh?”-
-
“Oh, sai, siamo ancora fidanzati e non abbiamo fatto nulla nello
specifico, ma sto cominciando a sentire di volermi muovere a
sposarmi. Visto che abbiamo questa opportunità, non sarebbe bello se
decidessimo una data di fronte a Till qui?”-
-
“Questo, questo è….”-
Visto
che Till stava guardando Lydia con occhi pieni di aspettative, per
cui anche se fu irritata per il fare di Edgar, poté solamente fare
un sorriso freddo.
- “Edgar, prima godiamoci il nostro pasto!”-
- “Edgar, prima godiamoci il nostro pasto!”-
Te
la farò pagare quando Till sarà tornato a casa.
Fulminando
Edgar con lo sguardo, si portò il bicchiere alle labbra.
Quando
guardò in alto, vide che c’erano delle nubi indistinte che stavano
passando nel cielo blu. Se avesse escluso il piano di Edgar, quello
sarebbe stato un picnic pacifico. Fino a che non avesse posto Edgar
davanti alla vista, nessun giorno sarebbe stato pacifico.
Anche
se lo pensava, non era in grado di tenere lontano Edgar dai suoi
occhi.
P. 33
Era
per quella
ragione che
lei
aveva la sensazione di
sapere il perché,
ma non voleva riconoscerlo.
Una
brezza passò sopra le cime degli alberi. Stava guardando i petali
dei fiori di pesco danzare, ma improvvisamente volò una raffica
burlona e fece volare via la cuffia di Lydia.
Volò
in mulinelli e il nastro color viola venne catturato da un ramo
d’albero.
-
“Oh, no, in un posto così alto.”-
Fu
Raven che cercò immediatamente di andarlo a recuperare, ma Edgar lo
fermò e disse.
-
“Va tutto bene, andremo noi a prenderlo.”-
-
“Eh, cosa vuoi dire con noi?”-
-
“Till, mi darai una mano per il bene di tua madre?”-
Till
annuì energicamente e Edgar lo prese su senza sforzo.
Portò l’infante in un braccio come se fosse una piuma e ciò lo fece apparire inusualmente mascolino.
Portò l’infante in un braccio come se fosse una piuma e ciò lo fece apparire inusualmente mascolino.
Aveva
un corpo snello e dava la forte impressione di eleganza che
apparteneva ad un nobiluomo. Con una sola parola, riusciva a muovere
e sottomettere le persone e lei era impressa dai suoi tratti di
leader, ma aveva la sensazione che lui non avesse a che fare in
maniera stretta alla semplice mascolinità. Il modo in cui la
trattava da amante e le sue dolci parole la rendevano nervosa. Poteva
essere la prima volta che aveva sentito una così rilassante,
confortante mascolinità da lui in quella maniera.
Edgar poteva essere una persona capace di proteggere e aiutare a crescere dei piccoli bambini fragili?
Edgar poteva essere una persona capace di proteggere e aiutare a crescere dei piccoli bambini fragili?
Che
cosa diavolo sa pensando, pensò Lydia sospirando velocemente.
P. 34
P. 34
Edgar
camminò proprio sotto il ramo dove la cuffia si era impigliata e si
fermò.
E
poi, mise Till sopra le sue spalle.
-
“Com’è ? Riesci a raggiungerla con le braccia?”-
-
“Ummm, ancora un po’.”-
Till
si mise in piedi sulle sue spalle. Sarebbe accaduto un disastro se i
suoi piedi fossero scivolati.
Lydia si dimenticò che lui era una fata e guardò col fiato sospeso.
- “Sai, va bene. Edgar, fermalo.”-
- “Non fermarti adesso, Till.”-
Lydia si dimenticò che lui era una fata e guardò col fiato sospeso.
- “Sai, va bene. Edgar, fermalo.”-
- “Non fermarti adesso, Till.”-
-
“Oh, penso di riuscire a raggiungerlo.”-
Fu
proprio allora quando la piccola mano afferrò la punta del nastro.
Il suo corpo barcollò di lato.
-
“Ahhh, attento!”-
Pensò
che stesse per cadere.
Lydia
si buttò dalla sedia per alzarsi. Però, la mano di Edgar aveva
afferrato stretto il corpo di Till che appariva come se stesse per
cadere. Con ancora la presa su di lui, fece roteare il giovane in
tondo. Till venne fatto girare in aria e scoppiò a ridere. Veniva
preso mentre era fatto girare nell’aria come se stesse volando, e
invece di essere spaventato si stava divertendo.
Anche
quando era stato messo a testa in giù si stava divertendo. Aveva la
completa fiducia che Edgar non l’avrebbe fatto cadere.
Lydia
scattò dalla sedia per alzarsi. Però la mano di Edgar aveva una
forte presa su quella di Till.
P.
35
P.
36
Alla
fine Till venne messo giù per terra e sbatté le ali, che erano
inutili per volare mentre stava ancora ridendo con pura gioia.
-
“Edgar….., cosa stavi facendo? Cosa avresti fatto se si fosse
fatto male!”-
-
“Va tutto bene. Lo tenevo stretto.”-
-
“Ma è quasi caduto!”-
-
“Per andare all’avventura, gli uomini devono sperimentare il
pericolo e superarlo. Ora, Till, vai a consegnare a quell’inquieta
donna la sua cuffia.”-
Il
piccolo ragazzo venne correndo dov’era Lydia, gonfiò il petto e
tese il suo cappello.
-
“Ecco qui, madre.”-
Il
suo volto era quello di un bambino che aveva vissuto una piccola
avventura. Si stava sentendo orgoglioso nel suo successo nell’aver
sconfitto un pericolo.
-
“Grazie….”-
Voleva
dargli un abbraccio, ma Lydia non poteva permettersi di lasciare le
sue preoccupazioni e fare una cosa così incauta.
Se l’avesse riconosciuto, sarebbe sembrato come se stesse per riconoscere Edgar come suo futuro marito. Perché Edgar e Till sembravano come veri padre e figlio.
Se l’avesse riconosciuto, sarebbe sembrato come se stesse per riconoscere Edgar come suo futuro marito. Perché Edgar e Till sembravano come veri padre e figlio.
Edgar
stava pensando al matrimonio molto più seriamente di quanto Lydia
avesse creduto e c’era il pericolo che lei finisse per cadere nel
malinteso che lui sarebbe stato in grado di creare una famiglia
felice.
P. 37
P. 37
Lydia
mise Till sopra il suo grembo dopo che si addormentò sull’erba
esausto dal giocare, e gli permise perfino di starle a fianco dentro
la carrozza, al ritorno a casa. Era
quando stava dormendo che lei sentì
come di potersi permettere di abbracciarlo sebbene non riuscisse a
riconoscerlo come suo futuro figlio.
-
“Che cos’è questa cosa. E’ in piedi e sta camminando.”-
Quando
Lydia venne a lavoro il giorno dopo, Till entrò nel suo ufficio
immediatamente. Sembrava che non volesse ancora tornare a casa, per
cui aveva speso la notte alla casa contesca. Aveva sentito che Edgar
non c’era per via di qualche lavoro, per cui doveva essere
annoiato. A parlare in un tono confuso dopo aver visto Till era stato
il partner di Lydia, un gatto fatato che poteva camminare con le sue
zampe anteriori.
-
“Wow, un gatto ha parlato!”-
-
“Whoa, un bambino ha parlato!”-
I
due che avevano la stessa altezza, stavano in piedi guardandosi a
vicenda in sorpresa nell’ufficio della casa contesca, Lydia smise
di scrivere quello che stava scrivendo e pensò guardandogli, che
quella dei due fosse veramente una visione strana.
