Capitolo 6: “Il mistero della Fortezza”
Scritto
da Mizue
Tani, illustrazioni
di Asako
Takaboshi
Traduzione
di Lucyl
Kappa Kanwar
P.
203
Oscar era Ulisse. Il che significava che il vero Ulisse era naturalmente morto. Ulisse doveva aver preso di mira Oscar che era arrivato dall’America per visitare suo zio e per studiare e l’aveva incontrato. Poi aveva preso li averi e la vita di Oscar e si era travestito da lui ed era entrato in Inghilterra. D’altra parte questo poteva significare che colui di cui Ulisse aveva preso il nome e ne aveva usato l’alias fosse morto, ma non era inusuale per le persone morire in un viaggio in mare che durava settimane e si era certamente sentito di qualcuno che scompariva cadendo dalla nave. Facendo ciò, Ulisse era stato in grado facilmente di entrare nella casa dei signori Collins che avrebbero dovuto incontrare Oscar per la prima volta.
E SEMBRAVA CHE UN PO’ del motivo per cui il Principe aveva preso di mira la famiglia Collins era nascosto nella cosa che il messaggero della ‘Luna Scarlatta’ aveva affidato a Raven che l’aveva riportato. Si scoprì essere una foglia di rame grande quando il palmo della mano di qualcuno. Il motivo a barca a vela e l’angelo su di esso era bellissimo e si poteva definire pittoresco, ma ciò che era importante era la figura dentro l’immagine.
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Oscar era Ulisse. Il che significava che il vero Ulisse era naturalmente morto. Ulisse doveva aver preso di mira Oscar che era arrivato dall’America per visitare suo zio e per studiare e l’aveva incontrato. Poi aveva preso li averi e la vita di Oscar e si era travestito da lui ed era entrato in Inghilterra. D’altra parte questo poteva significare che colui di cui Ulisse aveva preso il nome e ne aveva usato l’alias fosse morto, ma non era inusuale per le persone morire in un viaggio in mare che durava settimane e si era certamente sentito di qualcuno che scompariva cadendo dalla nave. Facendo ciò, Ulisse era stato in grado facilmente di entrare nella casa dei signori Collins che avrebbero dovuto incontrare Oscar per la prima volta.
E SEMBRAVA CHE UN PO’ del motivo per cui il Principe aveva preso di mira la famiglia Collins era nascosto nella cosa che il messaggero della ‘Luna Scarlatta’ aveva affidato a Raven che l’aveva riportato. Si scoprì essere una foglia di rame grande quando il palmo della mano di qualcuno. Il motivo a barca a vela e l’angelo su di esso era bellissimo e si poteva definire pittoresco, ma ciò che era importante era la figura dentro l’immagine.
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Era
un’immagine di mulinelli e cerchi che si sovrapponevano, ma
sembrava avesse un significato magico dietro essa.
-
“Apparentemente è un incantesimo per allontanare il maligno.”-
Raven
diede un’occhiata a Edgar che annuì e continuò.
-
“La foglia d’ora è stata prodotta recentemente. l’anno di
origine non si conosce, ma apparentemente è stata creata per ordine
del Conte Cavaliere Blu.”-
Il
Conte Cavaliere Blu, in altre parole, l’altro nome del Conte di
Ibrazel che Edgar aveva ereditato.
Prima
che Edgar ottenesse il titolo di conte, secondo la storia, l’ultimo
conte che era apparso in Inghilterra era stato un uomo, trecento anni
prima, che aveva un’amante che faceva la pittrice. Da quel
collegamento, la ‘Luna Scarlatta’ che era un’organizzazione di
artisti che producevano dipinti decorativi, aveva continuato ad
investigare riguardo gli antenati della famiglia del conte su ordine
di Edgar.
Edgar
stava facendo fare loro delle ricerche sulla relazione tra la
famiglia del Conte Cavaliere Blu che il Principe stava combattendo e
la famiglia Collins.
-
“C’era stata la necessità di proteggere qualcuno dalle forze del
male?”-
-
“Invece di un individuo, si trattava di qualcosa di più grande….
Al proprietario di ciò è stato rivelato da uno dei suoi antenati
che l’oggetto originale era qualcosa come una sorta di struttura.
L’antenato di questa persona era coinvolto con quella struttura e
ne ha lasciato il disegno sulla foglia di rame.”-
-
“Allora l’originale?”-
-
“ Per favore guardate questo.”-
Raven
puntò verso una parte dell’immagine. Era un cimiero disegnato
sulla vela della barca che stava attraversando delle acque
impetuose.
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- “due leoni…., Guglielmo il Conquistatore?”-
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- “due leoni…., Guglielmo il Conquistatore?”-
Guglielmo
I era il re dei normanni, che entrò in quella terra sulle rive di
Hastings. Vinse la battaglia e diventò il Re d’Inghilterra e
l’antenato della famiglia reale che esiste fin’ora.
-
“Il che significa che la struttura originale è ad Hastings?”-
-
“é possibile.”-
Quindi,
il bersaglio del Principe non era la famiglia Collins, ma questa
terra su cui era capitato che la famiglia Collins aveva costruito la
casa.
-
“Però, per quale motivo il Conte Cavaliere Blu ha fatto un
incantesimo per la terra dove era arrivato il Conquistatore?”-
-
“La ragione del perché questa terra è importante è perché è
un luogo vitale se si volesse conquistare l’Inghilterra, proprio
nel modo in cui il Conquistatore è riuscito in quello che ha fatto.
Ecco perché, tempo fa, la ‘Luna Scarlatta’ ipotizzava che il
Conte Cavaliere Blu possedesse un incantesimo per repellere il male
costruito su questa terra così da evitare l’invasione del male.”-
Era
stato solo di recente che Edgar era stato in grado di scoprire che il
Principe aveva annientato tutti quelli che avevano il sangue del
Conte Cavaliere Blu che correva nelle loro vene. Aveva pensato che il
Principe fosse spaventato che il Conte, vicino alle fate e che poteva
usare la magia a suo piacimento, potesse arrivare. C’era
effettivamente una connessione che aveva fatto mandare al Principe
qui uno dei suoi subordinati qui.
-
“Un invasione del male, eh. A cosa sta puntando?”-
Raven
inclinò la testa, incapace di rispondere.
P. 206
- “Non posso rispondere a questo, ma solo che Hastings poggia sulla dritta linea che connette Londra e Parigi. Si può pensare che quell’incantesimo fosse utile come fortezza per proteggere l’Inghilterra dall’invasione oltre oceano.
P. 206
- “Non posso rispondere a questo, ma solo che Hastings poggia sulla dritta linea che connette Londra e Parigi. Si può pensare che quell’incantesimo fosse utile come fortezza per proteggere l’Inghilterra dall’invasione oltre oceano.
-
“Quindi volete dire per evitare che appaia un secondo
conquistatore, hanno usato quell’incantesimo per far ritirare le
truppe della Francia.?”-
Questo
era difficile da credere.
Però,
fin dai tempi antichi c’erano state guerre con la Francia, quindi
ci potevano essere stati degli episodi in cui loro si erano affidati
a incantesimi piuttosto che a un combattimento effettivo per vincere.
La stregoneria era stata proibita dalla Chiesa, ma c’erano stati e
signorotti che segretamente avevano salvaguardato e ricercato l’arte
della stregoneria. Lui non era sicuro di quando fosse stato, ma non
era completamente impossibile che il Conte Cavaliere Blu che
possedeva poteri magici, avesse praticato i suoi incantesimi per il
bene del Re.
-
“Allo cosa vuole fare il Principe con l’incantesimo del Conte
Cavaliere Blu?”-
-
“Non lo so, milord. Ma le informazioni della ‘Luna Scarlatta’
finiscono qui.”-
Ermine
che stava appoggiava silenziosamente al divano, aprì finalmente la
bocca.
-
“Ulisse ha detto sta per essere distrutto.”-
-
“Perciò, vuole portare le truppe francesi e invadere
quest’isola?”-
P. 207
P. 207
Era
una battuta sciocca e stupida.
