lunedì 18 aprile 2016

                                  Cap 7: Una promessa con il bugiardo
Scritto da Mizue Tani, illustrazioni di Asako Takaboshi
Traduzione di Lucyl Kappa Kanwar

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C'era una luna lattea appesa nel cielo blu violaceo che ricordava la notte di un solstizio d'estate. Il vento soffiò lentamente lungo la superficie del fiume e tra le foglie degli alberi della foresta.
Il mondo delle fate non era né caldo e né freddo, era silenzioso.
Mentre Lydia alzò lo sguardo verso la Luna, pensò a cosa il padre stesse facendo in quel momento. Si chiese se a Edgar era stato detto che lei non sarebbe più stata in grado di lavorare per la famiglia contesca. Dal momento che il reame delle fate e quello degli umani si muovevano a velocità diverse di tempo, per Lydia, poteva sembrare che fosse passata appena una notte, ma probabilmente doveva essere passato molto più tempo dall'altra parte. Sentendosi affamata con lo stomaco vuoto, Lydia guardò ai frutti sul suo grembo. I frutti nel mondo delle fate erano molto maturi e rilasciavano un dolce aroma. Se uno vi avesse dato un morso, era sicuro che sarebbe stato tanto delizioso da non aver mai provato nulla di simile. Ma se ci mettesse in bocca un frutto del regno delle fate, non si sarebbe mai più in grado di tornare nel reame umano. In primo luogo, dal momento che aveva deciso di venire a vivere con Kelpie, doveva tagliare tutti i ponti con il mondo umano, ma dal momento che questo era stato così improvviso, non era mentalmente preparata.

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Chiudendo gli occhi, Lydia gettò via lontano i frutti che Kelpie aveva racconto per lei. Proprio allora lo vide tornare dalla direzione del fiume. Posò giù sul terreno il mucchio d'erba che aveva portato sulla schiena. Si sedette vicino a Lydia, sulla morbida erba dal buon odore, distesa come una coperta e fece un ghigno soddisfatto.
- “Riposati qui per oggi. Una volta che saremo ritornati in Scozia, preparerò tutto così da essere confortevole anche per un umano.”-
- “Va bene, grazie.”-
Sorprendentemente, era gentile e si era preso cura di lei.
- “Hey Lydia, non puoi rimangiarti la promessa della Luna adesso?”-
La promessa che aveva stretto in passato con lui, che diceva che se lui le avesse portato la luna, lei l'avrebbe sposato. Aveva fatto la promessa con Kelpie di stare dalla sua parte, quando aveva accettato il suo sangue che curava il veleno. Quello non si collegava con la promessa di matrimonio, ma dal momento che sarebbe dovuta stare con lui da quel momento in avanti, non c'era motivo di rifiutare il matrimonio, ecco perché lui voleva si riprendesse la promessa della luna.
- “......Parliamone una volta che saremo ritornati in Scozia. Sono stanca adesso.”-
- “Okay. Beh, per te, non sarà così facile adattare i tuoi sentimenti per lasciare il mondo degli umani.”-

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Non erano parole dette per sorvolare le cose. Kelpie non aveva un lato nascosto e non aveva l'abilità di usare trucchetti da due soldi. Questa era solo la sua naturale personalità con cui era nato, quindi se Lydia fosse riuscita ad adottare una mentalità netta per spendere la sua vita con lui, probabilmente sarebbe stata in grado di vivere pacificamente.
Quando alzò il viso, vide gli occhi di Kelpie fissi su di lei.
Anche se no aveva un brutto carattere, lui era ancora un Unseelie Court. Era una fata che mangiava gli umani. Non era il tipo di sguardo erotico di quando la guardava Edgar ma la faceva sentire circondata di una sensazione come se lui volesse darle un morso.
Proprio allora, le afferrò improvvisamente le spalle e Lydia fu spinta sull'erba.
- “A-aspetta, cosa stai facendo.......!”-
- “Accoppiando.”-
- “Ehhh?”-
Oh, giusto, lui aveva l'istinto di un animale, ecco perché aveva questa svolta mentale pratica.
Lydia silenziosamente montò di rabbia e improvvisamente diede un pugno al naso di Kelpie.
- “Ow....., cosa, avevo sentito che le umane non lottavano così selvaggiamente come le femmine dei kelpie.”-
- “Non siamo ancora sposati!”-
Sbuffò dentro un respiro e borbottò, cavolo, ancora non buono e si spostò lontano da Lydia.
Proprio allora, ci fu un suono innaturale sulla superficie del fiume.