P. 38
P. 38
-
“Oh, giusto per fartelo sapere, Nico, lui è lo spirito di una
cicogna. Non è ancora un bambino umano.”-
Nico
curvò la testa per dare un’occhiata alla schiena di Till.
-
“Hai ragione, per cui lui è un cucciolo di cicogna fatata. Perché
è qui?”-
-
“Madre, questo gatto indossa una cravatta.”-
-
“Madre, intendi Lydia?”-
-
“Le cose sono complicate. Oh, Nico, sono nel bel mezzo del lavoro
adesso, ma puoi giocare con Till per un po’?”-
Per
via del fatto che aveva dovuto accompagnare Edgar ieri, non era stata
in grado di finire il suo lavoro.
-
“Coosa,
devo fare il babysitter.”-
-
“Madre, posso giocare con questo gatto.”-
Lui
era molto più comprensivo rispetto a Nico.
-
“Non sono un gatto! Bada a questo, Cicogna.”-
-
“Neanch’io sono una cicogna! Perché presto diventerò un
umano.”-
-
“Eh? Una fata che diventa un umano? Non ho mai sentito una cosa del
genere.”-
-
“Un gatto non può saperlo.”-
-
“Per cui sei una fata nanerottala appena nata. Se riesci a stare al
passo con me allora giocherò con te.”-
Nico
sgusciò via dalla porta con il suo corpo snello. Anche Till corse
via dietro di lui.
P. 39
P. 39
-
“Fate i bravi tra di voi!”-
Gridando
loro contro, Lydia si sedette al tavolo di nuovo.
Al
loro posto, entrò una cameriera nella stanza. Pose sull’angolo del
tavolo una nuova lettera che chiedeva aiuto al dottore delle fate.
-
“Grazie.”-
Quando
lo disse guardando in alto, capì che la giovane cameriera era la
ragazza che il giorno prima era stata nell’ufficio di Edgar. La
ragazza fece un inchino tenendo il volto abbassato. Sembrava non
fosse di buon umore e Lydia immaginò dovesse essere a causa del
trattamento dure e freddo da parte di Edgar.
E
poi quando la ragazza fu per andarsene, improvvisamente inciampò e
si accovacciò sul pavimento come se stesse per cadere.
-
“Ehi tu! Tutto bene? Chiamo qualcuno….”-
Però,
lei si aggrappò al braccio di Lydia come per fermarla.
-
“Sto bene. Starò meglio subito….”-
Lydia
pensò che se la capo cameriera l’avesse scoperto, la ragazza
sarebbe stata sgridata, quindi decise che avrebbe dovuto riposare per
un po’ lì.
Proprio
quando Lydia stava per darle la spalla per aiutarla ad alzarsi,
qualcun altro diede una mano. A prendere la cameriera fu Raven.
P. 40
P. 40
-
“Dove dovrei posarla?”-
Era
il suo solito modo di essere come se stesse parlando di qualche parte
di bagaglio.
-
“Oh, potresti posarla su quel divano.”-
Fece
prontamente come gli era stato detto.
- “Ti ringrazio, Raven. Um, la farò riposare per un po’ qui.”-
- “Ti ringrazio, Raven. Um, la farò riposare per un po’ qui.”-
-
“Credo sia meglio per lei che mangi qualcosa. Ultimamente, Connie
non ha mangiato niente.”-
-
“Cosa ? Veramente?”-
Lydia
pensò che forse la ragazza non era in grado di mandare giù un
boccone per lo shock di un amore perduto, ma poi, nell’istante
successivo qualcosa s’impigliò nella sua mente. Raven era qualcuno
che era indifferente a chiunque tranne Edgar, per cui perché avrebbe
dovuto notare qualcosa come una cameriera che non stava facendo i
suoi pasti.
-
“Perché sei a conoscenza di una cosa del genere?”-
-
“Mi era stato ordinato di tenerla d’occhio.”-
In
altre parole da Edgar?
Lydia
si fece irritata e lasciò la cameriera chiamata Connie da sola e
spinse Raven fuori dalla stanza. Nel corridoio abbassò la voce per
parlargli.
-
“Che cosa c’è, cosa volevi dire? È di cattivo gusto controllare
una donna che ha lasciato.”-
Raven
inclinò la testa di lato, sembrò come se non avesse capito cosa
lei volesse dire.
P. 41
-
“Mi è capitato di sentirlo. Proprio quando Edgar stava
interrompendo la relazione con lei. Andare a mettere le mani su una
domestica e poi lasciarla è qualcosa che un gentiluomo non
farebbe!”-
-
“Questo non è vero.”-
-
“Cosa non è vero! Ha detto davanti alla sua faccia che i suoi
sentimenti per lei erano morti!”-
Raven
non si mosse di un centimetro, tenendo un’espressione come se fosse
preoccupato. Lui era un ragazzo dal corpo minuto, ed era un
discendente asiatico, ma prima di questo lavoro, era stato una
guardia del corpo eccezionalmente dotata. Quando la fissò, la fece
sentire un po’ nervosa e lei indietreggiò con il corpo.
Però,
doveva star solo pensando a qualcosa nella sua testa.
Sembrò
star rimuginando a cose nella sua mente per un po’ di tempo
rimanendo in silenzio, ma alla fine, aprì la bocca.
- “Stava parlando di me.”-
- “Stava parlando di me.”-
-
“Eh?”-
-
“Lord Edgar le stava parlando al mio posto”-
-
“T…..tu stavi con Connie?”-
Questo
è impossibile. Poté solo pensare che fosse un’affermazione per
coprire Edgar. In primo luogo, Raven non avrebbe parlato con nessun a
meno che non fosse qualcosa di necessario per il suo lavoro sotto
Edgar, Lydia
si chiese che tipo di conversazione
potesse avere
con una cameriera di rango inferiore.
E
inoltre, aveva chiaramente affermato che c’era la differenza di
classe tra di loro.
P. 42
P. 42
Lydia
cercò di calmare in qualche maniera la sua ira fumante e fece un
respiro profondo. Anche se avesse riversato la sua rabbia su Raven,
sarebbe stato inutile. Perché chi era da condannare era Edgar.
-
“Comunque, ti dispiace portarle del latte tiepido?”-
Annuendo,
Raven s’incamminò via e Lydia girò i tacchi per ritornare nel suo
ufficio. Connie si alzò lentamente e guardò verso Lydia.
-
“Sono terribilmente dispiaciuta Miss.”-
-
“Va tutto bene. Ma non è una buona cosa saltare i pasti. Posso
capire che ti stia sentendo male per una rottura d’amore….”-
-
“Perché ne siete a conoscenza?”-
-
“Oh, mi spiace. Mi è capitato di sentirlo mentre stavi parlando.”-
-
“….. capisco.”-
-
“Um, cerca di stare meglio.”- Era l’unica cosa banale che
poteva dire. Connie accasciò la testa e picchiettò gli angoli degli
occhi con un fazzoletto.
-
“Io avevo fiducia in lui…., credo che non riuscirò a innamorarmi
più di un altro uomo….”-
Gli
occhi di Lydia erano completamente fissati sul fazzoletto della
ragazza.
La
seta che
aveva del
pizzo in essa,
era d’alta classe, di quelle che
una gentildonna avrebbe usato. Si poteva pensare che non fosse
qualcosa che una cameriera potesse comprare,
ma poteva esserle stato dato da Edgar.
Più
che arrabbiarsi per Edgar, Lydia sentì un irriconoscibile dolore al
petto e poi i suoi occhi caddero sul ricamo sul fazzoletto.
P.
43
Un
giglio d’un bianco puro.
Era
il fiore che Till aveva dato a Lydia. Aveva detto che pensava che a
Lydia sarebbe piaciuto.