-
“Ma, il Principe ha avuto successo nella società sotterranea in
America, potrebbe esserci la possibilità che desideri conquistare
Londra. D’altra parte, se intende venire in Inghilterra ha bisogno
di attraversare La Manica e forse si sta comparando al
Conquistatore.”-
Raven
annuì.
-
“Se vogliamo prevenire Ulisse e l’obbiettivo del Principe, allora
dobbiamo proteggere l’incantesimo del Conte Cavaliere Blu, ma mi
chiedo come potrebbe essere possibile cercare di rompere una cosa del
genere?”-
-
“Sapete dove si trova una cosa così?”-
Alla
domanda di Raven, Edgar puntò alla finestra. Potevano vedere una
collina che s’incurvava vero la spiaggia.
-
“C’è una roccia che normalmente non può essere trovata sulle
spiagge di quest’area e che si può vedere innalzarsi dalla terra
qui e la. Quando Lydia è quasi caduta da quel pendio, ero così
preoccupato da non riuscire a respirare, avevo paura che potesse
sbattere la testa su una di quelle rocce e quindi ho pensato che
fosse una strana collina.”-
-
“Perciò credete che la collina stessa sia….”-
-
“Le rocce che erano state portate qui dalle persone sono state
scavate e sepolte qui. Molto probabilmente si tratta di quel tipo di
cosa.”-
Quando
portò Lydia alla sua mente, la preoccupazione e l’ansia per lei
crebbero di nuovo dentro lui.
P. 208
P. 208
Durante
quell’incidente, l’aveva fatta passare attraverso prove
difficile. Pensava veramente che non fosse una buona cosa coinvolgere
Lydia nelle sue liti con il Principe, ma d’altra parte, Edgar
vedeva Lydia come un’affidabile forza militare. Se il Principe
odiava il potere del Conte Cavaliere Blu, allora la capacità di
Lydia di comunicare con le fate era sicuramente un potere di valore.
Nel caso di Raven o Ermine che condividevano lo stesso obbiettivo di
combattere, il pericolo e il dolore erano una possibilità a cui
erano preparati. Edgar si assicurava di prestare ogni attenzione per
ogni dettaglio per le loro vite, ma aveva richiesto loro di
affrontare il pericolo. Ecco perché non ci aveva pensato molto e
aveva forzato anche Lydia a sopportare tutto ciò. Ma, era stata
appena appena assunta da Edgar. E le era capitato solamente di
salvarlo. Se avesse veramente desiderato averla con sé anche se
avesse usato l’opzione di un fidanzamento sbagliato, allora lei non
sarebbe stata una forza militare. Era una ragazza che Edgar doveva
proteggere interamente.
Oh,
è vero. Il nostro ‘fidanzamento’ era solo un contratto per
tenerla solo dalla mia parte.
Improvvisamente
si era reso conto di questo e si sentì ancora più disgustato di sé.
Il fidanzato che Mrs. Collins aveva desiderato per Teresa era
qualcuno che avesse pensato al benessere della figlia quanto
avrebbero fatto i suoi parenti o anche più di quello.
P.
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Che cosa nel dare la propria figlia in matrimonio significava che quella era la propria figlia che si è cresciuto in maniera preziosa e il quale futuro stava per essere affidato a qualcun altro. Se i suoi parenti avevano preso una così forte decisione, allora la responsabilità sul suo fidanzato era pesante. Sposarsi significava essere in una posizione nel prendere a carico tutto quello di cui erano responsabili i genitori. Lydia e la sua luminosità e la sua generosità e la sua ingenuità che sorprendeva e anche la sua leggera asperità, tutto doveva essere protetto. Non importa cosa, lui la doveva tenere a distanza dal pericolo, ma era solamente riuscito a metterla in un’esperienza terrificante. Anche se dichiarava che lui era il suo fidanzato, lui non le aveva dato niente di cui avrebbe dovuto darle, quindi era naturale per Lydia non essere in grado di fidarsi di lui, per cui in quel momento era sicura di essere profondamente delusa da lui.
Che cosa nel dare la propria figlia in matrimonio significava che quella era la propria figlia che si è cresciuto in maniera preziosa e il quale futuro stava per essere affidato a qualcun altro. Se i suoi parenti avevano preso una così forte decisione, allora la responsabilità sul suo fidanzato era pesante. Sposarsi significava essere in una posizione nel prendere a carico tutto quello di cui erano responsabili i genitori. Lydia e la sua luminosità e la sua generosità e la sua ingenuità che sorprendeva e anche la sua leggera asperità, tutto doveva essere protetto. Non importa cosa, lui la doveva tenere a distanza dal pericolo, ma era solamente riuscito a metterla in un’esperienza terrificante. Anche se dichiarava che lui era il suo fidanzato, lui non le aveva dato niente di cui avrebbe dovuto darle, quindi era naturale per Lydia non essere in grado di fidarsi di lui, per cui in quel momento era sicura di essere profondamente delusa da lui.
-
“…..Per aver permesso che Lydia venisse portata via davanti ai
miei occhi, non possono essere qualificato come uomo.”-
Non
avrebbe negato il fatto che quello era l’ovvio comportamento di un
uomo la cui fidanzata fosse stata presa in ostaggio. Quello era
presumibilmente era il miglior piano. Ma era vero che lui appariva
freddo agli occhi di Lydia e questo era perché per cominciare lei
non gli aveva dato fiducia.
Guardando fuori dalla finestra, Edgar fece un sospiro.
Guardando fuori dalla finestra, Edgar fece un sospiro.
-
“Credi che a questo punto, finirà la sua pazienza e sarà
disgustata da me?”-
-
“Sì, lo farà.”-
Raven
concordò facilmente ed era onesto in quella opinione e quindi non
era che stesse cercando di deprimere Edgar.
P. 210
Ma quando gli venne detta quella cosa così facilmente, fu un mistero di come ciò gli fece cambiare umore e gli fece venire voglia di riprendersi.
P. 210
Ma quando gli venne detta quella cosa così facilmente, fu un mistero di come ciò gli fece cambiare umore e gli fece venire voglia di riprendersi.
-
“Credo che dovrò creare un piano così che non ci sia spazio per
scappare.”-
-
“Lord Edgar, non sarebbe meglio prima cercare di pensare a un modo
per salvare Miss. Carlton.”-
-
“Raven, riguardo alle donne, se non pensi al futuro con loro, si
finisce in un vicolo cieco.”-
-
“Sembrate come vostro solito, sono sollevata.”-
Ermine non aveva ancora le forza per sedersi, ma con il modo spiritoso in cui parlava lei, i sentimenti di Edgar vennero confortati.
Ermine non aveva ancora le forza per sedersi, ma con il modo spiritoso in cui parlava lei, i sentimenti di Edgar vennero confortati.
-
“Ora, fino a quando non viene ucciso, questo ci permetterà di
muoverci più facilmente.”-
Proprio
allora ci fu un confidenziale bussare alla porta.
-
“Visconte….”- entrò una voce debole sul punto di piangere.
Raven
aprì la porta con cautela e poi il finto conte Palmer entrò
precipitando nella stanza.
-
“Tempismo perfetto, qual’è il tuo risultato?”- chiese Edgar.
-
“Oh, sì…… proprio come avete detto voi, ho detto a quell’uomo,
Oscar che avrei fatto qualsiasi cosa se avesse risparmiato la mia
vita. Mi è stato detto di tenere un occhio su Teresa. È nella
magazzino sotterraneo. Lui ha la chiave.”-
Arrivare
a usare Palmer che era arrivato a pregare per la propria vita, doveva
significare che Ulisse stava agendo da sé in quella missione,
determinò Edgar.
P.