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Kelpie sembrò preoccupato da esso e si alzò. Almeno per quel momento, l'area vicino la riva e i dintorni del fiume erano il territorio di Kelpie. I cavalli d'acqua odiavano gli intrusi, specialmente sott'acqua.
- “Vado a dare un'occhiata.”-
Dopo che se ne fu andato e sparito nell'acqua, Lydia fece un sospiro profondo.
Si preoccupò del fatto di riuscire o meno a continuare a stare con lui.
- “Lydia.”-
Pensò di aver sentito la voce di Edgar, ma credette di essere solamente stanca. Riposandosi un po' e passando la notte, sarebbe stata in grado entrare in uno stato d'animo ottimista.
- “Lydia, veloce, scappiamo mentre possiamo.”-
Eh?
Quando Lydia alzò finalmente la testa al fruscio d'erba proprio vicino a lei, vide che Edgar le stava sorridendo felice.
- “P-perché cavolo sei qui?”-
- “Sono qui per riportarti a casa.”-
- “Ma.....”-
- “Com'è stato orribile da parte tua andartene a piacimento.”-
- “Hey, muovetevi subito! Sta per tornare!”-

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Nico stava facendo a loro un cenno con la mano dall'ombra dell'erba.
Edgar tirò il braccio di Lydia visto che lei non sapeva ancora cosa fare ed entrambi cominciarono a correre.
- “Aspetta, non posso scappare via così. Ho fatto una promessa con Kelpie....”-
- “Ma, hai combattuto coraggiosamente quando la tua castità era in pericolo.”-
- “S-stavi guardando?”-
- “Sono quasi corso fuori. Ma visto che Nico ha buttato una rana nel fiume, siamo stati in grado di portare via l'attenzione di Kelpie.”-
Perciò sembrava che se ne stessero andando via dal territorio di Kelpie, mentre Edgar la stava incalzando attraverso la foresta a passo svelto. La ragione per cui non allentò la sua presa al braccio di Lydia era che forse era spaventato che lei dicesse di voler tornare dalla parte di Kelpie.
- “Lydia non è che tu vuoi veramente sposare quella fata che non conosce nulla dei delicati meccanismi della mente di una donna?”-
Quello non era un problema a quel punto.
La loro promessa era già stata pattuita, quindi ciò che Edgar stava cercando di fare non e sconsiderato e inutile.
- “Questo è il mondo delle fate. Non è un mondo dove puoi usare le tue bugie e i tuoi bluff. Non puoi infrangere la promessa che hai fatto.”-

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- “Hai creduto che avrei detto che lo penso anch'io dopo aver scoperto che mi hai salvato? In questo caso, questo è stato un tuo grosso errore di calcolo”- disse in un tono in qualche modo arrabbiato.
- “E inoltre, hai detto che avresti cercato di innamorarti di me, quindi anche questo è infrangere una promessa in sé.”-
- “Non ho detto così, ho detto che ci avrei pensato.”-
- “Allora io non voglio che tu scompaia senza nemmeno averci pensato su.”-
Ma questo, anche se ci avesse pensato su, aveva già fatto una promessa con Kelpie. Piuttosto, contemplò un lato del viso di lui chiedendosi come cavolo fosse riusciuto ad arrivare nel reame fatato.
Nico non poteva avere l'abilità di farlo.
Non solo era arrivato in quella parte, visto che stava continuando a mantenere la sua espressione fiduciosa non doveva aver capito del tutto che le sue conoscenze e le esperienze non si adattavano in quel mondo.
- “Hey, sono quelle due. Nascondetevi!”- gridò Nico all'improvviso.
Edgar tirò Lydia tra le sue braccia come se la stesse cullando e si nascosero dietro a un albero.
Due deboli luci fluttuanti arrivarono volando attraverso la foresta.
Stavano chiamando il nome di Edgar.
- “Oh cielo, sei stato portato qui da quelle due fate?”-