E
se invece era il fiore che piaceva alla cameriera?
Una
ragazza che non aveva fiducia negli uomini. Che viveva e lavorava
nella casa contesca.
Forse,
la futura madre di Till era…..
-
“Ecco il latte.”-
Quando
Raven apparì, Lydia si alzò vigorosamente.
-
“Raven, Edgar è tornato, non è vero?”-
-
“Sì.”-
Nel
momento in cui lo sentì, corse via dalla stanza.
Il
posto dove stava correndo era l’ufficio di Edgar. Era il momento
privato della giornata in cui era sicuro che avrebbe speso lì.
Lydia
bussò appena alla porta prima di aprirla, ma poi Edgar le fece uno
spontaneo, piacevole sorriso come sempre e si alzò per salutarla.
P. 44
P. 44
-
“Ciao, Lydia, ottimo tempismo. Devo trovare una tata per Till, per
cui stavo pensando di chiedere la tua opinione. Perché non pensi che
ci sia bisogno di qualcuno che possa stare con te, giusto?”-
Eh?
una tata?
-
“Non m’interessa una cosa simile!”-
-
“Non hai bisogno di una tata? Ma avrai il tuo lavoro di contessa,
perciò non avrai tutto il tempo da spendere con il tuo bambino.”-
-
“Questo non è quello che voglio dire, non sono la madre di Till. È
Connie, la cameriera.”-
-
“Lydia si può sapere di cosa stai parlando?”-
-
“Sembra che dopo essere stata rifiutata da te, non riesce ad avere
fiducia negli uomini. A questo punto, Till non sarà in grado di
nascere. È tutta colpa tua, per cui dovresti prenderti le tue
responsabilità. Dal momento, che lei ha dei sentimenti per te.”-
-
“Aspetta un momento, non ho nulla a che fare con lei.”-
-
“E’ inutile cercare di far finta che non lo sai. Stavi parlando
con Connie di finire la vostra relazione.”-
Ohh
disse emettendo un sospiro come se si sentisse stanco, cosa che fece
Lydia sentire che ci qualcosa si stesse strappando al centro del
petto.
P.
45
Sei il peggior tipo di donnaiolo. Avrebbe dovuto saperlo, ma perché tutte le volte doveva sentirsi come fosse ferita.
Sei il peggior tipo di donnaiolo. Avrebbe dovuto saperlo, ma perché tutte le volte doveva sentirsi come fosse ferita.
-
“Se riguarda questo, allora sei in errore. Lydia, non sono io
quello che era in una relazione con lei, ma sembra che la loro
rottura stesse diventando complicata e si stesse ingarbugliando, per
cui ho fatto da intermediario…..”-
-
“Eri tu? Eri tu che hai fatto dire a Raven una cosa del genere!
Dovevi essere fuori di testa per far dire a Raven una bugia così
chiara che lui era il suo amante?”-
-
“Raven ha detto questo? Lui ha detto che era lui il suo amante?”-
- “Stava facendo del suo meglio per il tuo bene.”-
- “Stava facendo del suo meglio per il tuo bene.”-
-
“Quindi, era perché gli ho detto di tenere il silenzio, beh, beh,
è
arrivato molto lontato per essere stato in grado di pensare a una
cosa audace come questa.”-
Sebbene avesse detto al suo domestico di mantenere il silenzio non mostrò nessun senso di colpa. E oltretutto, non era il tipo di momento in cui essere piacevolmente sorpreso.
Sebbene avesse detto al suo domestico di mantenere il silenzio non mostrò nessun senso di colpa. E oltretutto, non era il tipo di momento in cui essere piacevolmente sorpreso.
-
“Comunque, sei tu quello che ha fatto sapere a Till che eri suo
padre, per cui anche se Connie è nata in una classe inferiore, tu
devi fare in modo che in qualche modo funzioni e sposarla
ufficialmente, sai? Non lo capisci? Non sei bravo a fare qualcosa
come nascondere e camuffare la sua identità?”-
Lydia
era anche più irritata per il comportamento nonchalant di Edgar e
non era riuscita a non parlare con un tono duro e minaccioso.
E
allora, Edgar doveva essersi offeso, visto che aggrottò le
sopracciglia come se fosse insolitamente di cattivo umore.
P. 46
P. 46
-
“Lo pensi veramente?”-
-
“…….se rimanesse ferita, non sarebbe giusto per il povero
Till.”-
-
“Per cui credi che sia quel tipo di uomo? Non potevi pensare che ci
fosse un qualche tipo di equivoco?”-
Venne
arretrata al muro da Edgar che venne verso di lei. Se fosse stata
approcciata da lui in quella situazione sarebbe stato pericoloso.
Lydia pensò immediatamente che avrebbe dovuto scappare e cercò di
indietreggiare, ma Edgar afferrò il suo braccio con una forte
stretta.
Quella
stretta era inusualmente forte e dolorosa. Lei si spaventò, ma
sembrava che fosse lui quello che stava soffrendo, per cui a Lydia
non venne in mente cosa fare e venne trafitta dal suo sguardo
furioso.
- “Se avessi fatto quello che hai detto, ti farebbe sentire soddisfatta? Continuo a dire che sono attratto da te, eppure tu dici che dovrei sposare una donna diversa? Vuol dire che non t’importa dei miei sentimenti?”-
- “Se avessi fatto quello che hai detto, ti farebbe sentire soddisfatta? Continuo a dire che sono attratto da te, eppure tu dici che dovrei sposare una donna diversa? Vuol dire che non t’importa dei miei sentimenti?”-
Sentimenti.
Sei
tu quello che non pensa affatto ai miei sentimenti. Ti ho rifiutato
così tante volte, ma tu sei andato avanti e hai detto che sono la
tua fidanzata e hai trascinato Till in questo…. Ma, questo
significa che eri in una relazione e hai fatto buon viso con me,
giusto?
Se
avesse detto una cosa del genere, questo l’avrebbe fatto arrabbiare
ancora di più. Anche se lo pensò, c’era una sfiducia così grande
verso i donnaioli dentro Lydia che non poteva farci nulla e quindi
pensò fosse irragionevole che Edgar si sarebbe offeso.
P. 47
P. 47
-
“Vuoi solo che una ragazza che ha catturato la tua attenzione
faccia quello che vuoi tu. È sicuro che ti stuferai di me in poco
tempo. Se ci sposassimo, lo sai che non sarà semplice separarci,
vero? Anche se i tuoi sentimenti morissero, credi che non ci sarebbe
nessun male dato che potresti legare un dottore delle fate? E
inoltre, stai dicendo che vorresti che me ne stessi a guardarti in
silenzio mentre tu va in giro a giocare con le altre donne?”-
Lydia
non riuscì a fermarsi prima di dire quello che disse.
Improvvisamente,
lui lasciò andare la sua mano come se si fosse stancato.
-
“…… va bene. Allora andrò a chiederle di sposarmi o qualsiasi
altra cosa. Puoi andare a dirglielo tu stessa.”-
Quelle
parole che suonarono così fredde, portarono un intenso dolore a
Lydia più del braccio che era stato appena afferrato molto forte.
Più che altro si sentì soffocata e se andò via correndo dall’ufficio.
Più che altro si sentì soffocata e se andò via correndo dall’ufficio.
-
“Se è questo che vuoi veramente!”-
La
voce di Edgar scagliatasi su di lei risuonava ancora nelle sue
orecchie anche dopo che se ne era tornata in ufficio.
Connie
non era più su divano e quindi Lydia si accasciò lei stessa su di
esso.
Edgar
aveva detto che avrebbe chiesto di sposarla.