211
Quindi significa che quelle che sta controllando sono selkie. Ma Lydia è un dottore delle fate. Le selkie incatenate desiderano segretamente l’aiuto di Lydia. Se avesse voluto che non si avvicinassero a Lydia e dal momento che non c’era nessuno altro, avrebbe usato Palmer per il tempo a venire. Se non fosse stato questo il caso, allora qualcuno che fosse venuto a pregare per la sua vita sarebbe stato un problema, l’avrebbe ucciso e superato la cosa. Edgar sapeva che Palmer avrebbe potuto essere ucciso eppure l’aveva usato per avere un’idea della situazione di Ulisse e Lydia e lui era a conoscenza del fatto che quella era la parte di lui che appariva fredda tanto che Lydia non la poteva accettare, ma lui aveva cambiato atteggiamento perché ora era nel mezzo della battaglia
Quindi significa che quelle che sta controllando sono selkie. Ma Lydia è un dottore delle fate. Le selkie incatenate desiderano segretamente l’aiuto di Lydia. Se avesse voluto che non si avvicinassero a Lydia e dal momento che non c’era nessuno altro, avrebbe usato Palmer per il tempo a venire. Se non fosse stato questo il caso, allora qualcuno che fosse venuto a pregare per la sua vita sarebbe stato un problema, l’avrebbe ucciso e superato la cosa. Edgar sapeva che Palmer avrebbe potuto essere ucciso eppure l’aveva usato per avere un’idea della situazione di Ulisse e Lydia e lui era a conoscenza del fatto che quella era la parte di lui che appariva fredda tanto che Lydia non la poteva accettare, ma lui aveva cambiato atteggiamento perché ora era nel mezzo della battaglia
-
“Hai fatto un buon lavoro. Guidaci li.”-
-
“Uh, ma…, mi proteggerete veramente? Dal momento che ho fatto una
cosa del genere, se vengo visto da Oscar,sarò ucciso.”-
Edgar
andò verso Palmer e fece il miglior sorriso gentile che riuscisse a
fare.
-
“D’altra parte, siete il prossimo in linea a essere ucciso. Dal
momento che sembra che Oscar voglia uccidermi alla fine. Inoltre, non
c’è nessun vantaggio perché tu
resti
sul serio dalla sua parte.”-
-
“……. Lo capisco. Ecco perché ho fatto come avete detto…..”-
-
“E’ vero. Allo scopo di salvarti, ti rimane solo di contribuire
alla mia vittoria. Ovviamente, metterò i miei sforzi
nell’assicurarmi che tu te ne esca vivo e possa ritornare a casa.”-
P. 212
Palmer rilassò la tensione dal suo volto.
P. 212
Palmer rilassò la tensione dal suo volto.
-
“Sebbene non posso garantirlo. Raven, andiamo.”-
Palmer
ritornò velocemente alla sua espressione tragica, ma quando le sue
spalle vennero spinte, cominciò finalmente a camminare.
*
-
“Suzy, è così silenzioso.”-
Mrs.
Collin sedette sul suo letto guardando fuori dalla finestra.
Il
mare era brutto e turbolento come sempre. Potevano sentire il battere
incessante del vento. Eppure sembrava così silenzioso.
-
“Sì, avete ragione, mia signora.”-
Suzy
posò un po’ di medicina, usata per far riposare e calmare il cuore
malaticcio di Mrs. Collins
, sul letto e posò una tunica sulle spalle della signora.
-
“Il colore del vostro volto sembra così buono sta mattina.”-
-
“Mi sento così fresca come non lo sono mai stata.”-
-
“Potrebbe essere perché alla fine il corteggiatore della giovane
miss è stato deciso.”-
-
“Sì, deve essere così.”-
P. 213
E fece un sorriso, la signora aprì i palmi delle mani e guardò verso la spilla a cammeo. Era la spilla che avrebbe dovuto essere data a Teresa. Era un regalo che veniva tramandato dalla madre alla figlia che si sposava. Alla prima cena, Teresa l’aveva indossato al petto. Suzy ebbe un sospetto e si chiese se lei lo avesse portato via dalla stanza della figlia.
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E fece un sorriso, la signora aprì i palmi delle mani e guardò verso la spilla a cammeo. Era la spilla che avrebbe dovuto essere data a Teresa. Era un regalo che veniva tramandato dalla madre alla figlia che si sposava. Alla prima cena, Teresa l’aveva indossato al petto. Suzy ebbe un sospetto e si chiese se lei lo avesse portato via dalla stanza della figlia.
-
“Se quella ragazza fosse ancora viva…. Sarebbe stata amata da
qualcuno di gentile e avrebbe potuto essere così felice.”-
Suzy
allargò gli occhi incredula.
-
“Mia signora, lo sapevate per tutto questo tempo?”-
-
“Cosa?”-
-
“Oh, che lei non era la giovane Miss Teresa.”-
-
“Lei è Teresa, o no?”-
-
“Oh, ovviamente….”-
Sebbene
Suzy avesse detto ciò, aveva la sensazione che la sua signora
sapesse veramente cosa stava accadendo. Stava accarezzando
gentilmente il cammeo d’un rosa pallido come se stesse ricordando
di sua figlia. Suzy s’inginocchiò e prese le mani della signora
tra le sue.
-
“Capisco molto bene quanto la mia signora ami la propria figlia.
Nessuno vorrebbe credere di aver perso i cari che amavano tanto…
ma, mia signora, anche Miss Lydia Carlton ha una famiglia e
un’amante. Sono delle persone che si prendono cura di lei e che la
amano profondamente.”-
- “Lydia…..?”-
P. 214
La signora alzò la testa, ma Suzy non permise che questo la fermasse e continuò.
- “Lydia…..?”-
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La signora alzò la testa, ma Suzy non permise che questo la fermasse e continuò.
-
“Miss Carlton ha già fatto così tanto per il bene della mia
signora. Quindi, per favore lasciatela libera. Prima che sia troppo
tardi.”-
Mrs.
Collins guardò verso Suzy nervosamente, poi accarezzò gentilmente
la sua guancia.
-
“Suzy, mi dispiace. Sembra che ti ho dato molta preoccupazione.”-
-
“Oh, no, mia signora.”-
-
“Lo so, potresti portarmi del latte tiepido?”-
-
“Sì, subito.”-
Suzy
si allontanò dalla stanza giusto per un po’, ma quando ritornò
con il latte, Mrs. Collins era sparita dalla stanza.
*
Sono
così stupida. Lydia batté la porta più forte che poté.
Poco
importa quanto la colpisse o la calciasse, non cambiava niente.
Quando
lo capì, la pelle delle sue dita erano graffiate e doloranti.
Accasciò il corpo al pavimento e sentì come se potesse piangere.
P. 215
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C’era
solo un’unica candela accesa. In pochissimo, sarebbe bruciata e
quella stanza sotterranea sarebbe sicuramente diventata di un nero
pece.
-
“Stupido, Edgar! Cosa avresti fatto se mi avesse sparato
veramente!”-
Iniziò
a pensare che era tutta colpa di Edgar se le sue mani facevano male
ed era buio ed era spaventoso. Se ci avesse pensato a mente chiara,
allora quello che aveva colpa era Ulisse, ma Lydia in quel momento
non riusciva in alcun modo a calmarsi.
Quando
era stata buttata in quella stanza, Ulisse le aveva detto:
[Per
quell’uomo, questo genere di cose accadono frequentemente.]
Doveva
essere stato così per Edgar quando era stato braccato dal Principe e
faceva le battaglie vivendo nella società nascosta.
[Ecco
perché, non verrai affatto salvata.]
Aveva
detto che lui aveva per sé tanti compagni.
[Perché
se pensa che è impossibile, c’è sempre l’opzione di lasciar
perdere. Ovviamente non c’è nessuno che ti segue se non vivi in
modo intelligente.]
Lasciar
perdere? Avrebbe significato che avrebbe abbandonato Lydia.
Poco
importa quanto Lydia venisse sedotta da Edgar, non era in grado di
avere fiducia nel suo atteggiamento e pensava solamente che lui
stesse mettendo le proprie speranze nella sua abilità di dottore
delle fate. Anche se si preoccupava e cercava di salvarla, non era
che pensasse emozionalmente che lei era speciale.