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Silenzio, sussurrò Edgar mettendo un dito sulle sue labbra.
- “...... il che vuol dire, che forse hai accettato la proposta di matrimonio.”-
- “Beh, quelle due ragazze potrebbero essere sotto un malinteso del genere.”-
- “N-non è un malinteso ! Non c'è nessuna promessa che possa essere fatta sotto un malinteso ! Non hai accettato la pietra di luna da Paul?”-
- “Infatti, eccola.”-
Tirò fuori l'anello dal taschino della giacca cosa che fece venire le vertigini a Lydia.
Anche se aveva accettato l'anello ed era stato guidato nel mondo delle fate, era scappato agli occhi di quelle due fate e aveva usato Nico come guida e aveva cercato Lydia.
Che cosa incredibile stava cercando di fare.
In quella situazione, i problemi non sarebbero stati risolti calmando Kelpie e riportando indietro Edgar nel regno umano.
- “....... e dopo che la tua vita era stata appena salvata..... non sei una persona che potrebbe trovare felicità nel mondo del fate, o no? Non senti la soddisfazione nel testare i tuoi poteri nel mondo umano? Per le persone che hanno quel tipo di anima, questa parte è come l'inferno per loro!”-
- “Hey, Lydia, ci farai scoprire.”-
Nico stava diventando nervoso e tirò i suoi capelli ma Lydia non fu in grado di fermarsi.

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- “Com'è stupido da parte tua, se lo accetti non ti rimane altra opzione che sposare la Regina. Non c'è nulla che neanch'io possa fare.”-
Le due fate dovevano aver notato la voce di Lydia visto che rimasero a fluttuare e a scintillare in aria.
- “C'è qualcuno qui?”- chiese una di loro.
Alla fine Lydia capì che sarebbero stati nei guai se fossero stati scoperti. Abbassò la sua voce in un sussurro.
- “Oh, no......, hey Nico non c'è un'altra maniera?”-
-“Come ho detto al Conte non c'è niente che posso fare.”-
- “Oh no Lydia, c'è qualcosa che puoi fare per salvarmi”- disse in maniera particolarmente fiduciosa.


- “Per favore sposami.”-
- “Cosa?”-
- “Mentre ero in bilico tra la vita e la morte, ho sognato che ti stavo cercando. Nel futuro, quando la morte mi farà visita ancora una volta, sono sicuro che ti cercherò. Ecco perché voglio che tu stia al mio fianco per sempre.”-
Prese le mani di Lydia tra le sue in tono serio, ma non c'era modo che il suo atteggiamento lo fosse. Ma forse, c'era la possibilità di una su cento che forse fosse serio, per cui ciò la confuse.
Se fosse stato un approccio di corteggiamento da parte di Kelpie, sarebbe stata in grado di mandarlo via con un pugno, ma per qualche strana ragione, non era in grado di scappare quando si trattava di Edgar.
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- “Le nostri classi sono differenti.”-
La cosa uscita fuori dalla sua bocca, era qualcosa che non aveva senso in una situazione del genere.
- “In comparazione con lo sposare una fata. Non penso sia un problema.”-
- “Comunque, non dire qualcosa di così stupido.”-
- “Per cui è stupido. Così stupido che acconsentiresti di sposarti se ti dessi la luna?”-
- “Sì, se è la vera luna.”-
- “Nico, l'hai sentita.”-
- “Eh, ah, sì.....”-
- “Lydia, questa è la luna. Quella vera.”-
Tese la pietra di luna che era stata la causa dei loro problemi.
-”Aspetta un momento, questa non è la luna”- replicò Lydia.
- “E' la luna. Fino a quando l'accetti come tale.”-
- “.......cosa intendi dire?”-
- “Il Conte Cavaliere Blu del passato non ha detto 'se mi consegni la 'luna', ma che la promessa sarebbe stata soddisfatta quando avrebbero scambiato un giuramento con la 'luna'. Ecco perché, non devi solo accettarla ma anche indossarla e considerarla come simbolo del tuo giuramento. Ma, è successo questo Lydia, che non l'ho indossato sul mio dito nemmeno una volta.”-