In
questa maniera Connie non sarebbe rimasta ferita e alla fine Till
sarebbe nato come figlio della famiglia contesca.
P.
48
Era
solo che fare il calmo picnic dell’altro giorno, sarebbe stato
qualcosa a cui Lydia non sarebbe più stata in grado di partecipare.
Non sarebbe più stata Lydia a scoprire un lato nascosto di Edgar in
un momento inaspettato.
Questo
è stupido. È un futuro che non sarebbe potuto accadere in primo
luogo.
Eppure,
Lydia divenne fortemente depressa e si vergognò. E poi qualcuno
s’infilò tra i suoi capelli come se si stesse appendendo.
Quando
guardò in alto, vide che Till stava guardando preoccupato verso di
lei.
-
“Till, cosa c’è? Non stavi giocando con Nico?”-
-
“Madre, sei stata trattata male da padre?”-
-
“Eh…., no, non è così.”-
Till
poteva avergli sentiti mentre stavano avendo una discussione.
Pensò
che non fosse corretto litigare alla presenza di un bambino e fece un
sorriso preoccupato. Era nel completo atteggiamento mentale di un
genitore.
Anche
se Till non aveva niente a che fare con il futuro di Lydia proprio
come Edgar.
-
“Mi va bene se non nascerò in una famiglia contesca se mia madre
non sarà felice. Anche se non fosse una famiglia ricca, fino a
quando c’è un padre che non tratta male madre….”-
-
“Uh, um, Till non è che mi stesse trattando male, ma le nostre
opinioni stavano andando l’uno contro l’altro. Edgar diventerà
un padre meraviglioso. Lui ti piace, no?”-
P. 49
P. 49
P.
50
Till
annuì con sincerità.
-
“Anche ieri, quando madre non c’era, ha giocato con me. Abbiamo
giocato ai pirati, se fossi tornato con una schiava carina, il
capitano mi avrebbe dato un premio.”-
-
“il capitano…..?”-
-
“Padre.”-
Pensò
che l’idea di gioco di Edgar probabilmente non fosse buona per
l’educazione di un bambino. Però, Lydia non era in alcuna
posizione per riflettere su ciò.
- “Anche a Edgar tu piaci. Ecco perché va bene anche se non è tuo padre.”-
- “Anche a Edgar tu piaci. Ecco perché va bene anche se non è tuo padre.”-
-
“Allora, vuol dire a madre piace padre Edgar?”-
Lui
era un libertino ed era un’irresponsabile, ma c’erano dei momenti
in cui riusciva ad ammirarlo. Ecco perché, capì fievolmente che non
sarebbe stata in grado di allontanarlo completamente.
-
“Allora farete i bravi tra di voi da adesso in poi?”-
Però,
quello era anche il motivo per cui non poteva perdonare il lato di
lui che si divertiva con le donne.
Lydia
piegò le gambe per inginocchiarsi e prese entrambe le mani di Till.
-
“A dire la verità, la tua vera madre non sono io. In verità non
vivo in questa casa, tu hai sentito che tua madre viveva qui e sei
venuto qui, non è vero?”-
P. 51
Tll
fece un’espressione confusa e inclinò il capo.
-
“C’è una ragazza di nome Connie che lavora qui come cameriera.
Credo che sia lei quella che sei venuto a vedere.”-
-
“Lei è mia madre?”-
-
“Lei ha quasi sfiducia negli uomini, ma credo che andrà tutto a
posto. Le è capitato di avere dei sentimenti per Edgar. E beh…
sembra che anche lui si stia piegando nel ritornare in una relazione
con lei, per cui sto andando a dirglielo tra un pochino.”-
Devo
parlare con Connie non appena riesco, nonosctante Lydia pensò ciò,
il suo corpo non fu ancora in grado di muoversi.
Ohh,
ho ancora il lavoro di stamattina che non ho finito. Sarebbe bene se
lo facessi dopo aver finito il lavoro, sono sicura.
Sto continuando a dire che sono attratto da te, eppure dici che dovrei sposare un donna diversa?
Sto continuando a dire che sono attratto da te, eppure dici che dovrei sposare un donna diversa?
Si
chiese se far questo fossa la cosa migliore. Si chiese se quello che
stava per fare fosse rifiutare i sentimenti di Edgar.
Quello
che aveva detto sembrò provenire dal suo cuore, senza tempo per
mentire.
Quando
diventò confusa in quella maniera, fu ancora e ancora meno in grado
di alzarsi. Non riuscì nemmeno a rendersi conto che Till aveva
lasciato la stanza silenziosamente.
P. 52
P. 52
*
Pensavo
che quando sarei nato, la prima cosa che avrei visto sarebbe stata
mia madre. Till era ancora uno spirito di una cicogna e non era un
bambino umano, ma quando si era svegliato in quel maniero contesco e
aveva aperto un po’ gli occhi, la prima cosa che aveva visto era
stata Lydia e in quell’unica occhiata le era piaciuta
immediatamente.
Stava
guardando giù verso di lui e le aveva fatto un sorriso gentile. Era
sicuro che fosse sua madre. Però, Lydia aveva detto che non era
vero.
Se
lei stava dicendo così, allora la madre di Till doveva essere quella
ragazza di nome Connie.
Ma
più di questo, Till sentì dolore al vedere come era sembrata Lydia.
Appariva così felice il giorno prima, ma oggi sembrava essere
addolorata.
Padre
Edgar ha detto che vuole sposare madre Lydia. L’aveva detto
veramente ieri e Till solo sentito il nome ‘Lydia’ carico d’amore
provenire dalle labbra di suo padre.
Non
aveva mai sentito il nome Connie.
Ma
sua madre di nome Connie amava padre Edgar e padre ha litigato con
madre Lydia e ora vuole sposare madre Connie.
P. 53
P. 53
E
a soffrire sembrava madre Lydia.
Affinché
Till diventasse umano, era venuto lì perché colei che sarebbe
diventata sua madre non avesse perso il sentimento d’amore per
qualcun altro. Se Connie era la madre di Till, allora doveva
assicurarsi che non perdesse il suo sentimento d’amore.
Però, non voleva che Lydia diventasse triste a causa sua. Till non riusciva a immaginare di perdere quel sorriso fatto per lui al loro primo incontro.
- “Connie se stai andando per un lavoro, allora fai in modo di tornare a casa senza fare altre soste.”-
Però, non voleva che Lydia diventasse triste a causa sua. Till non riusciva a immaginare di perdere quel sorriso fatto per lui al loro primo incontro.
- “Connie se stai andando per un lavoro, allora fai in modo di tornare a casa senza fare altre soste.”-
Till
sentì una voce e si fermò a una delle scale e sbirciò giù
dall’ombra delle ringhiere.
-
“Sì, Miss Rain.”-
Una
giovane cameriera diede una rapida risposta a una vecchia governante
e stava giusto per uscire dalla porta della cucina.
Doveva
essere la Connie di cui stava parlando Lydia.
Era
una ragazza dai capelli neri e doveva avere circa la stessa età di
Lydia. Però, poco importa quanto Till la fissasse, non ci fu nessuna
profonda emozione che sorse dentro. Non sapeva se un bambino umano
fosse in grado di riconoscere una relazione di sangue solo guardando
qualcuno. Solo che, a Till che era uno spirito di cicogna, il primo
vero sorriso fatto per lui era il segno di una madre a cui poteva
accoccolarsi. Era una forte impressione che non sarebbe potuta
cambiare tanto facilmente.
Till
seguì Connie.
P. 54
P. 54
Ieri
c’era stato un così bel tempo, eppure oggi, stava cadendo una
leggera pioggerella a Londra. Le persone che passavano vicino alle
strade aveva infilato la testa nei cappelli per nascondersi dalla
pioggia e non prestarono nessuna inutile attenzione camminando con
passi frettolosi.