P. 216
E quindi Lydia era sopraffatta dalla disperazione. Se Edgar la lasciava perdere, allora Ulisse l’avrebbe uccisa, perché non avrebbe avuto nessuno valore. Sentì un fruscio dietro di lei. Si trovava in un magazzino e c’erano tante cose diverse accatastate, perciò non riusciva a vedere cosa ci fosse dietro, dal momento che era così buio. Ancora una volta qualcosa frusciò e sentì anche una debole voce.
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E quindi Lydia era sopraffatta dalla disperazione. Se Edgar la lasciava perdere, allora Ulisse l’avrebbe uccisa, perché non avrebbe avuto nessuno valore. Sentì un fruscio dietro di lei. Si trovava in un magazzino e c’erano tante cose diverse accatastate, perciò non riusciva a vedere cosa ci fosse dietro, dal momento che era così buio. Ancora una volta qualcosa frusciò e sentì anche una debole voce.
Sembrava
come il pianto di un gatto.
Poteva
essere?
Quando
si diresse verso la fonte del suono, la cosa che si stava muovendo
era un piccola scatola per caramelle.
Aprì
il coperchio e vide che dentro c’era una palla di pelo grigio.
-
“Nico!”-
Si
affettò a tirarlo fuori dalla scatola.
-
“Lydia….? È troppo tardi per me.”-
-
“Cos’è successo, Nico! Tirati su.”-
Alzò
Nico che era completamente debole. Lei andò in panico e accarezzò
la sua schiena e normalmente non a lui non piaceva essere toccato o
preso, ma in quel momento stava fermo.
-
“Sono così affamato.”-
P. 217
P. 217
P.
218
Cosa?
-
“Dato che sono stato rinchiuso, non ho mangiato niente….”-
Lydia
si sentì un po’ irritata e mise Nico sul pavimento. Lui scese e si
sedette sul pavimento e tirò su la sua coda con un espressione
triste e l’accarezzò.
-
“Ohh, ho perso lucentezza nella mia coda.”-
-
Sei una fata, anche se non mangi per un po’ sarai a posto”-
-
“In modo da mantenere un raffinato colore argentato nella mia coda,
ho bisogno dei miei pasti….. oh, giusto, Lydia, perché mai sei
qui?”-
- “Sono stata catturata anch’io!”- gridò vergognandosi e sentendosi miserabile, ma improvvisamente diventò dall’essere posseduta dalla paura al completamente rilassata. In realtà anche se quel gatto dalla testa vuota si trovava lì, non significava che Lydia sarebbe stata salvata.
- “Sono stata catturata anch’io!”- gridò vergognandosi e sentendosi miserabile, ma improvvisamente diventò dall’essere posseduta dalla paura al completamente rilassata. In realtà anche se quel gatto dalla testa vuota si trovava lì, non significava che Lydia sarebbe stata salvata.
-
“Quindi anche tu sei rinchiusa…. Allora, non hai cibo con te.”-
Nico
mostrò la sua delusione e si accasciò di nuovo.
-
“Più importante, Nico, hai trovato i manti delle selkie?”-
-
“Ho trovato una stanza sospetta. Era fatta in modo che le fate non
potevano entrare. Il che vuol dire che è una stanza fatta in modo
che le selkie in questa casa non possono entrare, giusto? Quando
stavo andando in giro, sono stato scoperto da lui e sono finito
qui.”-
P. 219
- “Lui che sarebbe?”-
P. 219
- “Lui che sarebbe?”-
-
“Giusto, Lydia! Il colpevole è il nipote di Lady Collins. È Oscar
ad essere dietro tutto questo! Ha capito subito che ero una fata e mi
ha rinchiuso in questa scatola.”-
Nico gonfiò il petto per l’orgoglio per la scoperta.
Nico gonfiò il petto per l’orgoglio per la scoperta.
-
“Lo sappiamo già.”-
-
“…. Oh, lo sapete.”-
Deluso
ancora una volta, si accasciò.
-
“Ma, c’è un’alta probabilità che i manti delle selkie siano
in quella stanza.”-
Dicendo
questo, nella mente di Lydia cominciò a risvegliarsi la
consapevolezza di dottore delle fate. Sebbene fosse stata posseduta
da Teresa ed era stata trascinata in questo incidente e altri
avvenimenti.
Lydia
era rimasta lì perché voleva salvare le fate. Quello non era il
momento per rimanere irritata da Edgar e imbronciarsi per il
disappunto.
- “Cosa sto facendo standomene con la paura di essere abbandonata. Dovrei essere quella che non dovrebbe arrendersi.”-
- “Cosa sto facendo standomene con la paura di essere abbandonata. Dovrei essere quella che non dovrebbe arrendersi.”-
Lydia
si alzò.
-
“Nico, stiamo uscendo di qui.”-
-
“Come? Non riesco a muovere un muscolo.”-
P. 220
Quello era il problema. Proprio quando incrociò le braccia e si guardò intorno.
P. 220
Quello era il problema. Proprio quando incrociò le braccia e si guardò intorno.
-
“Dottore delle fate, sei qui?”-
Ci
fu una voce che venne dall’altra parte della stanza.
-
“…. Chi è?”-
-
“Per favore, appoggiatevi al muro.”-
Sembrava
che si stesse avvicinando il suono di acqua sgorgante.
Nel
momento pensò ‘cosa?’ qualche tipo di forza colpì la porta e la
squarciò. Per via dell’onda che entrò attraverso l’apertura,
Lydia si sorprese e si accovacciò al muro. Quando ritornò il
silenzio e lei alzò la testa,
gli
oggetti che erano stati impilati erano in caos e schiacciati contro
il muro dietro lei. La porta era distrutta e spinta contro di esso,
ma non c’era traccia di acqua da nessuna parte e Lydia non era
nemmeno bagnata.
- “Così rude”- disse Nico, che spuntò la testa dall’apertura tra Lydia e il muro.
- “Così rude”- disse Nico, che spuntò la testa dall’apertura tra Lydia e il muro.
-
“Per favore scusami. Non c’era altro modo.”-
Ad
apparire fu l’anziana signora che era con Ermine”-
-
“Lei è una selkie?”-
P.
221
- “Sì, sono terribilmente dispiaciuta di non essere stata in grado di fare nulla, mentre stavo chiedendo il tuo aiuto.”-
- “Sì, sono terribilmente dispiaciuta di non essere stata in grado di fare nulla, mentre stavo chiedendo il tuo aiuto.”-
-
“Va bene, ma a lei e tutte le altre sono stati nascosti i manti e
non potete andare contro Ulisse, non è così?”-
-
“Sono venuta qui assicurandomi che Ulisse non l’avesse notato.
Non ho avuto altra scelta se non quella di trasferire l’anima della
morta su di te, per suo ordine. Ero solo in grado di agire per i suoi
comandi, lasciandoti libera durante il giorno, ma quello era tutto
che potessi fare.”-
Ma
se fosse stata scoperta da Ulisse, avrebbe potuto essere uccisa per
mostrare agli altri di non mettersi contro di lui. Stavano
scommettendo le loro vite cercando di legare le loro speranze a
Lydia.
Doveva
trovare i loro manti e liberarle.
-
“Distruggendo la porta e facendo tutto questo rumore, saprà subito
che è stata opera di una selkie.”-
-
“Sì, ma dobbiamo sbrigarci. D’altra parte, Ulisse ha pianificato
di ucciderci tutti. Prima di questo, cercherà di cancellare te e il
Conte Cavaliere Blu. Ecco perché, questo è l’unico momento.”-
E
poi, l’anziana tese la mano con qualcosa in essa.
Era
la acquamarina da parte di sua madre che pensava di aver perso.
-
“L’ho rimossa da te così che Ulisse non la portasse via.”-
Immagino
che Ulisse ami le gemme.