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In altre parole, a quel punto, il fidanzamento tra Edgar e la Regina non era stato mantenuto completamente. Se Lydia avesse accettato la proposta di matrimonio di Edgar e avesse indossato la pietra di luna, allora avrebbe significato che invece di accettare la 'luna' dal conte stava scambiando una promessa di matrimonio? Se la fidanzata ufficiale che aveva scambiato la 'luna' con il 'giuramento' era Lydia. Allo stesso tempo, significava che Lydia non sarebbe stata in grado di sposare Kelpie con cui aveva ancora la promessa di 'luna' con lui. La regina dei campi di luna e Kelpie avevano fatto la proposta di matrimonio a Edgar e Lydia con il presupposto che quella pietra di luna fosse la ' luna'. Quello era ciò che a sua volta li aveva legati.
- “Milord, oh, perciò eravate qui!”- gridò una delle fate.
Sembrava che fossero stati scoperti.
Le fate di campo li raggiunsero fluttuando.
- “Lydia potresti accettare per favore.”-
Edgar cercò di incalzarla.
Quindi, ecco di cosa si trattava.
Lydia fu in grado finalmente di capire la ragione per cui Edgar aveva tirato fuori improvvisamente quel matrimonio. Per lui, quel matrimonio era un modo che gli permetteva di riprendersi il suo dottore delle fate e aiutarsi a uscire da quella situazione.
Allora, non avrebbe potuto affatto accettarlo.

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Se era per tenersi dalla sua parte la ragazza a lui utile, doveva aver pensato che sposarla non sarebbe stato un grosso problema.
Trattandosi di Edgar, era possibile. Ma lei non sarebbe mai stata in grado di accettare quel matrimonio.
- “.......non sei tu. Non sei innamorato di me.”-
- “Quello che sto dicendo è così incredibile per te?”-
Si chiese perché fosse così testarda su questo. Aveva pensato di essere preparata a sposare un cavallo d'acqua che si diceva essere diabolicamente incantevole, eppure, Edgar che era un umano, che fosse o meno innamorato, era la scelta migliore per essere lo sposo di Lydia se ci pensava normalmente.
Eppure era costernata, Lydia non fu in grado di annuire in risposta.
Anche Kelpie non aveva il sentimento di adorazione né la capacità di innamorarsi di un umano. Ma nel suo caso, riuscì ad immaginare che lui l'avrebbe trattata con sentimenti che non sarebbero mai cambiati.
D'altra parte, non aveva idea che di cosa stesse succedendo con il cuore di Edgar.
Ci potevano essere altre tante donne qualificate per lui e soprattutto lui era solo tutto parole e un bugiardo.
- “Non mi fido di te.”-
Lui si fece silenzioso come se stesse cercando di pensare a qualcosa.
Dal momento che non mostrò alcun segno di dolore al rifiuto di Lydia, doveva essere effettivamente una sua strategia.

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- “Va bene, se dici di non sentirti inclina a sposarti con me a questo punto, potresti pensarla solo come un modo per uscire da questa situazione.”-
- “Uscire da questa situazione? Allora erano queste le tue vere intenzioni.”-
- “No. Sto dicendo che dal momento che non ho il tempo adesso di convincerti è tutto.”-
- “Milord, per favore affrettiamoci per la nostra strada. Da Nostra Maestà Sua Altezza.”-
Le due fate stavano girando attorno a Edgar ma lui non lasciò Lydia.
- “Hey, voi due, che significa questo!”-
A quella voce, le due fate volarono in fretta via verso Edgar come per scappare.
- “Ahhhh, è quel barbarico kelpie!”-
Alla fine erano stati scoperti anche da Kelpie. Quando Lydia si girò lentamente, vide che era audacemente fermo e aveva fissato i suoi occhi magici incantatori su Edgar.
- “Milord, veloce da questa parte!”-
Continuando a fare confusione, le due fate non erano in grado di avvicinarsi a Edgar per via di Kelpie. Mentre Edgar guardò con aria feroce Kelpie, spinse Lydia ancora di più tra le sue braccia.
- “Conte Cavaliere Blu, sei un uomo così insistente. Lei è la mia sposa.”-
- “Ti sbagli. Lydia sta per sposare me.”-