Per
Till che stava rendendosi invisibile era naturale che nessuno lo
notasse.
Nel
momento in cui Connie si fermò per attraversate la strada, Till le
si avvicinò da dietro e le spruzzò un po’ di polvere magica
fatata. Connie non notò nulla, ma con quello era sicuro che si
sarebbe persa nel suo viaggio di ritorno alla maniero contesco e
sarebbe finita con l’andare in tondo nello stesso luogo. Mentre lei
si sarebbe persa, lui avrebbe chiesto a padre Edgar e a madre Lydia
di riconciliarsi tra di loro di nuovo. Till tornò di corsa al
castello contesco.
L’area attorno alle sue ali sembrò inusualmente pesante, erano probabilmente bagnate per la pioggia.
L’area attorno alle sue ali sembrò inusualmente pesante, erano probabilmente bagnate per la pioggia.
*
Anche
quando arrivò sera, Lydia non fu in grado di decidersi a parlare con
Connie e lo fece sembrare come se non riuscisse a fermarsi dal
lavorare, eppure il suo lavoro non stava andando affatto avanti, lei
fece un sospiro dando uno sguardo al cestino pieno di carte
accartocciate con i suoi errori di scrittura.
P. 55
P. 55
Proprio
allora, il maggiordomo entrò correndo nella stanza con uno sguardo
nel panico.
-
“Miss Carlton, c’è una emergenza. Il giovane signorino Till è
stato trovato a terra su di un lato vicino alla porta della
cucina…...”-
-
“Cosa, Till?”-
Quando
corse dietro Tomkins che la guidava, vide il piccolo bambino poggiato
a riposare su un largo, letto aperto.
Til
aveva rannicchiato il corpo e sembrava sentirsi male.
-
“Till, cosa c’è? Non ti senti bene?”-
Lydia
si sedette sul bordo del letto e gli parlò gentilmente ma lui non
diede nessuna risposta.
- “Mister Tomkins, dov’è Edgar?”-
- “Mister Tomkins, dov’è Edgar?”-
-
“E’ ancora fuori e non è ritornato. È stato proprio quando
abbiamo mandato un messaggero per informarlo.”-
-
“Oh, no, cosa dovrei fare…., oh, un dottore….”-
-
“Sarà una buona idea chiamarne uno?”-
Tomkins fece velocemente un occhiolino con i suoi occhi che erano posti lontano con un’espressione confusa visto che sapeva che Till era una fata. Non c’era modo che un dottore umano conoscesse qualche malattia delle fate.
Tomkins fece velocemente un occhiolino con i suoi occhi che erano posti lontano con un’espressione confusa visto che sapeva che Till era una fata. Non c’era modo che un dottore umano conoscesse qualche malattia delle fate.
-
“Mi dispiace, devo essere piuttosto scossa.”-
Lei
era il dottore delle fate eppure non aveva idea che cosa fare e
questo la stava facendo infuriare.
Eppure,
Lydia cercò di muoversi a pensare qualcosa.
P. 56
Ci
doveva essere una ragione sul perché questo fosse successo a Till.
Se fosse stata in grado di scoprirlo, era sicura che Till sarebbe
guarito. Poco tempo prima, gli aveva detto che non c’erano errori
che la cameriera di nome Connie fosse la sua vera madre. Forse era
andato a incontrare Connie, e se era così, c’era la possibilità
che lei sapesse qualcosa che poteva essere accaduto a Till.
-
“Mister Tomkins, mi scusi ma potrebbe andare a cercare una
cameriera di nome Connie.”-
Quando
a Lydia venne in mente ciò e lo disse, il maggiordomo annuì e
lasciò la stanza. Dopo un po’, apparì la governante Harriet.
-
“Connie è andata fuori per lavoro e non è ancora tornata.”-
Dicendolo,
Harriet oscillò il suo corpo grassottello come se volesse lamentarsi
di qualcosa.
-
“Le ho detto così tante volte di non fare fermate. Sono sicura che
è andata al maniero dove ha lavorato precedentemente e si sta
aggirando lì attorno. Santo cielo, è sempre così quando la mando
fuori per lavoro.”-
-
“Il maniero dove ha lavorato? Mi chiedo se voglia ritornare lì.”-
- “Non sarà in grado di ritornare perché è stata licenziata. Se una cameriera arriva in intimità con il figlio della casa, è naturale che il padrone della casa la butti fuori.”-
- “Non sarà in grado di ritornare perché è stata licenziata. Se una cameriera arriva in intimità con il figlio della casa, è naturale che il padrone della casa la butti fuori.”-
Lydia
fu completamente colta di sorpresa e guardò Harriet a bocca aperta.
-
“Connie, stava con il figlio di la….”-
-
“Oh, perché, sì, lei è una ragazza piuttosto onesta e aperta, ma
sembra che sia alquanto suscettibile a innamorarsi e ha creato
numerosi problemi in tutti i posti in cui ha lavorato. Il figlio
della casa precedente era un conoscente del nostro padrone ed è
venuto a chiedere l’aiuto del nostro lord perché lei gli aveva
detto che sarebbe morta piuttosto che rompere la relazione con lui. È
stato quando il giovane figlio ha avuto una proposta di matrimonio,
se questo problema con la cameriera si fosse prolungato, allora il
figlio ha
detto
che sarebbe stato buttato fuori dalla famiglia da suo padre……
questa è una cosa piuttosto terribile in sé; lo sapete che se una
cameriera viene buttata fuori dal suo posto avrà dei tempi piuttosto
difficili a cercare lavoro ovunque senza dei
documenti in regola? Dal
momento che è una questione di vita e di morte per una ragazza che
non ha nessun a cui affidarsi, non c’è da sorprendersi se si
aggrappasse al pensiero di suicidarsi.”-
P. 57
-
“Quindi Edgar l’ha fatto per il bene del suo conoscente e per
lei”-
-
“L’ha fatto perché potesse assumere Connie ed è diventato il
ponte tra di loro cosìcchè non ci fossero problemi causati dalla
loro rottura. Il nostro signore può essere quel tipo di persona, ma
non farebbe nulla per ferire una ragazza che sta in una posizione più
debole. Anche il figlio sembrava come se non fosse in grado di tenere
la testa alta in presenza del mio signore, dopo quello.”-
Edgar
aveva detto che c’era un equivoco riguardo a qualsiasi rottura con
Connie.
Per
cui non era una bugia.
Eppure,
era andata a incolpare Edgar di tutto.
-
“Ohh, mi dispiace, ho continuato e continuato a chiacchierare senza
ragione. Chiederò a qualcuno di chiamare Connie. Vi farò sapere
quando sarà tornata.”- disse Harriet.
Anche
quando Harriet lasciò la stanza, Lydia non prestò attenzione ed fu
completamente scioccata di se stessa per essere arrivata così
velocemente a una conclusione.
Non c’era nessun motivo di mettere assieme Connie e Edgar e questo aveva dato a entrambi solamente un senso di dispiacere.
Non c’era nessun motivo di mettere assieme Connie e Edgar e questo aveva dato a entrambi solamente un senso di dispiacere.
P.
58
Per
provarlo, aveva litigato con Edgar.
Sopra
a tutto, Till si era anche ammalato e Lydia non aveva nessuna idea di
cosa fare.
Si
sentì così nauseata da se stessa e non riuscì a rilassarsi mentre
stava andando in giro in circolo per la stanza, Till aprì di poco
gli occhi.