P. 222
Quando stava pensando a questo, l’anziana disse:
P. 222
Quando stava pensando a questo, l’anziana disse:
-
“Ulisse sta indossando una gemma nel suo orecchio.”-
Lydia
non l’aveva visto direttamente, per cui non sapeva che tipo di
gemma fosse, ma annuì all’informazione improvvisa che la vecchia
le aveva dato.
-
“Per favore, fai attenzione. Quella era il cuore di una selkie.”-
“Eh.”
Il simbolo della fiducia e della lealtà delle selkie. Ne stava proprio parlando con Nico che se Ulisse aveva un modo di proteggersi anche se abusava delle selkie, allora poteva avere il cuore di una selkie.
Il simbolo della fiducia e della lealtà delle selkie. Ne stava proprio parlando con Nico che se Ulisse aveva un modo di proteggersi anche se abusava delle selkie, allora poteva avere il cuore di una selkie.
Ciò
era la gemma che Ulisse portava sull’orecchio.
Proprio
perché possedeva il ‘cuore’, Ulisse era stato in grado di
avvicinarsi a una selkie che aveva abbassato la guardia e l’aveva
catturata. E quindi aveva collezionato altre selkie e aveva rubato i
loro manti e le aveva sottomesse, ma la loro ira era ancora rivolta
verso di lui che aveva quella pietra preziosa.
-
“Quindi? Cosa farà Ulisse mettendovi non solo a lavoro ma poi
uccidendovi?”-
-
“Questo va al di là di quello che sappiamo. Ora, muoviti, devi
uscire di qui. Prima che ti trovi.”-
P.
223
Annuendo,
Lydia si girò verso Nico.
-
“Dov’è la stanza di cui stavi parlando?”-
-
“Ho detto che non riesco a muovermi!”-
-
“Proprio adesso ti stavi muovendo bene!”-
-
“Fammi mangiare qualcosa prima!”-
-
“Lascia perdere.”-
-
“Da questa parte, dottore delle fate.”-
Sembrava
che l’anziana signora volesse guidarla.
Lydia
lasciò indietro l’inutile Nico e si affrettò per lasciare il
pavimento sotterraneo. Poté vedere che le selkie che stavano
lavorando come servitori la stavano guardando dall’ombra con
un’espressione preoccupata sui loro volti. Annuirono come un
segnale all’anziana, cosa che poteva aver voluto dire che Ulisse
non era lì e quindi era sicuro. La vecchia si affrettò su per le
scale. Lydia fu in grado immediatamente di capire che le selkie che
le stavano guidando erano quelle che avevano raggruppato i loro
poteri per cercare di rompere la porta. Lydia aveva addosso
l’acquamarina da parte di sua madre e se ne assicurò toccandola
con le dita, stava diventando nervosa e si chiese se sarebbe stata in
grado di proteggere le selkie.
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Lui
era il tipo di persona che aveva intenzioni cattive e stava usando il
cuore delle selkie per suo beneficio. E inoltre, probabilmente aveva
molta molta più conoscenza come dottore delle fate rispetto a Lydia.
Ma
lei non poteva permettersi di scappare.
-
“E’ qui.”-
Al
secondo piano, la vecchia si fermò di fronte a una porta che
sembrava normale che non possedeva grandezza o importanza. Lydia
afferrò il pomello che le selkie sembrava non potessero toccare
affatto.
Inaspettatamente,
la porta non era bloccata. Aprì gentilmente uno spiraglio, ma
sembrava che non ci fosse nessuno all’interno. Lydia avanzò da
sola.
Era
una stanza che non sembrava affatto adatta per nascondere alcun
manto. La carta da parati era di un rosa pallido e le tende e il
tavolo erano decorate con balze e c’erano cavalli di legno e
bambole perfette per essere abbracciate e un numero indefinito di
libri di racconti, ma in qualsiasi modo la si guardasse quella era la
stanza di un bambino.
-
“Che significa questo?”-
Andò
ad aprire l’armadio, ma era solamente pieno di vestiti per bambini.
Lydia si era immaginata che i manti delle selkie, che potevano essere
una dozzina o così, gli avrebbe trovati impilati come una montagna,
ma fu confusa del fatto di dove una cosa del genere avrebbe potuto
essere stata nascosta .
Ma
se ci pensava bene, anche se quelli erano dei manti, erano dei manti
di fate.
P.
225
Dal
momento che i loro ‘cuori’ erano qualcosa di piccolo come una
gemma, allora i manti potevano essere in qualche sorta di forma
inaspettata.
-
“Teresa, cosa c’è che non va?”-
Fu
sorpresa a quella voce e si girò. Mrs. Collins era entrata con un
vaso di fiori vivi tra le mani.
-
“Mrs…. Voglio dire…. Madre.”-
Lei
non diede alcuna attenzione a Lydia che si era corretta velocemente e
andò per aprire la finestra.
-
“Questa stanza non è nostalgica? Era la stanza che usavi quando
eri piccola. Quando era estate ogni anno venivamo qui per goderci la
stagione. Ricordi’?”-
Parlò
come se lo stesse facendo a se stessa e raccolse una bambola di
Teresa.
-
“Per tutto questo tempo, sono stata spaventata di entrare in questa
stanza. Se avessi visto una stanza vuota, pensavo che mi sarei
sentita come se stessi accettando il fatto che eri morta.”-
Teresa era stata inghiottita dalle onde e portata via. Quella stanza doveva essere stata sigillata da quel giorno. La chiave doveva essere stata sbloccata perché Mrs Collins l’aveva aperta e poi era andata a cercare dei fiori per decorare la stanza. E sembrava che non l’avesse aperta per diec’anni o giù di li. C’era la grande possibilità che Ulisse avesse nascosto i manti in questa stanza chiusa anticipando che nemmeno Mrs. Collins vi sarebbe entrata.
Teresa era stata inghiottita dalle onde e portata via. Quella stanza doveva essere stata sigillata da quel giorno. La chiave doveva essere stata sbloccata perché Mrs Collins l’aveva aperta e poi era andata a cercare dei fiori per decorare la stanza. E sembrava che non l’avesse aperta per diec’anni o giù di li. C’era la grande possibilità che Ulisse avesse nascosto i manti in questa stanza chiusa anticipando che nemmeno Mrs. Collins vi sarebbe entrata.
Ma,
si chiese dove potessero essere.
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- “Oh, è piena di polvere. Ma, non ci si può fare niente, visto che sono passati dodici anni ora.”-
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- “Oh, è piena di polvere. Ma, non ci si può fare niente, visto che sono passati dodici anni ora.”-
Polvere?
Lydia girò lo sguardo vero la piccola scatola che era posata sopra
lo scaffale. Perché era l’unica cosa che non era coperta dalla
polvere e attirava facilmente lo sguardo per via della vernice
brillante laccata. Sembrava fosse un portagioie. Quando aprì il
coperchio, c’erano un po’ di sfere di vetro della dimensione di
una noce. Quando ne prese una sembrò umida e elastica. La sfera
aveva il pallido colore blu dell’oceano e era calda come se fosse
una sorta di creatura viva.
Oh,
questa forse può essere il manto di una selkie?”-
-
“Oh, quel portagioie.”-
Il
cuore di Lydia fece un salto e tenne la scatola tra le mani girandosi
verso la signora. Voleva portarla via con sé ma si chiese se alla
signora sarebbe dispiaciuto.
-
“Oh, questa è davvero un bellissimo portagioie.”-
-
“é così? Eri così piccola, eppure volevi questa più dei
giocattoli…. La portavi con te dovunque andavi. Ecco perché l’hai
portata anche in questa proprietà….”-
Fece
un sorriso e lasciò cadere gli occhi sul pavimento.
-
“Se non ti dispiace vorrei che l’avessi.”-
-
“Cosa….”-
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-
“Per la tua età, credo che sarà perfetto.”-
Con
la sua mano grassoccia accarezzò la decorazione a corallo.