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- “Che coraggio che hai. Vuoi davvero essere mangiato così tanto.”-
Mentre Edgar indietreggiò con Lydia tra le braccia, sussurrò:
- “Lydia, per favore, ti prego, andiamocene solamente a casa. Le promesse tra gli umani possono essere facilmente dimenticate come se non fossero mai esistite.”-
Era in dubbio di essere favorevole a quella cosa. Comunque, anche se era una bugia, fino a quando avesse fatto finta di accettare il matrimonio con Edgar, Lydia sarebbe stata in grado di ritornare al mondo umano. E sarebbe stata in grado di prevenire che lui venisse portato via nella terra della regina delle fate di campo.
Ma aveva anche la preoccupazione di aver lasciato il mondo umano.
- “Non sai quanto fosse depresso il Professor Carlton dopo che te n'eri scomparsa.”-
Alla fine Edgar aveva tirato fuori la carta vincente sulla quale Lydia stava cercando di non pensare.
Sono sicura che sia parte dei suoi calcoli.
Ma una volta che si ricordò di suo padre, questo fece fremere il suo cuore drammaticamente. Per Lydia che pensava che il matrimonio fosse molto lontano nel suo futuro, teneva l'onesto sentimento di restare come figlia di suo padre per un po' più a lungo.
Com'era crudele da parte sua. Però, sapendo che Lydia non sarebbe stata in grado di lasciare la mano di Edgar legata a quello di suo padre, Edgar fece un impavido sorriso di vittoria.

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- “Va bene, Edgar. Per favore dammi la 'luna'...”-
- “Grazie. Ne farò tesoro per il resto della mia vita.”-
Una promessa solo per questa situazione. Anche se lo sapeva, Edgar l'aveva detto in uno tono così serio che fece inaspettatamente battere velocemente il suo cuore. Tenne velocemente la mano sinistra di Lydia. Lei vide l'anello pietra di luna scivolare sul suo anulare cosa che le diede una sensazione vertiginosa.
- “Hey, Lydia.”-
Si girò verso Kelpie che le stava gridando addosso dove aver realizzato l'anello di 'luna'.
- “Mi dispiace, Kelpie. Ho ancora un legame con il mondo umano.”-
Aggrottò le sopracciglia più che per tristezza che per ira.
Alla fine, non sembrava che avrebbe attaccato Edgar o usato la sua forza per fare qualcosa in questa situazione.
Le due fate che sembravano anche loro confuse, stettero lontane a distanza.
- “Mi dispiace piccole fate. Per favore accettate la mia decisione e lasciatemi perdere.”-
- “Milord, allora per favore fate un erede il più presto possibile.”-
- “Hai sentito, Lydia.”-
- “Non farti trasportare.”-
- “Aprirò la strada per casa”- gridò Nico e saltò sulla spalla di Lydia.
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Percepì come se il paesaggio attorno a lei si fosse deformato ma questo fu solo un'istante quando attraversarono la piccola apertura del mondo delle fate e del mondo umano.
In quel piccolo passaggio, Lydia sentì la voce di Kelpie.
- “Aspetterò fino a quando non avrai alcun legame. È sicuro che accadrà in poco tempo.”-
Questo è vero. Dal punto di vista delle fate, venti o trent'anni passano in un battito di ciglia.
* * *
Per cui allora, i giorni di vita pacifici ritornarono a casa Ashembert.
O avrebbe dovuto essere così.
- “Scusami, Edgar, ma che significa questo?”-
Lydia corse nella stanza da gentiluomo nella casa del lord e si diresse verso Edgar, che stava inusualmente lavorando per prendersi cura dei suoi territori.
- “Oh, Lydia, ciao, mi sei mancata tanto.”-
- “Ho sentito che vorresti entrare nel gruppo di rapina per la beneficenza che ha attentato alla tua vita? Me l'ha detto Nico. Solo perché loro desideravano la salvezza dal misterioso potere del Conte Cavaliere Blu, tu hai usato la magia di Marygold e Sweetpea cosicché ti accettassero come loro conte, non è così?”-
- “Sembra che ho del tempo libero stanotte. Stavo pensando di invitarti a cena.”-
- “Non cambiare discorso. Perché così? Stai unendo le forse per vendicarti del Principe? Metterai le mani ancora su dei crimini?”-
Lui scrollò le spalle mettendo giù la penna e guardò Lydia dritto negli occhi, visto che lo stava interrogando seriamente.
- “Non ho intenzione di unirmi alla loro organizzazione.”-
- “....Oh, bene allora.”-
- “Ne sono diventato il leader.”-
- “Coooosa?”-
Leader? Di una gang robin hood?
- “Perché loro in origine avevano voluto il Conte Cavaliere Blu come capo. E inoltre, loro e io siamo in una situazione dove dobbiamo proteggere noi stessi dal Principe. Per cui questa è la ragione per cui abbiamo deciso di aiutarci a vicenda.”-
Proteggere loro stessi? Se Edgar aveva l'intenzione di essere a capo dell'organizzazione come leader, non si sarebbe sistemato in silenzio con il solo proteggere se stesso.
Però, Edgar le sorrise dolcemente.
- “Grazie a te, sono stato in grado di non perdere Paul. Mi ha guardato con gli stessi occhi di allora, anche se sono cambiato così tanto...... se tu non mi avessi rivelato che Paul ricordava e teneva in considerazione la nostra promessa speciale, non so se sarei in grado di scommettere nell'opzione di parlargli.”-