-
“……...madre Connie non tornerà a casa oggi. Perché ha trovato
qualcun altro che le piace, ed è andata a vedere quella persona.”-
Non
aveva idea di cosa stesse parlando. Quella mattina Connie non era
stata nemmeno in grado di mangiare nulla perché non era guarita dal
dolore del cuore spezzato e ora aveva un altro interesse amoroso?
-
“Ecco perché, madre Lydia, per favore sposati con padre Edgar…..
non ti piace padre?”-
-
“Co-cosa stai dicendo. Io….”-
E
allora, Lydia capì qualcosa e afferrò la mano di Till.
-
“Till, cosa le hai fatto?”-
Anche
se fece un’espressione soffocata, Till cercò di sorridere.
-
“Anche se non sono il figlio di madre, madre mi piace ancora.”-
-
“….. per cui hai usato la magia delle fate?”-
Se
era così, allora Connie doveva essersi persa e non era in grado di
ritornare. c’erano tanti posti a Londra che erano pericolosi e
c’era una pioggerella che stava scendendo giù.
P. 59
P. 59
A
questo punto se fosse diventato buio, avrebbe potuto accaderle
qualcosa di brutto.
Poteva
già esserle successo qualcosa e se era così, Till non sarebbe stato
in grado di nascere.
Forse,
era per questo che Till si era ammalato.
Lui
chiuse di nuovo gli occhi, invece si sembrare addormentato, Till
sembrò aver perso conoscenza e c’erano così tante piume della sua
fragile schiena che erano cadute.
A quel punto, avrebbe potuto morire.
A quel punto, avrebbe potuto morire.
-
“Lydia, come sta Till?”-
Era
la voce di Edgar. Sembrava fosse venuto di corsa, quando entrò nella
stanza con ancora il cappello e il bastone nella mano, Lydia andò di
corsa verso di lui come per aggrapparglisi.
-
“Edgar, cosa devo fare….., è colpa mia, non ho pensato ai
sentimenti di Till e gli ho detto che Connie era sua madre.”-
-
“va tutto bene, Lydia. Tutto andrà bene.”-
Edgar
lo disse anche se non aveva idea di cosa stesse succedendo.
Anche
quando venne cullata gentilmente tra le sue braccia, non ebbe il
tempo per sentirsi imbarazzata come al solito e invece si sentì
sollevata dalle sue carezze tra i suoi capelli per rilassarla, Lydia
continuò a blaterare.
-
“Ero arrivata a piacere a Till e si stava affezionando a me
eppure….”-
P. 60
P. 60
-
“Non è colpa tua.”-
-
“Ma un bambino così piccolo è chiaro che si sentirebbe ferito se
gli venisse detto che ha sbagliato madre. Eppure io…..”-
-
“Ora, senti, Lydia, se ti preoccupi così, allora Till non sarà
in grado di rilassarsi. Non importa che tipo di malattia abbia, è
importante che rimanga in pace.”-
Lydia
realizzò qualcosa e alzò la testa di scatto.
-
“Oh, ora ricordo, devo andare a cercare Connie. È stata
intrappolata nella magia di fata e non ritornerà indietro al sicuro,
allora Till morirà.”-
Però,
Edgar non
tolse
le braccia da Lydia e rimanendo tale chiamò Raven.
-
“Lasciamo che vada lui.”-
-
“Non può, io devo andare, lui verrà catturato dalla magia di fata
con lei e si perderà.”-
-
“Va bene così, tu devi restare qui.”-
Edgar girò gli occhi e guardò verso Till e vide le piccole mani di Till che si stavano aggrappando inconsciamente a una ciocca di Lydia.
Edgar girò gli occhi e guardò verso Till e vide le piccole mani di Till che si stavano aggrappando inconsciamente a una ciocca di Lydia.
-
“Vado io con lui.”-
Vicino
a Raven, mentre disse ciò apparì Nico senza che nessuno se ne
accorgesse.
Trattandosi
di Nico, sarebbe stato in grado di aiutare a far ritornare Connie,
catturata nella magia delle fate.
P. 61
P. 61
Ma
per lui, che trovava la cosa seccante, era raro che si offrisse una
mano come aiuto.
-
“Grazie, Nico. Anche tu sei preoccupato per Till.”-
-
“Nnn, quando stavamo giocando sono saltato sul tetto dal balcone,
lui non è stato in grado di tenere il passo ed è caduto.”-
-
“Coosa, santo cielo Nico.”-
-
“Anche se è una fata appena nata, non ci dovrebbero essere
problemi se cadesse e basta.”-
Ma
sembrava che ne fosse ancora un po’ preoccupato.
-
“Quindi, andiamo, Raven.”-
Guardandoli
uscire, andò verso Till e si sedette.
Anche
Edgar si sedette vicino a lei e accarezzò i paffuti capelli di Till.
Guardando
la scena in modo vago, Lydia fu in grado lentamente di calmarsi e
ricordò di avere qualcosa di cui scusarsi con Edgar.
Era stata Lydia a fare quel commento offensivo, ma visto che Edgar l’aveva trattata come se nulla era successo, lei se ne era completamente dimenticata.
Era stata Lydia a fare quel commento offensivo, ma visto che Edgar l’aveva trattata come se nulla era successo, lei se ne era completamente dimenticata.
Anche
in quel momento, Edgar guardò verso Lydia e le sorrise come per
calmarla.
-
“…...mi dispiace, non eri tu ad avere una relazione con Connie.
L’ho sentito a da Ms. Harriet, io...”-
P. 62
-
“Ahh, sì, ero un po’ ferito.”-
Lo
disse con un sorriso, ma Lydia sentì la sua colpa diventare più
forte.
-“Ho perso veramente le staffe e non sentito come dovevo quello che avevi da dire e ho detto delle cose piuttosto orribili.”-
-
“E’ tutto a posto. Questo vuole solo dire che tutto quello che ho
fatto fino adesso era quello di un uomo che ti ha fatto sentire a
disagio. Ma, sai, non ci sarà mai una cosa del genere come il fatto
che mi possa stancare di te o che i miei sentimenti muoiano. Se tu
accettasi il nostro matrimonio, allora ti garantisco che non te ne
pentiresti mai.”-
-
“Sì.”-
-
“Stai pensando che lo sto dicendo solo per dire?”-
-
“Um, questo….” -
-
“Non dirai cose come non ho nemmeno la possibilità di redimermi?”-
-
“…….capisco. Mi dispiace.”-
-
“Avere te che ti scusi, è piuttosto eccitante.”-
Mi
chiedo se abbia veramente intenzione di redimersi.
Lei
era nella posizione di scusarsi e quindi non poteva permettersi di
arrabbiarsi, perciò Lydia rimase confusa mentre Edgar la fissava e
le fece diventare rosso il viso.
-
“Hai capito che sono un gentiluomo che non metterebbe mai le mani
addosso su una cameriera?”-
P. 63
-
“Sì.”-
-
“Ma, se tu fossi una cameriera, sono sicuro che cercherei di
vincere il tuo affetto. Anche se tu fossi la regina, vorrei
intrufolarmi nella tua camera pronto ad affrontare la ghigliottina.”-
Quando
lo sentì parlare in quel modo così esagerato come al solito, sentì
che non c’era più il disagio dovuto al loro litigio.
Ecco
perché in quel momento, non sentì nessun dispiacere alle sue
battute dolci e ai suoi sguardi infuocati. Era inusuale per lei, ma
Lydia sentì come se fosse felice di essere dalla parte di Edgar.
Stava badando a Till con lei e aveva fatto in modo di lenire il suo
nervosismo con una intelligenza che non aveva dato l’impressione di
gravità o serietà.
Mentre
Edgar baciò la fronte di Till, lei si sentì onestamente felice che
lui fosse lì.