-
“E’ incredibile. Pensavo che avrei voluto completamente morire se
fossi mai venuta a vedere questa stanza, ma mi sento così
rinfrescata. Fin da quando quella ragazza mi ha lasciato, mi sentivo
come se stessi girovagando nell’oscurità per così tanto tempo, ma
ora riesco a sentire una debole luce.”-
Mrs
Collins apparì come se sapesse tutto quello che era successo.
Sembrava perfino che sapesse che il fantasma di Teresa non era
veramente Teresa.
-
“Um...”-
-
“Ho ordinato un portagioie ancora più bella per il tuo matrimonio,
ma tu preferisci veramente quella lì, non è così”-
Ma
ritornò dietro nel suo sogno un’altra volta.
Il
portagioie che teneva i manti delle selkie. Il memento per la signora
della sua preziosa figlia. Lydia tenne con vigore la scatola tra le
braccia.
-
“Mia signora, oh eravate qui.”-
Era
Suzy. Doveva essere preoccupata perché non sapeva dove fosse andata
la padrona di casa e guardò verso di loro con sollievo.
-
“Oh grazie al cielo, anche la signorina era qui con voi.”-
P. 228
Lydia e Suzy si guardarono negli occhi e si scambiarono un sorriso.
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Lydia e Suzy si guardarono negli occhi e si scambiarono un sorriso.
-
“Madre, questa stanza è così sporca. Andiamo in giardino.”-
Proprio
quando chiamò la signora in modo da farla uscire dalla stanza.
-
“Dottore delle fate, Ulisse è-!”-
Sentì
la voce sotto pressione della selkie. Nello stesso momento, la porta
venne chiusa e poté dire che era stata bloccata dall’esterno
-
“Hey, apri questa porta!”-
Lydia
batté la porta, ma non ci fu nessuna risposta.
-
“Miss, cosa sta…..”-
Suzy
s’incamminò verso Lydia. Mrs. Collins inclinò la testa confusa ma
non sembrava che ci fosse ancora un pericolo. Però, se fosse
successo qualcosa mentre erano rinchiusi, non sarebbe stato affatto
un bene per il suo stato mentale.
-
“Sì, Suzy, questo è il lavoro del colpevole. Quell’uomo sta
pianificando di uccidere tutti qui.”-
-
“Avete scoperto chi è il colpevole?”-
-
“E’ Oscar, ma sono sicura che lui non è il vero nipote di Mrs.
Collins.”-
Suzy
inghiottì l’aria per la sorpresa.
-
“O-ora che ci penso, il giovane Lord Oscar è appena ritornato
dall’America il mese scorso ed era la prima volta per tutti in
questa famiglia che lo si incontrava…..”-
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Improvvisamente,
sentirono qualcosa che stava bruciando. Dalla fessura della porta,
fuoriuscì del fumo. Quando premette l’orecchio contro la porta di
legno, riuscì a sentire il suono di legna che bruciava assieme a un
calore immenso.
-
“E’ fuoco!”-
Lydia
corse verso la finestra, ma da quest’ultima venne buttato qualcosa
dentro. Era un secchio che distrusse la finestra e da esso si
rovesciò qualcosa come un liquido, che istantaneamente prese fuoco e
si sparse per la stanza. Quando Lydia si accucciò di riflesso, i
suoi occhi videro la vista della tenda inglobata dalle fiamme che si
spargevano giù verso di lei. Cercò di scappare al di sotto di essa.
Ma il suo piede venne preso in qualcosa. Una gabbia per uccelli cadde
su di lei. Colpì la testa ed ebbe le vertigini.
-
“Suzy!”-
Poté
sentire le urla di Mrs. Collins. Lydia cercò di tenere sveglia la
sua coscienza. Lei aprì gli occhi. La signora corse verso Suzy che
era al suo fianco e dopo che spense le fiamme della sua gonna,
abbracciò la ragazza e la trascinò verso il muro dove il fuoco non
l’aveva ancora raggiunto.
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- “Suzy, tu non devi morire, ti salverò!”-
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- “Suzy, tu non devi morire, ti salverò!”-
Rovesciò
l’acqua del vaso sulla sua gonna. Dopo lo posò sulla testa di Suzy
e disperatamente cercò di alzarla. Era lo sguardo di una buona madre
che stava cercando di proteggere sua figlia.
Mrs.
Collins sembrava essersi completamente dimenticata di Lydia e di
Teresa. Per lei, Teresa era la figlia che era morta. Ma, Suzy, lei
era qualcuno che le era stato al fianco, qualcuno tanto prezioso
tanto quanto la figlia che era già morta. Questo è ciò che è
meglio, pensò Lydia. Mrs. Collins avrebbe sicuramente smesso di
essere ossessionata riguardo Teresa. Perché aveva capito che aveva
una ‘figlia’ che si curava tanto di lei, anche se non erano
legate dal sangue.
Ma
ancora, mi sento un po’ sola.
Oh,
è vero, ho bisogno di fare qualcosa riguardo me stessa.
Nessuno
mi salverà.
Mentre
realizzò ciò si stava aggrappando al pendente d’acqua marina.
Madre,
sì, lo so. Sono un dottore delle fate, quindi è il mio lavoro
aiutare qualcuno. Anche se sono da sola, devo solo credere in me
stessa.
Lydia
finalmente si risollevò.
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Fu
in grado di evitare le tende e il loro fuoco, ma la finestra era
coperta dalle fiamme ed era impossibile andarci vicino.
E
oltre a ciò, quando era caduta, il portagioie era volato via dalle
sue mani. Il coperchio si era aperto e il suo contenuto era stato
riversato sul pavimento. Lydia si affrettò ad alzare la scatola e
tirò su insieme metà delle sfere chiare.
-
“Non è abbastanza….”-
Si
guardò attorno. Oltre alle fiamme, ce ne era una e un’altra era
sul pavimento.
Oh,
no. Se i manti venissero bruciati le selkie moriranno.
Ulisse
aveva detto che avrebbe lasciato morire le selkie e quindi doveva
star pianificando di bruciare la casa assieme alle persone e ai
manti. Testò se poteva saltare tra le fiamme. Ma il vento che soffiò
dalla finestra le fece innalzare improvvisamente. Lydia poté solo
chiudere gli occhi e sentì che stava venendo abbracciata da qualcuno
come se la stesse proteggendo da quel vento caldo. In quella
posizione, venne trascinata via. Riuscì solo a sentire il suono di
qualcosa che si sbriciolava e poi Lydia cadde sul pavimento nel buio.
-
“Lydia, grazie al cielo sono arrivato in tempo.”-
Non
riuscì a vedere perché era troppo buio.
-
“…… Edgar…..?”-
-
“Riesci a stare in piedi? Il fuoco ci raggiungerà presto. Dobbiamo
affrettarci a uscire.”-
P. 232
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Tirò
il suo braccio e inizio a camminare. Quando gli occhi di lei si
adattarono alla luce, era in qualche maniera buio, ma scoprì che si
trovava nel passaggio che era usato solo dalla servitù. Non fu in
grado di avvicinarsi alla finestra o alla porta della stanza di
Teresa, ma c’era un’altra uscita.
-
“Suzy e Mrs. Collins sono….”-
-
“Raven deve averle portate fuori.”-
-
“E, i manti delle selkie.”-
Aveva
il portagioie stretto tra le braccia. Ne aveva una stretta tra la
mano. Ma c’erano ancora un po’ di manti lasciati nella stanza.
Lydia rimase ferma e fu in grado di ritornare indietro da dove era
venuta, ma Edgar la fermò.
-
“E’ inutile adesso.”-
-
“no, non voglio lasciare perdere.”-
-
“Non dire una cosa così senza senso.”-
-
“Ma…. Lo so, il manto da selkie di Ermine potrebbe essere una di
quelle. Questo manto, se questi manti bruciassero, le selkie
moriranno!”-
-
“….. Non c’è niente che possiamo fare”- disse drastico dopo
un breve momento in cui sembrò indeciso.
Lei
ricordò come Ulisse avesse detto che Edgar era in grado di decidere
di lasciare perdere.