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- “Questo perché sei stato in grado di scoprire il suo talento nell'arte. Che significa che c'era un forte legame tra di voi sin da allora. Non è grazie a me.”-
- “Non è un problema scoprire un talento o altro del genere.”-
- “Ma non hai raccomandato a Paul di diventare un pittore?”-
- “Beh, sì. A quel tempo, voleva evidentemente diventare un poeta, ma quando mi ha mostrato il suo lavoro, era così terribile. I suoi dipinti erano orribili, ma se qualcuno gli avesse comprati e appesi nella propria casa, si sarebbero comunque divertiti a intrattenere gli ospiti, giusto? Però con le poesie, non avrebbero fatto soldi, a meno che la società non gli avesse accettati e lodati.
- “........................”-
- “Sinceramente, ero sorpreso della sua crescita.”-
Quest'uomo, forse la sua personalità non è cambiata affatto dal passato?
Però, anche se era buono a nulla, alla fine aveva pensato di comprare i dipinti di quell'uomo, questo poteva significare che avesse qualche compassione per lui.
Non riesco veramente a capire Edgar.
Alla fine, quantunque Lydia ci pensasse su, era definitivo per lui diventare il leader dell'organizzazione segreta e attuare la sua vendetta contro il Principe.

P. 269
Se ciò fosse accaduto. Edgar non sarebbe stato in grado di stare in pace a meno che le cose non fossero andate a suo modo. Quella era l'unica cosa di lui di cui lei era assolutamente sicura.
- “Quindi, vorresti ovviamente accettare il mio invito a cena, no?”-
- “Scusa, ma mio padre torna a casa presto questa sera.”-
- “Allora possiamo far venire anche il Professore.”-
Non c'era modo che suo padre venisse solo per l'ovvio fatto che fosse stato invitato perché Lydia era preoccupata per lui. Edgar lo sapeva bene eppure l'aveva detto comunque, perché sapeva che qualsiasi cosa Lydia avesse detto, sarebbe stato in grado di farla sedere a cena con lui.
Per il fatto che l'aveva visto debole quando era a letto, si era dimenticata che lui era quel tipo di persona.
Mi chiedo se vada tutto bene così, si preoccupò di s
e stessa che stava dietro dalla sua parte.
- “Non porterai l'anello”- lo disse, portando la sua attenzione alle dita di Lydia come se ne fosse appena ricordato.
- “.......La misura non è giusta.”-
E inoltre, sarebbe stato strano per lei indossarlo sempre.
- “Allora può essere messo a posto.”-
- “Va bene, comunque, fino a quando ce l'ho, preverrà che le fate interferiscano con noi.”-

P. 270
Edgar poggiò la guancia sul palmo della sua mano guardando Lydia con un'espressione in qualche modo insoddisfatta. Lei sentì all'improvviso un senso di disagio. Lydia era arrivata lì marciando, furiosa riguardo al fatto che lui sarebbe diventato un membro di un'organizzazione segreta, ma non c'era ragione di porgli delle domande.
Non era sicura del perché fosse venuta lì.
- “Allora, me ne vado adesso.”-
Però, quando cercò di andarsene venne richiamata.
- “Verso la fine di questa settimana, stavo pensando di far visita alla tua residenza di famiglia, per cui credi che il Professore sarà lì?”-
- “Eh,..... perché?”-
- “Sarebbe una cosa educata da fare chiedere il permesso per il matrimonio.”-
Ehhhh?
- “Di cosa stai parlando? N-non era solo per uscire da quella situazione?”-
Edgar scosse la testa di proposito.
- “Ma hai effettivamente accettato la mia proposta di matrimonio e l'anello di fidanzamento.”-
- “Ma questo era solo perché hai detto che era solo una promessa tra te e me! Hai detto che le promesse tra le persone si possono dimenticare in qualunque momento.”-
- “Non ricordo di aver detto qualcosa del genere.”-
- “Stai pensando di dimenticarti di quella parte!”-