-
“Lydia saresti stata infelice se avessi chiesto la mano a Connie,
non è così.”-
Ed
era il solito Edgar, con la sua eccessivamente alta considerazione di
sé.
- “Non lo so.”-
- “Non lo so.”-
Però,
Lydia non lo sapeva veramente e riuscì solo a lasciare nell’ombra
il suo lato testardo e a dare quel tipo di risposta onesta.
-
“Questa è una risposta opportunista abbastanza rara.”-
-
“T-tu lo credi.”-
P. 64
P. 64
-
“Sono solo felice di non essere stato rifiutato.”-
Edgar
prese la mano di Lydia tra le sue e le fece prendere la mano di Till.
-
“Till starà sicuramente bene. Visto che è nostro figlio, ce ne
assicureremo per lui.”-
Lydia
sperò sinceramente che fosse così.
Se
Till fosse rimasto con loro, Edgar non sarebbe stato il solito
cascamorto irresponsabile e sarebbe apparso come qualcuno di cui
fidarsi capace di apprezzare la famiglia.
Era Lydia a non essere in grado di credere a quella parte di lui, anche se avrebbe potuto essere il suo vero io.
Era Lydia a non essere in grado di credere a quella parte di lui, anche se avrebbe potuto essere il suo vero io.
Però,
in quel preciso momento, pensò che poteva avere fiducia in Edgar per
il bene di Till.
-
“Visto, anche Till sta cercando di combattere.”-
Lydia
percepì una piccola presa sul polpastrello.
Edgar
sostenne le spalle di Lydia. Lei non sentì voglia di scappare come
al solito, non doveva aver percepito alcun tipo di frivolo attacco
civettuolo.
Lui
stava fortemente sostenendo Lydia preoccupata di Till e che era così
spaventata che avrebbe potuto frantumarsi.
-
“Edgar, tu, tu sembri simile a mia madre.”-
La
sua tensione si alleviò e quando cercò di trovare qualcosa da dire,
la frase venne fuori dalla bocca così com’era nella sua testa.
-
“E’ così?”-
P. 65
P. 65
Però
Edgar semplicemente ascoltò le parole incoerenti di Lydia come se
fossero interessanti.
-
“….. quando ero giovane, una volta sono caduta da un albero. Mio
padre era veramente preoccupato ed era fuori di sé, ma mia madre
disse che era tutto a posto e non era affatto agitata. Alla fine, era
proprio come mia madre aveva detto, ma credo di aver preso da mio
padre.”-
-
“Allora, noi due siamo in grado di diventare dei perfetti marito e
moglie. Per entrambi è sicuro che siamo in grado di supportarci a
vicenda proprio come i tuoi genitori che rispetti.”-
…..
mi chiedo che questo possa essere vero.
Lydia
poté solamente sussurrarlo nel suo cuore, ma decise in sincerità di
abbandonarsi tra le braccia di lui. Stando così, era in grado di
credere che Till sarebbe stato bene.
*
-“Lord
Edgar, sono ritornato.”-
Lei
spostò gli occhi vagamente per la stanza al suono della voce di
Raven. Lydia era ancora appoggiata su di Edgar, ma lui non cercò di
lasciarla andare, per cui decise che era a posto stare in quel modo.
-
“Ahh, Raven, ottimo lavoro.”-
P. 66
Da
quelle semplici parole, Raven colse l’allusione che il suo lavoro
era finito, fece un inchino e lasciò velocemente la stanza.
Connie
la cameriera che stava in piedi con Raven venne lasciata da sola e
rimanendo senza nessuna idea di cosa fare, fece un timido e nervoso
inchino.
-
“Um, mio signore, sono terribilmente dispiaciuta. Per qualche
ragione, mi sono persa e non sono stata in grado di tornare a casa.”-
Sembrava
che fosse spaventata dell’idea che stesse per essere strigliata,
perché era stata portata in primis dal padrone della casa.
-
“Non ho nessuna intenzione di licenziarti. Più di questo….”-
-
“E’ vero? Oh, grazie al cielo!”-
Connie sembrò rilassarsi mentre fece fuoriuscire una voce energica. Mostrava un’impressione completamente differente da quando era stata di malumore quella mattina, ma era tutto a posto fino a quando si fosse sentita meglio. Lydia alla fine ricordò che aveva fatto in modo che la ragazza tornasse per il bene di Till e quindi si alzò.
Connie sembrò rilassarsi mentre fece fuoriuscire una voce energica. Mostrava un’impressione completamente differente da quando era stata di malumore quella mattina, ma era tutto a posto fino a quando si fosse sentita meglio. Lydia alla fine ricordò che aveva fatto in modo che la ragazza tornasse per il bene di Till e quindi si alzò.
-
“Connie, ti stavo aspettando.”-
-
“Oh, Miss grazie per quello che avete fatto prima. Mi sento molto
meglio adesso. Perché, credo che sarò in grado iniziare un nuovo
amore!”-
-
“Un nuovo amore?”-
Lydia
fu sorpresa a quello che la ragazza aveva improvvisamente detto. Era
stato giusto quella mattina che la ragazza era depressa e stava
pensando all’amante che l’aveva abbandonata. Non era giusto un
po’ troppo in fretta.
P. 67
P. 67
-
“Mi stava tenendo d’occhio da un po’ fino adesso, per cui stavo
pensando a lui, ma quando sono caduta nella stanza della miss mi ha
portato del latte e ho pensato quanto gentile fosse quella persona.
Anche adesso, quando è venuto a cercarmi, mi guardava intensamente
senza dire una parola. Sebbene sia un tipo silenzioso, sono sicura
che sia qualcuno che pensa all’altro con tutto il suo cuore!”-
Poteva
star riferendosi a Raven?
A
Raven era stato semplicemente ordinato da Edgar e quindi non era già
quello il motivo per cui aveva tenuto d’occhio Connie.
E
inoltre, anche riguardo al latte, quello era successo perché Lydia
gli aveva chiesto di farlo.
-
“Sono felice di sentirlo. Sebbene l’amore sia importante, anche
il lavoro lo è.”-
Quando Edgar disse ciò, Connie dovette sentirsi imbarazzata di quando fosse oltremodo eccitata e rispose solennemente con un ‘sì’.
Quando Edgar disse ciò, Connie dovette sentirsi imbarazzata di quando fosse oltremodo eccitata e rispose solennemente con un ‘sì’.
Lydia
rimase completamente colpita, mentre guardò Connie lasciare la
stanza.
-
“Va bene così? Lei ha un’impressione sbagliata su Raven.”-
-
“Ci dovrebbe essere
alcun pericolo? Prima che Raven realizzi l’affetto di Connie, credo
che il suo interesse amoroso possa passare verso un altro uomo.”-
M-ma,
oh, oh sì, ho fatto tornare Connie perché era lei quella che
sarebbe diventata la madre di Till.
-
“Lydia, sembra che Till si stia per svegliare.”-
Si
girò alla voce di Edgar e vide che Till si stava sedendo sopra il
letto e aveva afferrato le coperte e guardava intensamente nella loro
direzione.
P. 68
Non
mostrava alcun segno di malessere. A parte il fatto che i suoi
capelli pigmentati sembrassero un po’ più lunghi, sembrava lo
stesso. Questo era ciò che lei voleva pensare.
Però,
Till era diverso da come era prima.
Al
posto delle deboli ali dove erano cadute le piume, c’era un paio di
larghe ali che sembravano lunghe quanto la sua altezza.
Erano
delle magnifiche ali di cicogna che avevano delle piume nere capaci
di sferzare l’aria.