-
“Cosa vuoi dire con non c’è niente che possiamo fare? È perché
capita spesso? Proprio in questo modo, lasci perdere la vita di
chiunque altro.”-
P. 233
P. 233
Anche
se lei parlava di ideali e di sogni, lui sapeva per esperienza che
c’erano situazioni in cui non c’era nulla che uno potesse fare.
Lydia capiva che lui era stato pressato nel prendere un’agonizzante
decisione in passato e poi aveva perso i suoi compagni a causa di ciò
e come quanto avesse sofferto per questo.
Eppure
stava dicendo una tale orribile accusa. Ma non riuscì a fermarsi. Il
modo in cui si era sentita abbandonata da Edgar e la solitudine che
aveva provato quando stava per essere inghiottita dal fuoco le
avevano chiuso la mente.
-
“Perché non ti muovi a lasciarmi perdere. Non devi salvarmi. Non
sono tua da rivendicare. Agirò solo in modo da essere soddisfatta!”-
Le
tirò le spalle. Sapeva che aveva detto troppo. Ma lui parlò in
maniera calma.
-
“Allora andrò io.”-
-
“Cosa?”-
Edgar
tornò nel percorso da dove erano venuti. Le disse solamente di
continuare ad andare fuori e corse giù per il corridoio.
Stai
scherzando….
Lydia
non stava afferrando il flusso degli eventi e rimase solamente in
piedi stordita.
Poi
corse di fretta seguendo Edgar.
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Ma
quando fece un po’ di passi, sentì il fumo riversarsi nella sua
direzione e iniziò a tossire. Il fuoco iniziò a raggiungere il
corridoio. Riuscì a vedere la tremolante luce delle fiamme oltre a
lei. Proprio quando pensò ciò, la velocità del fuoco crebbe e
bruciò tutto quello che era attorno a lei.
-
“Edgar….., oh, no, cosa dovrei fare”-
Proprio
quando stava per accasciarsi a terra, il suo braccio venne afferrato.
-
“Ho detto di andare fuori.”-
Le
parlò con un tono in qualche modo arrabbiato e l’affrettò ad
andare a vanti, al quale Lydia seguì onestamente.
Il
luogo in cui uscirono era il giardino dietro la casa e poterono
vedere che c’era del fuoco che usciva qui e là dalla grande casa.
Sembrava che Ulisse avesse acceso il fuoco dappertutto in essa.
Si
allontanarono dal fumo e andarono controvento allontanandosi dalla
casa che aveva piccole scintille di fuoco che danzavano. Quando
raggiunsero la scala di pietra che portava giù alla spiaggia, furono
finalmente liberati dall’odore del fumo e la forza di Lydia
l’abbandonò e si sedette.
Edgar
si fermò, rimanendo in piedi a guardarla.
-
“Sono stato in grado anch’io di trovarne uno.”-
Sul
palmo della mano che aprì, c’era un manto di selkie.
Lydia l’accettò controllando l’interno della scatola, abbassò la testa.
Lydia l’accettò controllando l’interno della scatola, abbassò la testa.
-
“Quante te ne mancano.”-
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- “All’incirca la metà…..”-
- “All’incirca la metà…..”-
-
“Sei stata in grado di salvare metà di loro. Ma tu forse penserai
che dico questo con leggerezza.”-
Era
facile a parlarne. Ecco perché era facile biasimarlo. Ma Edgar era
veramente ritornato dalle fiamme.
L’unica
che stava solo parlando era Lydia.
-
“Perché sei venuto a salvarmi.”-
-
“Ho detto che ti avrei definitivamente salvato.”-
-
“Non stavo contando su questo. Non credo a una parola di quello che
dici…. Ma, allora perché, perché sei andato in quel fuoco così
pericoloso….”-
-
“Anche se non credi in me, andrei ovunque per te.”-
-
“Lo dici così facilmente.”-
Non
era che avesse fatto l’impossibile per il bene di Lydia. Edgar
doveva aver immaginato che ci doveva essere ancora abbastanza tempo
ed ecco perché era stato in grado di ritornare. Anche se per Lydia
sarebbe stato impossibile ritornare, lui aveva solo deciso che
sarebbe stato in grado di fare qualcosa.
-
“Quello che hai fatto doveva essere stato facile per te altrimenti
avresti lasciato perdere.”-
Ma
si chiese quanto coraggio e quanti nervi uno aveva bisogno per
prendere una decisione in modo calmo e agire in quella maniera. Lui
l’aveva detto così facilmente, ma se fosse stata Lydia, per lei
non sarebbe stato affatto così facile.
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Era
così sorpresa e il cuore era commosso, ma non si piaceva per non
essere in grado di dire onestamente grazie.
-
“Va bene per te essere arrabbiato.”-
-
“Perché credi che potrei essere arrabbiato.”-
-
“Sto dicendo delle cose così irragionevoli e orribili.”-
Sentì
che il sospiro che lui aveva fatto era stato particolarmente lungo.
-
“ Quando penso che mi sono avvicinato un passo a te, tu fai sempre
un passo indietro”- disse e fece un sorriso triste.
-
“Tu talvolta ti preoccupi seriamente di me e quasi mi apri il tuo
cuore, ma è colpa mia se ti faccio fare un passo indietro ancora.
Faccio cose che sono insensibili o ti faccio passare cose orribili…..
lo so che poco importa quello che dico, è colpa mia se non sono in
grado di avere che tu abbia fiducia in me.”-
Stava
parlando in un tono inusualmente serio.
-
“Mi viene detto spesso dalle donne a cui mi avvicino. Proprio come
Teresa ha detto ieri, anche se non sono serio, quando stiamo insieme
loro vogliono sentirsi come se fossimo amanti. Si rendono conto che
spero in una relazione leggera. Dev’essere il mio atteggiamento
indifferente che fa loro dire questo, ho pensato molto che se
entrambi ci divertissimo questa sarebbe la cosa migliore. Ecco
perché, a dirti la verità, tu eri la prima che mi ha detto di non
avvicinarmi a te se non ero serio. E quindi sto pensando che se una
persona come te che dice una cosa come questa, finisse con l’avere
dei sentimenti per me, allora potrei essere in grado di cambiare.”-
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Lo
sentì muoversi per sedere vicino a lei, ma Lydia rimase con la testa
bassa.
-
“La tua serietà e la mia possono forse possono essere differenti.
Ma se tu desideri che io sia serio, allora credo che sarei in grado
di avvicinarmi a questo.”-
-
“Questo è impossibile. Siamo troppo differenti.”-
-
“Lo so. Ma non lascerò perdere.”-
Perché
tu, perché sei così.
-
“Ho detto che è impossibile. Perché sono inutile.”-
Lui
inclinò
la testa da una parte, come se non capisse.
-
“Non sono stata nemmeno in grado di essere Teresa. Mrs. Collins
sapeva che io non ero la ragazza fantasma. Sapeva che la sua figlia
morta non sarebbe ritornata…. anch’io, sono arrivata a capire che
mia madre non è più qui. Mi è stato insegnato tutto da mia madre e
mi sono data il titolo di dottore delle fate. Anche se faccio il mio
meglio, sono inutile.”-
Se
Edgar non fosse venuto a salvarla non ci sarebbe stato nulla che
Lydia avrebbe potuto fare nel fuoco. Era sicura di non essere stata
in grado di salvare nemmeno una delle selkie. In quel momento, mentre
Lydia stava cercando di risvegliare se stessa al combattimento, era
praticamente nella completa disperazione. Quella che Mrs Collins
aveva cercato di salvare era stata Suzy e Lydia era stata lasciata a
se stessa.
Lei
aveva solo l’orgoglio di dottore delle fate e non possedeva
abbastanza conoscenza né esperienza e non c’era nessun supporto
per lei come invece era stato per la madre.
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Era
così inutile e si sentiva piena di vergogna. Per via di questo aveva
pensato che anche Edgar era scappato via da lei. Era felice, ma
adesso, stava sentendo che non aveva la forza di alzare le
aspettative di lui.