P. 271
Lydia divenne così furiosa da cominciare a sentire le vertigini.
- “Per cui, rigurdo il fine settimana”- continuò la conversazione con un atteggiamento composto.
- “N-no, non puoi! Non azzardarti a venire a casa mia.”-
- “Ora, non posso permettere che questo accada.”-
- “Per favore, non dirlo a mio padre!”-
Lydia era nel panico. Se Edgar avesse parlato del matrimonio a suo padre, era sicuro che lui sarebbe caduto malato a letto. Era così felicissimo che sua figlia, che si supponeva se ne fosse andata nel reame delle fate fosse tornata, che quasi aveva perso il controllo.
In quel momento suo padre era piuttosto ubriaco, per cui doveva aver bevuto per dimenticare i suoi dolori. Era abbastanza vecchio da avere una migliore conoscenza e più di tutto era un professore universitario, eppure aveva pianto una fontana di lacrime e le aveva gridato di non sposarsi mai. Lydia aveva solo risposto che non stava andando da nessuna parte.
- “Non è bene corteggiarsi in segreto.”-
- “Non ci stiamo corteggiando!”-
- “Adesso, ascolta, Lydia. Una stretta relazione sarebbe evidente alle persone che ne riconoscono una quando la vedono. Una differenza di classe attrarrà strane speculazioni. Prima che diventi una diceria della gente, dobbiamo rendere pubblico che siamo in un accettabile corteggiamento o altrimenti le persone penseranno che ti sto prendendo in giro.”-

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- “Allora dobbiamo solo non essere in una stretta relazione!”-
- “Non ci sarà nessun danno per me, non importa che tipo di voci possano essere, ma per te, sarebbe una questione di dignità e reputazione.”-
La controdichiarazione di Lydia non fu ascoltata affatto.
Beh, era effettivamente così, se si fossero veramente corteggiati l'un l'altro, nascondendolo, Lydia non ne avrebbe tratto nessun vantaggio. Per una figlia di una famiglia benestante non c'era una cosa del genere come un corteggiamento che non avesse portato al matrimonio. Ma se questo fosse stato reso pubblico, avrebbe significato che l'unica cosa che le sarebbe rimasta era di sposare quel delinquente.
- “Prima di tutto, credo il cominciare questa cosa sia tutto il problema. Tu sei a ben conoscenza che io non ho intenzione di sposare qualcuno come te.....”-
Lui si alzò improvvisamente e coprì la sua bocca con la mano.
- “Non sarebbe brutto se lo dicessi?”-
Seguì la suggestiva occhiataccia di Edgar che andava fuori dalla finestra, dove vide un cavallo nero riposarsi sul lato, vicino alla fontana del giardino.
Perché mai Kelpie si trova qui?
- “Evidentemente aspetterà qui a Londra fino a che non avrai cambiato idea.”-
Il che significava, che non poteva permettersi di parlare a voce alta e dichiarare che quel fidanzamento era una farsa, il che poteva esser solo come Edgar aveva pianificato?
- “Non c'è modo che tu stia considerando seriamente questo matrimonio.”-
Edgar alzò il mento di Lydia con la punta delle dita e le fece un ghigno.

P. 273
- “Dici ancora cose del genere? Allora per permetterti di capire quanto sono serio, devo esercitarmi e lavorare duramente.”-
Le stava dichiarando i suoi attacchi civettuoli?
Edgar, che evidentemente aveva cercato di mettere le mani sulla 'Luna Scarlatta', voleva mostrare i suoi legami con le fate, affinché loro lo vedessero come il Conte Cavaliere Blu. E per lui continuare ad essere il Conte Cavaliere Blu che era benedetto con il legame con le fate, Lydia era una persona indispensabile per lui. Proprio come lei avrebbe dovuto sapere, lui era un completo delinquente.
Se era per continuare a tenere Lydia dalla sua parte, lui aveva l'intenzione di usare qualunque mezzo possibile.
- “Ho ancora lavoro da fare....”-
Lydia fu in grado solo di uscire da quella situazione, ovviamente quella notte, non ci sarebbe stata nessuna possibilità per lei di rifiutare l'invito a cena e sarebbe finita col dover sentire le sue dolci, parole ardenti che avevano molto da dirle.


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