- “Io, io mi chiedo cosa mi sia successo….”-
- “Io, io mi chiedo cosa mi sia successo….”-
Sembrava
che Till non sapesse cosa stava succedendo mentre girò la testa
intorno per controllare la sua schiena.
- “andrà tutto bene Till. Non c’è nulla di cui preoccuparsi.”-
- “andrà tutto bene Till. Non c’è nulla di cui preoccuparsi.”-
Sebbene
Lydia non sapesse cosa stava succedendo, arrivò correndo e cercò di
non spaventare Till.
-
“Deve essersi trasformato in un adulto, sono sicuro.”-
Disse
Edgar a malincuore.
-
“Adulto, ma ha ancora il corpo di un bambino.”-
Lydia
abbassò la voce e discusse con lui, ma ci fu un’altra voce che
provenne dalla finestra.
-
“E’ proprio come dice il lord.”-
Proprio
vicino a Nico, c’era una cicogna che stava riposando lì le ali.
Sembrava che ad aver parlato fosse stata quella cicogna.
P. 69
P. 69
P.
70
-
“Nonno….”-
Mormorò
Till.
-
“Cosa, lui è il nonno di Till?”-
-
“Ha detto di essere il capo del loro clan. Sembra che è andato in
giro a cercare il piccolo neonato.
Quando
stavo cercando la cameriera, mi è capitato di incontrarlo e quando
ho menzionato della malattia di Till, l’ho fatto venire con me.”-
Nico
gonfiò con orgoglioil petto per il suo successo.
-
“Quel piccolo non è ammalato. È solo che le sue piume di pulcino
sono state rimpiazzate.”-
La
cicogna saltò dalla finestra, arrancò dalla loro parte e aprendo le
sue ali fece abilmente un inchino.
-
“Lord Conte Cavaliere Blu e mia signora Dottore delle fate, sono
terribilmente spiacente per i problemi che vi sono stati causati. Dal
principio, noi fate cicogna non abbiamo dei genitori uccelli. Però,
quando siamo dei pulcini, sembra che i piccoli siano suscettibili
alla solitudine del non avere genitori nel momento in cui vedono un
genitore cicogna con il figlio. Ed è lì che è nata la norma per il
resto di noi di dire loro loro che avranno dei genitori quando
diventeranno dei bambini. Sebbene, ovviamente sia una
superstizione.”-
-
“Superstizione? Allora, mi chiedo da dove venga la superstizione
che la cicogna porti i bambini umani.”-
Quando
Edgar inclinò la testa da una parte, la vecchia cicogna replicò
solennemente.
-
“Questo perché quando prendiamo forma umana, siamo in grado solo
di trasformarci in bambini.”-
P. 71
In
un battito d’occhi, il vecchio capo clan trasformò la sua forma in
quella di un bambino appena nato.
-
“Ci sono stati un po’ di umani che ci hanno visto in questa
forma, quando in passato ci mescolavamo con le cicogne.”-
-
“….. capisco.”-
Il
capo clan ritornò immediatamente nella sua forma di cicogna, ma Till
rimase ancora nella sua forma di bambino, era rimasto scioccato che
non sarebbe potuto diventare un vero umano.
-
“Nonno….., allora, era una bugia che sarei diventato il figlio di
questa famiglia?”-
-
“Tu eri eccezionalmente solo, per cui volevo che avessi quel sogno.
Se si trattava di questa famiglia del Conte Cavaliere, ho pensato che
non ci sarebbe stato nessun danno se tu fossi venuto a dare
un’occhiata ora e ti ho detto così, ma sembra che un membro del
nostro clan ti abbia preso in giro tirando fuori la bugia che tua
madre non avesse fiducia negli uomini.”-
Il
che voleva dire che anche Connie non era la madre di Till.
-
“Adesso capisci, ora che non sei più un pulcino. Ora devi
diventare un vero spirito di cicogna.”-
Al
venirgli detto ciò dal più anziano del clan, Till fece
un’espressione di solitudine e guardò verso Lydia. Till era
cresciuto in un lasso di tempo così breve, per cui doveva
comprendere bene la cosa. Però non era che fosse triste, il
sentimento di solitudine sarebbe ragionevolmente scomparso.
Lydia
senza pensare abbracciò Till tra le braccia.
P. 72
P. 72
-
“Ci andrebbe bene prenderci cura di Till! Fino a che i suoi
sentimenti non sono pronti, può vivere con noi…vero, Edgar?”-
-
“sì, certamente.”-
Madre,
mormorò Till calmo. Lydia pensò, per favore non andartene presto.
Però
alla fine lasciò andare Lydia, si mise in piedi e guardò verso la
loro direzione.
-
“padre Edgar, madre Lydia, grazie molte. Sebbene sia stato breve,
mi è sembrato come se fossi diventato il vero figlio di questa
famiglia e mi avete fatto molto felice.”-
Con
un viso sull’orlo delle lacrime, disse ciò con un sorriso e aprì
ampio le sue fresche ali rinate.
Non
era più un bambino. Non c’era modo per evitare loro di lasciare il
nido.
-
“Arrivederci. Spero che entrambi non litighiate più.”-
Ci
fu una volata improvvisa che doveva essersi creata dal battere delle
ali delle fate cicogna. Lydia chiuse gli occhi per un secondo, ma
quello che vide quando gli riaprì di nuovo furono le due cicogne
volare in circolo nell’aria al di fuori della finestra.
Alla
fine, i due sparirono nelle nubi che volavano nel cielo dopo la
pioggerella all’orizzonte.
Lydia non era in grado di accettare l’improvvisa dipartita e tirò su le piume che erano cadute sul letto.
Lydia non era in grado di accettare l’improvvisa dipartita e tirò su le piume che erano cadute sul letto.
Si
sentì così sola e non riuscì a muoversi dalla finestra vicino cui
era in piedi.
P. 73
Sentì
la presenza di Edgar dietro lei. Lui aprì le braccia per
abbracciarla e la cullò amorevolmente con le piume di Till.
-
“Andrà tutto bene.”-
Lydia
fu confortata dalle sue parole.
-
“Sebbene per un breve periodo, Till è stato veramente nostro
figlio.”-
-
“Sì…… hai ragione.”-
Inusualmente,
Lydia annuì, sentendo che i loro cuori erano uno solo.
Proprio
perché Till era stato con loro, lei era in grado di essere onesta di
fronte a Edgar. Dentro Lydia, la sua presenza era effettivamente
aumentata. Da quel momento in avanti, avrebbe avuto fiducia in lui un
po’ di più e pensò che non avrebbe litigato con lui tanto
facilmente.
Visto
che, il simbolo della felicità, una fata cicogna, era venuta giù
volando da loro….
-
“Ero così felice che hai detto che noi due avremme badato a Till.
Ho pensato che tu fossi riuscita a conoscermi giusto un po’.”-
-
“….. sì.”-
-
“Hai cominciato a volere un’adorabile bambino?”-
-
“Sì….”-
-
“Allora, ti aiuterò con questo quando lo vorrai.”-
P. 74
Un
gentile bacio venne posato sul suo orecchio e Lydia alla fine capì
il significato della loro conversazione e diventò d’un rosso
brillante.
Divenne
così imbarazzata e agitata che il sangue salì alla testa e i
sentimenti onesti che erano in lei sparirono e usò tutto la sua
forza per sbattere via la mano di Edgar.
-
“No, grazie, non sarà necessario!”-
TINY DAG nail art brush online | TITanium Art
RispondiEliminaTINY DAG nail art brush online. Download TINY titanium hammer DAG nail art brush online. Free download and use on all your titanium vs platinum online titanium rainbow quartz creations. titanium for sale Rating: 4.8 · titanium nose hoop 3 reviews