-
“Ecco perché è impossibile per me. Sono una codarda e c’è così
tanto che non riesco a fare da sola. Sto solo bluffando, ma sono
veramente spaventata dentro di me. Anche se penso che devo aiutare le
selkie, è impossibile per me affrontare Ulisse. Voglio solo muovermi
ad andarmene da qui!”-
Dopo
che lo disse, lo capì. Era stata portata in questo strano luogo non
famigliare da qualcuno che non sapeva chi fosse ed era stata
posseduta dal fantasma di una figlia che era morta e oltretutto,
aveva preso la decisione che sarebbe rimasta lì cosicché da aiutare
le selkie, ma questo era stato solamente grazie al fatto che Edgar
era lì. Se avesse affrontato il nemico con lui dalla sua parte sentì
che qualcosa era possibile.
Proprio
perché non era da sola, fu in grado di mantenere il coraggio. Lei
non si era resa conto che stava contando su Edgar, per cui quando si
era sentita come se lui l’aveva lasciata perdere, improvvisamente
si era così spaventata che era caduta nella disperazione.
-
“Mi dispiace.”-
-
“….. perché ti stai scusando?”-
-
“Non ti farò sentire in quel modo. Starò dalla tua parte.”-
P. 240
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-
“N-non intendevo dire che volevo questo.”-
Era
quel tipo di significato, ma improvvisamente si sentì imbarazzata.
-
“Da quando ti ho incontrato, una strada di libertà si è aperta
per me. Sarei felice se tu continuassi a stare con me e in quel caso,
voglio che tu continui a contare su di me. Forse non saprò cose
sulle fate, a credo che potrei darti supporto…..mi sento come se
volessi che tu ti appoggiassi a me.”-
Guardò
verso l’oceano e disse questo come se stesse rafforzando la sua
decisione.
Lei
rubò un’occhiata di lui.
I
suoi capelli setosi e d’oro brillante cadevano sui suoi occhi.
Guardò all’affascinante lato del suo viso e notò che la punta dei
suoi capelli era bruciata. Senza pensare a quello che stava facendo,
Lydia stese il braccio. Con le dita scostò via verso il lato i suoi
capelli bruciacchiati ma poi lui guardò verso di lei. I suoi occhi
malva cenere erano di un colore vago che non dicevano se un uomo era
buono o cattivo o se era freddo o caldo o era una bugia o verità;
loro erano l’impressione in se stessi che lei aveva di lui.
Quando
capì ciò che stava succedendo, la mano di Lydia venne afferrata
stretta da quella di Edgar.
La sua bellezza che scioglieva i cuori delle persone era proprio davanti a lei. Eppure lui si chinò più vicino verso lei.
La sua bellezza che scioglieva i cuori delle persone era proprio davanti a lei. Eppure lui si chinò più vicino verso lei.
-
“As-aspetta solo un a….”-
Lei
non si fermò e mise una delle sue braccia dritto
per spostare via il viso di lui.
-
“Hmmm, poco importa quanto ci pensi su ma l’atmosfera proprio
adesso era giusta.”-
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Lo
disse in una maniera come se fosse completamente insoddisfatto.
Era
davvero incredibile. Eravamo nel mezzo di avere una conversazione
seria proprio adesso.
-
“E’ l’unica cosa che stai pensando?”-
-
“Beh, più o meno.”-
E
ovviamente non era il momento per una cosa del genere.
La
casa di campagna che stava oltre gli alberi fu inglobata da ancora
più fiamme. Ma lui aveva cambiato velocemente l’umore depresso di
Lydia. Edgar non era un uomo completamente frivolo e il suo carattere
leggero doveva essere la sua arma.
Le
persone venivano salvate da esso e lei non era più spaventata.
- “Anche se si tratta di una persona inutile come me…”-
- “Anche se si tratta di una persona inutile come me…”-
Vorresti
sposarmi?
Ohh,
ma non aveva il coraggio per essere in grado di dire una cosa del
genere.
-
“Cosa?”-
-“……niente.”-
-“……niente.”-
Forse
perché era stanca, ma la sua coscienza stava venendo portata via
anche se non era ancora sera.
-
“Mi sento così assonnata…. Teresa si sta per svegliare.”-
Ne
aveva solo la sensazione, per cui si appoggiò alla spalla di Edgar.
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Per
il fatto che Teresa si sarebbe avvicinata a lui così innocentemente,
Lydia dovette essersi sentita come se le fosse permesso fare lo
stesso. Poteva non essere Lydia, ma l’influenza di Teresa che stava
prendendo il sopravvento. Cambiando a chi dare la colpa, poco importa
quando si cullasse contro Edgar, realizzò che se ne sentiva
dispiaciuta. Mentre il suo cuore batteva forte, Lydia aveva imparato
come lui trattava le altre donne e come si comportava in modo così
amorevole con loro. Quando immaginò che quello era un abbraccio
verso Teresa, si sentì un po’ irritata, ma se non fosse stato
così, Lydia sarebbe scappata in un lampo, ma d’altra parte, quando
pensò che lei era colei che si stava riflettendo nei suoi occhi,
pensò in maniera molto alta di sé e pensò che era lei quella che
stava ricevendo tutto questo in quell’abbraccio.
La
schiena di Edgar è un po’ più larga di quella di mio padre. È
snello ma è più alto di lui.
-
“Teresa?”- chiese Edgar quando notò che lei aveva fatto un
piccolo sussulto.
-
“….. il suono del mare…. Sono all’esterno?”- mormorò
Teresa in un tono inebetito, svegliandosi. Dal momento che Lydia
aveva lasciato andare un po’ del ritegno che aveva, appoggiandosi
contro di lui, pensò che Edgar avesse capito che era stata Lydia
fino adesso che aveva fatto quei movimenti.
Lydia divenne agitata al come Teresa mise la mano con nonchalance sulla coscia di lui e quindi Lydia usò la sua influenza e spostò la sua mano sinistra da lui.
Lydia divenne agitata al come Teresa mise la mano con nonchalance sulla coscia di lui e quindi Lydia usò la sua influenza e spostò la sua mano sinistra da lui.
P.
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Edgar ridacchiò un po’ come se fosse divertito e posò la sua mano su quella di lei per fermarla.
Edgar ridacchiò un po’ come se fosse divertito e posò la sua mano su quella di lei per fermarla.
La
sua mano è molto più delicate di quella di mio padre.
-
“Oh, perché siamo in un posto come questo? E il mio vestito si è
sporcato così tanto.”-
-
“La casa è a fuoco.”-
-
“Cosa, oh, no, che cosa orribile!”-
Teresa
si girò a guardare e divenne ancora più sorpresa quando vide che il
fuoco aveva inghiottito la casa.
In
un attimo, Edgar fece un’espressione difficile e guardò su nel
cielo.
-
“il vento ha cambiato direzione. Andiamo controvento.”-
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RispondiEliminaCiao,grazie per aver postato queste traduzioni.Posso chiederti se ce ne saranno delle altre?
RispondiEliminaGrazie per aver deciso di tradurre questa novel,la stavo cercando da molto e adesso finalmente l'ho trovata,quindi grazie mille!Una domanda la continuerai anche se un po per volta non fa niente vorrei solo saperlo.Grazie ancora <3
RispondiEliminaChiunque tu sia, sei un'anima SANTA! Sono anni che sto cercando la traduzione di questa light novel e spero vivamente che la continuerai. Grazie ancora <3
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RispondiEliminagrazie milleeee! grazie a te sono riuscita a capire meglio la storia e a godermela *.* spero che continui a postare <3
RispondiEliminaCiao. Grazie veramente di cuore!!! è una bella storia e grazie a te posso godermela. Grazie per il tuo lavoro. Ti auguro di poter continuare. Ub Bacio
RispondiEliminagrazie mille per aver tradotto questa novel...Posso chiederti se ce ne saranno delle altre?grazie mille in anticipo
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